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“LA CULTURA NON ISOLA” PROCIDA CAPITALE

Procida capitale della cultura 2022, oggi apertura con Sergio Mattarella

PROCIDA 2022 


Il Presidente della Repubblica parteciperà alla cerimonia inaugurale 

Il programma comprende 44 progetti culturali (di cui 34 originali), 150 eventi distribuiti in un cartellone con 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo

Procida 2022 cerimonia inaugurale 09.04.2022
5 spettacoli in sequenza
200 tra artisti e cittadini coinvolti
5 ore di diretta streaming 

La Cerimonia Inaugurale di Procida 2022 attraversa le strade, le piazze, i porti, il mare stesso, chiamando a sé una comunità che partecipa e non assiste, che abita, in maniera straordinaria, luoghi di vita quotidiana.

L’anno della Capitale Italiana della Cultura 2022 viene inaugurato con una grande Cerimonia che, ispirandosi alla suggestione dei Miti del Mare, parte dalla terraferma e attraversa il golfo di Napoli per giungere sull’isola e qui coinvolgerà la comunità isolana attraverso performance teatrali, parate e un momento istituzionale di grande richiamo internazionale.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parteciperà oggi alla cerimonia inaugurale che alle 18.30 dà ufficialmente inizio al programma di “Procida Capitale italiana della Cultura 2022”. Il Capo dello Stato raggiungerà l’isola partendo dalla terraferma, attraversando il Golfo di Napoli. Sono 200 le persone coinvolte tra attori e cittadini, con 5 spettacoli che uniranno i luoghi e la comunità. La Cerimonia Inaugurale “attraversa le strade, le piazze, i porti, il mare stesso, chiamando a sé una comunità che partecipa e non assiste, che abita, in maniera straordinaria, luoghi di vita quotidiana”, scrive l’amministrazione comunale sul sito istituzionale. Tra le attrazioni di una giornata storica per Procida, le luci della Luminaria di Voiello. L’opera luminosa realizzata dall’artista Domenico Pellegrino sul visual ideato dalla illustratrice Claudia Bartoli (docente di illustrazioni presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Roma – Naba), raffigura Procida, nutrice di Enea e mitologica incarnazione dell’isola. Carciofi, limoni, alici e il formato di pasta, la penna, simboleggiano l’abbondanza e la pregiata tradizione gastronomica dell’isola. Procida 2022 prevede 44 progetti culturali (di cui 34 originali), 150 eventi distribuiti in un cartellone di 300 giorni di programmazione, 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo e il coinvolgimento nei processi creativi di oltre 2000 cittadini, con la rigenerazione di 7 luoghi simbolo dell’isola

LA CABINA DI REGIA PRESIEDUTA DA VINCENZO DE LUCA

Il programma è frutto del lavoro di raccordo realizzato dalla cabina di regia, istituita il 13 maggio scorso per coordinare, realizzare e monitorare gli interventi. La Cabina di regia a Palazzo Santa Lucia, presieduta dal presidente Vincenzo De Luca e così composta: per la Regione, l’assessore al Turismo Felice Casucci, il direttore generale alle Politiche culturali e Turismo Rosanna Romano, la già vicepresidente della Scabec Teresa Armato; per il Comune di Procida, il sindaco Dino Ambrosino, il direttore del progetto Agostino Riitano, la storica Raffaella Salvemini. Nell’ottica di una ampia collaborazione istituzionale, la Regione svolge un ruolo di raccordo tra gli enti coinvolti e nello specifico a mettere in campo: azioni di comunicazione per la promozione degli eventi e il rilancio delle isole, dell’area flegrea e delle zone costiere; azioni di accompagnamento anche mediante il finanziamento di eventi culturali e azioni di digitalizzazione per la fruizione del programma. La Regione promuove interventi a sostegno dell’industria turistica, del comparto produttivo e commerciale. Inoltre, coinvolge il mondo dell’associazionismo e degli istituti scolastici regionali. Tra i suoi impegni, il potenziamento della mobilità e i servizi sanitari delle isole in previsione dell’aumento dei flussi turistici, ai fini della sicurezza della salute delle persone.

IL COMUNE DI PROCIDA ENTE ATTUATORE

Il Comune di Procida è attuatore di tutti gli interventi e attua le strategie così come previste dal dossier di candidatura “La cultura non isola”, valutato dal Ministero della Cultura e approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 29 gennaio. In questi mesi ha concordato con la Regione le modalità di realizzazione degli interventi previsti.

h 14:00
il pianoforte “sospeso”

a cura di Teatro dei Venti


Traghetto Caremar
Calata Porta di Massa, Napoli

— su prenotazione

Le note di Piano Sky accompagneranno l’ingresso degli ospiti sul traghetto che li condurrà da Napoli all’isola di Procida

Come una metafora di musica in volo, un pianoforte e una pianista che suona dal vivo vengono sollevati da palloncini colorati e portati a 3 metri d’altezza. Sospesa sul ponte inferiore dell’imbarcazione, Renata Benvegnù, giovane talentuosa pianista italiana eseguirà vari generi musicali: dalla musica leggera al jazz, dalle colonne sonore alla musica contemporanea, fino al rock e alla disco.


h 16:30
Moby Dick

di Teatro dei Venti,
regia di Stefano Tè


Piazza Marina Grande, Procida 

— su prenotazione

L’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso: Moby Dick

foto di Chiara Ferrin / courtesy Teatro dei Venti

La grande rappresentazione teatrale en plain air “Moby Dick”, già vincitrice del Premio Ubu per il Miglior Allestimento Scenico, accoglierà gli spettatori a Piazza Marina Grande.

Al nucleo di 20 artisti (attori, danzatori, musicisti e tecnici) si uniranno i cittadini procidani, concretamente inclusi in alcune scene dello spettacolo a conclusione di percorsi laboratoriali di tre settimane con i bambini dell’Istituto Comprensivo Capraro di Procida e con il Coro Polifonico San Leonardo. Gli spettatori assisteranno alla trasformazione di un carro-nave nella leggendaria balena bianca, grazie al febbrile lavoro degli attori-marinai, fino al faccia a faccia tra Achab e Moby Dick, metafora della sfida dell’uomo contro la natura, il prodigio, l’ignoto, il dio perduto, la paura che urla dall’abisso.


h 18:00
la parata per le vie dell’isola

di Teatro dei Venti


Itinerante, Procida

La Grande Parata, un attraversamento del cuore dell’isola, tra strettoie, salite, discese e balconi, in dialogo profondo con le sue specificità architettoniche.

Lo spettacolo vede la partecipazione di Amici della musica – Banda Musicale Isola di Procida Aps, degli allievi della Scuola di teatro “Iolanda Gazzerro” di ERT / Teatro Nazionale (Modena), i trampolieri di Fenice Show Events (Milano) e diversi artisti locali. La performance è stata ideata insieme agli abitanti nei giorni precedenti la cerimonia inaugurale, attraverso un laboratorio di creazione collettiva che ha coinvolto gli studenti dell’ISS “F. Caracciolo – G. Da Procida”.


h 18:40
cerimonia istituzionale

Alla presenza del
Presidente della Repubblica


ex convento di Santa Margherita Nuova,
Terra Murata, Procida

— solo su invito

All’interno dell’ex convento di Santa Margherita Nuova, riallestito per l’occasione, il saluto delle istituzioni dà ufficialmente il via all’anno di Procida Capitale Italiana della Cultura.

Saluto della Fanfara dei Carabinieri.

Saluti e discorsi istituzionali delle Autorità
“Lectio magistralis” sul tema della Speranza di Giovanni D’Antonio, giovane diciassettenne campano che ha vinto il titolo di primo studente in Europa e quarto al mondo di filosofia.


h 19:00
Les Tambours et Poupées auteurs dans un univers aquatique

di Transe Express 

A cura di Fondazione Campania dei Festival


Itinerante, Procida

L’isola risuonerà delle suggestioni e degli echi dello spettacolo itinerante dei Transe Express

Da Piazza della Repubblica, cuore geografico dell’isola, la performance della compagnia francese, con il supporto della Fondazione Campania dei Festival, si snoda lungo via Libertà e arriva al porto di Marina Grande.
Tre bambole giganti sfilano tra la folla incantando il pubblico con un repertorio che combina composizioni originali, canzoni popolari e grandi arie liriche, accompagnate da una banda di tamburi fiammanti. In contemporanea rappresentazioni luminose di pesci, meduse e serpenti d’acqua si elevano e galleggiano tra il pubblico.


h 19:45
visual show

a cura di Eventi – X – Group


Borgo di Marina di Corricella

Il borgo di Marina Corricella, cartolina identitaria dell’isola e dell’intero Mediterraneo, ospita uno straordinario intervento di visual show architetturale a cura di Gio Pistone e Alessandra Carloni: sulle tipiche architetture mediterranee prenderanno forma i miti misteriosi del mare.

Lo spettacolo sarà in replica sabato 9 alle 20.45 e alle 21.45
domenica 10 aprile alle 20.45, alle 21.45 e alle 22.45.


h 19:45
la campania si tinge di rosa

Illuminazione dei monumenti campani

a cura di Fondazione Campania dei Festival


Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito, Napoli
Castel Sant’Elmo, Napoli
Parco Archeologico, Paestum
Reggia di Caserta
Arco di Traiano, Benevento
Castello Marchionale, Taurasi

Proiezione in simultanea del logo ufficiale e del claim “La cultura non isola” su alcuni dei più importanti monumenti della Campania, che si illumineranno di rosa, in linea con il colore tematico di Procida 2022.


al tramonto
luminaria d’autore

di Domenico Pellegrino per Voiello 


Marina Grande, Procida 

Al tramonto, sarà inaugurata, all’ingresso di via Vittorio Emanuele, la luminaria dell’artista Domenico Pellegrino per Voiello, Main Sponsor di Procida 2022, che evoca riti e tradizioni meridionali.

Il visual, ideato da Claudia Bartoli, illustratrice e docente alla Nuova Accademia di Belle Arti di Roma (NABA), raffigura Procida, mitologica Nutrice di Enea e incarnazione dell’isola, che diventa simbolo di abbondanza insieme ai tre prodotti gastronomici tipici del territorio.

accoglienza e accessibilità

Per l’arena spettacolo Moby Dick è messa a disposizione un’area dedicata a persone a mobilità ridotta o agli spettatori che necessitino di assistenza.

Dei volontari formati saranno assegnati a fornire supporto a chi ne farà richiesta per l’ingresso nell’area, l’accompagnamento al posto e il deflusso verso il percorso della parata, per chi ne volesse prendere parte.

Segnaletica dedicata indicherà la presenza di locali igienici idonei distribuiti lungo le aree della cerimonia inaugurale e i volontari che presiederanno le varie aree dello spettacolo saranno a disposizione per fornire informazioni, indicazioni e supporto ove necessario.

Ricordiamo, inoltre, che i mezzi Caremar sono predisposti un massimo di 14 posti per l’accoglienza di persone a modalità ridotta e lo staff è formato per accompagnare i passeggeri che facciano richiesta di assistenza presso la biglietteria dello scalo.

Anche il trasporto veloce Snav prevede 2 posti dedicati ed assistenza ma è consigliabile, in caso di necessità, essere accompagnati, per un maggiore comfort nel viaggio.

mappa del percorso sull’isola di procida

la cerimonia istituzionale all’ex convento di santa margherita nuova,
sarà accessibile solo su invito e accredito.

 

Il Presidente Mattarella inaugura “Procida Capitale della Cultura 2022”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto agli eventi organizzati in occasione della cerimonia inaugurale di Procida Capitale della Cultura 2022.

 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto agli eventi organizzati in occasione della cerimonia inaugurale di Procida Capitale della Cultura 2022.

Nell’ex convento di Santa Margherita, dopo i saluti del sindaco, Raimondo Ambrosino, del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, del Presidente della camera dei deputati, Roberto Fico, del Ministro della cultura, Dario Franceschini e del Direttore di Procida Capitale della Cultura, Agostino Riitano, lo studente Giovanni D’Antonio, vincitore delle Olimpiadi di filosofia, ha tenuto una lectio sul tema della speranza. 

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

Procida, 09/04/2022 (II mandato)

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia inaugurale di “Procida Capitale della Cultura 2022”

Procida, 09/04/2022 (II mandato)

Rivolgo un saluto molto cordiale al Presidente della Camera dei Deputati, al Ministro della Cultura, al Presidente della Regione, al Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, al Sindaco di Procida, agli altri Sindaci presenti, a tutti i presenti, con molta cordialità.

Vorrei esprimere un forte e sincero apprezzamento a quanti sono attivamente impegnati nell’attuazione del programma così ricco di eventi per questo anno di Capitale della cultura.

Un saluto intenso e cordiale alle cittadine e ai cittadini di Procida, che è chiamata, appunto, a rappresentare l’importanza primaria che per l’Italia riveste la cultura, e a rappresentarla come Capitale.

La cultura evoca il termine capitale anche nell’altro significato di questa parola: la cultura è un capitale. Un capitale da valorizzare e da investire.

Lo è come somma delle espressioni dell’ingegno umano.

Lo è nell’eredità lasciata dai millenni nei paesaggi di luoghi incantevoli, come in questa isola stupenda.

Un altro significato si aggiunge ulteriormente: quello che emerge dal porre sotto i riflettori nazionali un luogo appartato, come, per definizione, è un’isola – una piccola isola. Che divenga, per un anno, il fulcro da cui viene valorizzata e si irradia l’esperienza culturale della Repubblica: e permanga poi, negli anni a seguire, nella rete ideale delle capitali della cultura.

Un vero e proprio laboratorio operoso.

È una responsabilità affascinante per i cittadini, per gli abitanti di Procida, per gli amministratori, per coloro che amano quest’isola.

Siamo, oggi, testimoni di questa impresa e voi, cittadini di Procida, ne siete protagonisti, nella logica di quella partecipazione che sta alla base di tutto – come ha sottolineato, con le sue parole, il direttore Riitano – perché la cultura è patrimonio della comunità.

Si tratta di un impegno che offrirà l’occasione per far conoscere meglio la natura di quest’isola, la sua gente, i panorami così suggestivi, l’arte, le qualità e quegli scorci tipici che recano il segno di tanta storia e di tanta umanità.

Un’isola tra quelle definite minori del Mediterraneo che diventa Capitale può apparire a taluno singolare.

Invece è una sfida di modernità e, insieme, un ritorno all’antico, alle sue migliori tradizioni e ai valori che ci ha trasmesso. Potremmo dire che si tratta di un moderno ritorno alla lunga storia della cultura italiana.

Nel tempo che viviamo non ha senso, è davvero inattuale, ragionare di centro e di periferie, come se al primo appartenesse un primato perpetuo e i ruoli territoriali non fossero frutto, invece, delle relazioni costruite sui territori.

Siamo, sempre più, tutti, nello stesso momento, centro e periferia. L’isola e la terraferma, la metropoli e il piccolo borgo, l’area montana e quella interna partecipano insieme alla vita, all’economia, al tessuto sociale e culturale del nostro Paese e, ormai, della dimensione globale, quella che meglio corrisponde alla cultura.

La pandemia ce ne ha fornito prova, quando abbiamo scoperto che il virus era penetrato nel nostro Paese, a Codogno.

Non a caso lì abbiamo celebrato, il 2 giugno del 2020, il giorno della Repubblica. Codogno capitale: per ribadire quella solidarietà che ci ha permesso di resistere e di ripartire.

Oggi, l’inaugurazione dell’anno di Procida come capitale della Cultura è, nuovamente, il segno di una Repubblica che si ritrova in tutti i luoghi, in tutte le comunità che la compongono.

Procida è Capitale perché è esempio di quella cultura italiana diffusa, che trova espressione nelle cento città e nei tanti borghi e che rappresenta, per essi e per l’intero Paese, un volano importante di crescita.

“Comunità”, “faro”, “àncora” sono i nomi che avete dato ai progetti che animeranno le attività in programma quest’anno: indicazioni e orientamenti di impegno per costruire consapevolmente il domani.

Sì, la cultura è motore di crescita.

È spinta all’apertura, moltiplicatore di energie civili.

