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PER LA “VECCHIA GUARDIA” L’AMARCORD MATERANO

L’intervento di Nicola Savino


DI NICOLA SAVINO*

L’Amarcord del 21 aprile per la “vecchia guardia” regionale non poteva che ubicarsi a Matera, al di là di qualsiasi grezza mentalità campanilista, nella Città dei Michele Cascino, dolorosamente scomparso e dei Raffaello De Ruggiero, già sindaco e tuttora molto attivo nell’ambito della Scaletta, entrambi esponenti della cultura laico-socialista lucana! Organizzata dall’infaticabile Salvatore Adduce, per rilanciare la Lega delle Autonomie Locali, opportunamente ribattezzata Ali (Autonomie Locali Italiane), si affiancherà ad Anci ed Upi nel sostegno a Provincie e Comuni delle aree interne.

Il tutto, per rinverdire la linea “portata avanti”, come ricordato dal Prof. Americo Restucci, dal Sen. Angelo Ziccardi, cui è stata intestata la Sede materana nel palazzo della Provincia ed il cui impegno politico fu a lungo al centro della convinta rievocazione, infine conclusa dal Presidente nazionale Ricci, Sindaco di Pesaro, ritornato nella Città dei Sassi sulla scia delle Capitali europea ed italiana della Cultura.

A parte il significato specifico della iniziativa, per la molto vasta partecipazione di personaggi che “fondarono e ressero i tempi gloriosi della Regione”, la manifestazione è stata intitolata alla “bella politica”: un po’ l’Amarcord dei tempi in cui Essa era animata da motivazioni ideali, ovviamente spesso tra loro contrastanti ed alternative, ma di sicuro lontane dal profilo decadente nel quale Essa è sempre più impastoiata.

Nella Sala Consiliare, una platea che, forse, da tempo non si verificava così gremita, segnata dalla confluenza non soltanto di sindaci e dai due presidenti delle Provincie in carica, ma da testimoni di lunghi anni alla vice-presidenza di quest’Ente, come Nino Nota, e dell’antica “Opposizione”, come il sempre brillante avvocato Nicola Buccico, che ha ricordato le sue passeggiate con l’avversario Ziccardi o, il sempre più canuto ma ancora più vivace, Vincenzo Viti, entrambi già impegnati non solo nella “prima Regione”, ma anche a livello nazionale.

Fra i tanti convenuti, l’ex sindaco di Potenza, Gaetano Fierro, il già presidente della Regione e sottosegretario al Ministero degl’Interni, arch. Filippo Bubbico con Piero Lacorazza, già come Nicola Valluzzi alla guida della provincia oggi retta da Rocco Guarino.

Ed altri ex assessori Regionali che contribuirono anch’essi a far la “bella politica” di quell’altro tempo. Ma oltre che del riabbracciarsi nell’ambito della “vecchia guardia”, l’incontro potrebbe esser emblematico anche del “passaggio del testimone”.

Il mondo dei partiti ha infatti richiamato anche nuovi protagonisti di quella tradizione, i quali potrebbero almeno tentare uno sforzo adeguato al recupero della “bella politica”. E non soltanto i presidenti delle due Provincie, che praticamente si faranno carico, con Adduce, di reggere il rapporto con i Comuni e con i gravi problemi delle Aree interne, ma anche i Consiglieri regionali in carica, Cifarelli e Polese.

Infine, fra i giovanissimi si è notato il neosegretario regionale del Pd , La Regina, sul quale soprattutto pesa l’onere di raccogliere il “testimone della politica di quando Essa era fondata su idee e programmi”, non ancora ridotta sulle ambizioni personali che disarticolano quotidianamente le alleanze volta a volta in servizio.

Un giovane che speriamo abbia la fermezza ed acquisti l’abilità necessarie per adempiere ad un compito così difficile e tanto radicalmente diverso da quanto ci è dato constatare esser quotidianamente praticato e da non poco tempo! Saprà Egli allearsi con i giovani amministratori degli Enti Locali e con le energie nuove in evidenza nei Sindacati oltre che nel libero associazionismo anche femminile per comporre una classe dirigente fondata sugli antichi ideali democratici? Vorremmo augurarlo non tanto a Lui, ma alla Basilicata futura!

*GIÀ SOTTOSEGRETARIO DI STATO


 

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