AttualitàBlog

TOTAL, I DIRIGENTI CI VOGLIONO MUTI

Nuova diffida legale a Cronache da parte dei 2 travolti nell’affaire selezione


TEMPA ROSSA, ALTRO ATTACCO DOPO CHE ANCHE LA COMPAGNIA PETROLIFERA LI HA SCARICATI


Aseguito degli articoli di Cronache Lucane “Non si ferma il vento con le mani” e “Total scarica i suoi 2 dipendenti che hanno denunciato Cronache”, dai due dipendenti in questione, ai quali per correttezza si è sempre fatto riferimento in relazione ai ruoli rivestiti all’epoca, lo scorso ottobre, dell’annullata, a novembre, procedura selettiva per la selezione di 20 operatori di produzione, e quindi rispettivamente responsabile risorse umane Total Basilicata e direttore Qhsse di Tempa Rossa, è pervenuta una richiesta di rettifica.

Nel non poter evitare di evidenziare la differenza tra una richiesta di rettifica e una strategia processuale, per il tramite del loro legale, i due dipendenti Total, hanno inteso precisare, a loro modo, che «le notizie così come diffuse dalla testata risultano non rispondenti al vero». In maniera come dogmatica, la redazione ne prende atto, pur mancando i dettagli relativi alle informazioni da rettificare.

Eppure dato che la stampa non fa processi, ma dà spazio alle voci contrastanti su temi rilevanti, e per stessa ammissione dei due dipendenti Total, la procedura selettiva che venne poi dalla compagnia multinazionale petrolifera annullata, si connotava per «i temi in gioco di indubbio spessore politico, economico e sociale », puntando così ad alimentare il dibattito nei giusti termini, si ritiene sarebbe stato utile poter fornire informazioni specifiche, invece che il fideistico «non corrispondenti al vero ».

Ad ogni modo, pare che i due dipendenti Total continuino ad accusare il colpo, poichè la richiesta di rettifica, lo si afferma con intento interpretativo e non offensivo, appare una sagra dell’ovvietà. Il loro legale vuole si precisi che i suoi assistiti, «all’epoca dei fatti per cui è causa, e ancora oggi, erano e sono dipendenti Total ».

Il contrario, infatti, da Cronache non è stato riportato. Sarebbe davvero arduo dedurre, per esempio, se a questo si riferisce il legale, purtroppo il ragionamento non può che essere deduttivo, che la frase “Total scarica i suoi 2 dipendenti che hanno denunciato Cronache”, sia univocamente percepibile dal quisque de populo al pari di un avvenuto licenziamento, a cui mai si è fatto cenno.

Erano e sono dipendenti Total: bene, la sostanza non cambia. Le polemiche sulle modalità della selezione coinvolsero gli attori sociali e istituzionali a tutti i livelli e, ad ogni modo, Total decise di annullare il “concorso” per Tempa Rossa.

L’altra ed ultima specificazione, riguarda la precisazione del legale riguardo il fatto che i suoi assistiti «hanno esercitato i propri diritti nella piena legittimità e nel rispetto delle regole, nelle rituali e naturali sedi giudiziali di natura civile e non penale, come erroneamente indicato nei Vostri recenti articoli». L’aggiunta: «sedi in cui esclusivamente intendono e intenderanno esercitare il contraddittorio».

Tutti concetti non messi in dubbi. Del resto la stessa Total nel «rimarcare» le distanze, specificava che «l’iniziativa legale nei confronti della vostra testata è stata presa in totale autonomia dai due dipendenti di TotalEnergies nell’ambito delle loro prerogative di privati cittadini». Il dato che la faccenda abbia assunto contorni solo civili, va accettato sulla fiducia dato il segreto istruttorio delle indagini penali. Il tempo, sicuramente, farà emergere la verità e quali gli autori che l’hanno raccontata. Questo è quanto sull’ennesima diffida ricevuta da Cronache dai due dirigenti.

Al pari della piena legittimità nell’esercitare i propri diritti che il legale di parte, riconosce ai suoi assistiti, anche per Cronache, valga il riconoscimento della consapevolezza di aver operato correttamente e nella convinzione che dal silenzio sul “bubbone” poi scoppiato della procedura selettiva annullata, non possa derivare alcun giovamento.


 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti