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PORTE GIREVOLI AL MINISTERO DELLA SALUTE, DA D’ATTORRE A ZAMPA, TUTTI I TROMBATI

Ci sono pure l’ex Dg Cugno e l’amico di D’Alema


Nell’organizzazione del Governo, il caso del Ministro della Salute, il potentino Roberto Speranza, che sistema i cosiddetti “trombati” ed aiuta gli amici a suon di soldi pubblici, sembra proprio indicare come la disposizione amministrativa sia prevalentemente incentrata sulle dinamiche partitiche.

In più il caso nel caso, Articolo 1 di cui Speranza è segretario nazionale: le trasformazioni del sistema dei partiti non hanno riguardato nel corso degli anni né il loro numero, nè la loro consistenza elettorale, che riguardo alla compagine di Speranza è risultata davvero ininfluente alle elezioni del 2018. Come accennato in chiusura della 1a tappa del viaggio di Cronache Lucane all’interno della lunga lista dei meravigliosi e prezzolati incarichi romani sotto l’egida del Ministro potentino, le diramazioni toccano vari livelli: gli amici, lucani, e gli amici degli amici, di di Articolo 1 generalmente inteso che col potentino conferma la tradizione politica italiana delle porte girevoli. Già nel dicembre del 2020, nota la “patrocinatura” di Speranza per il compagno disoccupato, l’ex presidente della Regione, Filippo Bubbico.

Per l’ex sindaco di Montescaglioso che poi durante la carriera ha scalato la gerarchia politica italiana fino alla nomina di viceministro dell’Interno sotto il Ministro Angelino Alfano nel Governo Letta, poi riconfermato nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni sotto Marco Minniti, Speranza, al fine di sottrarlo dal dimenticatoio in cui era scivolato Bubbico, spinse per l’incarico importante, poi dall’amico incassato, a Presidente e Amministratore delegato di Acquirente Unico.

Il tutto per la modica cifra di molti zeri guadagnati. Non stupisce, di conseguenza, che nell’ambito dei confini di propria competenza, la Sanità, il metodo Speranza si sia rilevato quello del piazzamento dei compagni smarriti.

Per farlo, il ricorso a di ogni. Come per il melfitano Alfredo D’Attorre. Chiamato nel 2021, ma a disposizione «fino alla scadenza del mandato governativo » e con incarico che prevede un compenso annuo di 36 mila euro, al Gabinetto del potentino Speranza, in qualità di consulente esterno, ovvero, più precisamente, di «esperto» del Ministro per le questioni relative all’etica e alla bioetica.

Il melfitano, risultando eletto in Calabria, elezione convalidata nel luglio 2015, è stato, nella legislatura 2013-2018, deputato prima per il Partito democratico, poi per Sinistra italiana ed infine per Articolo 1. Poi le nuove politiche e, per lui, nell’immediato la ripresa di servizio come Ricercatore universitario dopo la conclusione del periodo di aspettativa per mandato parlamentare. Altro ripescaggio Speranziano, quello del fu prescelto dalla Giunta regionale lucana a guida Pittella, era il 2015, come Direttore generale dell’Irccs Crob di Rionero, Giuseppe Cugno.

Già presente nel decreto ministeriale di Speranza del 15 dicembre 2021, poi confermato in quello di parziale modifica del gennaio scorso, con il decreto ministeriale 21 gennaio 2022, Cugno, nell’ambito della Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids, è stato inserito nella lista dei 19 membri designati dal Ministro della Salute , 17 esperti e 2 rappresentati, nel Comitato tecnico sanitario (Cts), alla Sezione per la lotta contro l’Aids.

Speranza, strumento utile alla “causa” dei compagni. Due casi su tutti, Zampa e Paolucci. Dopo la doppia esperienza parlamentare, per Sandra Zampa la carica di Sottosegretaria di Stato al Ministero della Salute nel Governo Conte. Con Draghi, il soccorso rosso Speranziano: anche per lei l’incarico, 48mila euro annui, dal potentino che l’ha voluta, nel luglio scorso con mandato «fino alla scadenza del mandato governativo», in qualità di sua esperto «in materia di comunicazione con particolare riguardo alle attività di pianificazione più significative ». Con la tessera di partito giusta, c’è Speranza. Nuovo giro, altra corsa: Massimo Paolucci, persona politicamente nota e da sempre considerata molto vicino ad Antonio Bassolino e Massimo D’Alema.

Paolucci per aver seguito Speranza nella sfortunata, data la debacle delle politche del 2018, avventura di Articolo 1, vi aderì nel 2017 dopo la scissione dal Partito democratico e prima dell’ultronea scissione da “Liberi e Uguali”, ha avuto la sua ricompensa. Da ricordare che Paolucci si candidò nel 2014 al Parlamento europeo nelle liste del Partito democratico, nella circoscrizione Italia meridionale, risultando il quarto su sei eletti.

Ricandidatosi alle elezioni europee del 2019 con la lista Pd-Siamo Europei-Pse nella circoscrizione dell’Italia Meridionale in rappresentanza di Articolo 1, raccogliendo circa 60mila preferenze, non riuscì nell’impresa rielezione. Anche lui, tuttavia, grazie a Speranza, un “trombato”, ma in Salute: capo della Segreteria del Ministro potentino.

Ferdinando Moliterni

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