UN CAMPUS UNIVERSITARIO NON TROPPO “COLTO”
Matera, evidenziate alcune criticità del verde pubblico nelle aree adiacenti il polo di studi di La Nera
In concomitanza con l’arrivo dei primi veri caldi primaverili, dell’esplosione delle fioriture e il rapido infoltirsi dell’erba ci siamo recati sulla collinetta del castello Tramontano per verificare la situazione del verde urbano in quest’area che riveste particolare importanza soprattutto perché essa oltre ad essere lo storico spazio vegetato di Matera, è attualmente la sede di un polo strategico di studi. Qui infatti è collocato non solo l’istituto seppur provvisorio del liceo classico Duni, ma anche il Campus dell’Università di Basilicata.
Ebbene la zona è caratterizzata da una foltissima vegetazione non curata che tra l’altro è collegata ad un’area di verde pubblico attrezzato che dovrebbe essere fruibile da studenti e anche da cittadini durante il tempo libero.
Tra l’altro le erbacce e le sterpaglie, proprio nei pressi del liceo Duni, hanno ostruito completamente il passaggio sul marciapiedi rendendo molto difficoltoso il transito degli studenti che vanno a scuola e il cespuglio di spine che ha addirittura raggiunto e quasi superato l’altezza del segnale stradale, costringe dunque gli studenti a camminare sulla carreggiata stradale esponendoli al pericolo del traffico automobilistico.
Se dunque la sede del liceo classico è circondata da folta vegetazione che andrebbe senz’altro sfalciata, una situazione piuttosto analoga la troviamo a pochissimi metri di distanza, nel Campus universitario di Matera che, anch’esso situato nel polmone verde del rione La Nera, avrebbe anch’esso bisogno di maggiori cure e igiene.
La zona però dove di più si concentra l’erba e dove maggiormente incolta è la vegetazione, è proprio in quelli che sarebbero dovuti essere i giardini universitari a disposizione degli studenti i quali, nelle pause dalla frequentazione delle loro lezioni, avrebbero potuto intrattenersi godendo appunto di un’aria davvero salubre circondati da alberi secolari e speciali essenze arboree, ma purtroppo qui tutto è soffocate dalla vegetazione spontanea e dalla mancata realizzazione dei giardini stessi.
Addentrandoci poi in questa piccola macchia urbana abbiamo anche trovato una struttura completamente fornita di impianti. Sarebbe potuta essere un piccolo giardino d’inverno o un laboratorio di studi botanici o finanche in bar universitario. La struttura invece si presenta in abbandono, con mattonelle divelte, circondata da sporcizie varie e soprattutto inutilizzata.
Va ricordato che il campus universitario degli studi della Basilicata dispone di 14mila m² di spazi al coperto ed è stato riqualificato grazie a fondi di circa 21,5 milioni di euro provenienti da un accordo quadro di programma tra Regione, università di Basilicata, Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’istruzione. Inoltre grazie ai Fondi di Sviluppo e coesione si sarebbero dovute completare le opere esterne dell’area del Campus, rendendolo ancor più un polo di eccellenza universitaria europea.
Ma malgrado ciò nell’incolto verde del Campus che tra l’altro, tra i vari corsi di laurea ha anche quello di paesaggio, ambiente e verde urbano, troviamo un enorme blocco di cemento utilizzato come vera e propria pattumiera per gettarvi dentro bottiglie di plastica e di altri oggetti vari che mortificano ancor più un’area verde che avrebbe invece dovuto costituire un viale lungo il quale gli studenti oltre a raggiungere la prestigiosa sede dei loro studi avrebbero potuto sognare un futuro sempre più ecologico.