È occasione di confronto, rispetto dell’altrui diversità. È ricerca di innovazione.

La cultura attrae turismo. E rende questo turismo più maturo, più capace di conoscere e di apprezzare e non soltanto di guardare distrattamente.

“La cultura non isola” è il motto che avete scelto e che abbiamo visto in tante lingue.

Questa scelta fa comprendere che Procida ha raccolto la sfida.

La cultura non è un luogo separato dal contesto sociale, una nicchia di attività umane voluttuarie o superflue. Bensì è bellezza che si trasmette, è pensiero che arricchisce, è conoscenza, etica, dialogo, emozioni.

Nella storia del Mediterraneo, le origini della nostra civiltà scaturiscono dall’incontro, dallo scambio, dalla navigazione in queste acque; dall’incontro che caratterizza, sempre, un percorso o un viaggio.

Procida ha vissuto intensamente il procedere dei secoli ed è stata teatro e officina di mutamenti, di passioni, di idee.

La stratificazione di esperienze e di saperi vi ha composto un vero e proprio atlante storico, che così si mostra ad abitanti e ospiti: un tempo luogo fortificato e oggi luogo aperto, un tempo luogo di reclusione e oggi luogo di accoglienza, espressione di una comunità in cammino, che intende valorizzare i propri spazi pubblici, i propri beni comuni.

Non custodia di un museo a cielo aperto, ma spazio da vivere.

Tutte le isole del Golfo partecipano di un fascino originale: per questo sono divenute mete di riposo, di turismo qualificato, soggiorno di intellettuali. E hanno configurato una sorta di vera cittadinanza culturale per artisti e scrittori, non soltanto italiani.

Si afferma con chiarezza, in questi luoghi, che la cultura è anche sinonimo di pace. La sua autenticità sta proprio nella capacità di promuovere curiosità che diventa comprensione, amicizia, convivenza, cooperazione.

Viviamo giorni terribili. Siamo travolti da immagini che pensavamo di aver consegnato per sempre all’archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente. Invece altro sangue innocente, altre vite spezzate, altri crimini spietati stanno nuovamente popolando gli abissi della disumanità.

L’aggressione compiuta contro l’Ucraina, contro la libertà e la stessa vita dei suoi cittadini, da parte del governo della Federazione Russa, costituisce una ferita che colpisce la coscienza di ciascuno e la responsabilità degli Stati.

Anche l’energia della cultura deve soccorrerci per fermare la guerra. Costruire la pace è un impegno che richiama i valori più profondi, a partire dal diritto di ciascuno a vivere in libertà, a scegliere il proprio destino.

Il patrimonio culturale genera patrimonio morale in cui risiede la civiltà di un popolo. Genera umanesimo. Sono le risorse che permettono ai popoli di ripartire, di rialzarsi, di ricostruire sulle macerie. Di riprendere a dialogare, di costruire su orizzonti comuni.

La cultura respinge la pretesa di chi vuole trascinarla nel vortice della guerra. Ribadisce, al contrario, la sua limpida vocazione al dialogo e alla pace.

I popoli europei sono intimamente legati da fili che la storia ha reso forti, preziosi, insostituibili: non possono e non devono essere lacerati per colpa di chi ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra.

La letteratura, la musica, le arti costituiscono una rete e una ricchezza comuni che non devono essere smarrite.

È questo l’appello che da questa isola, da oggi Capitale della cultura di un Paese che ne ha grande tradizione, deve giungere per affermare quel coraggio di sperare di cui poc’anzi ci ha parlato Giovanni, per trasformarlo in volontà di speranza.

È in gioco il destino dell’intera Europa, che si trova a un bivio tra una regressione della sua storia e la sua capacità di sopravvivere ai mali del passato, e di superarli definitivamente.

Il mare che ci attornia è una ricchezza straordinaria: dobbiamo averne cura, e al tempo stesso riconoscerne il valore. Il mare – è stato poc’anzi rammentato – unisce. Il mare è vita. Il mare è solidarietà. ll mare è relazione tra i popoli. Il mare è cultura.

Anche per questo Procida, Capitale della cultura, è un’opportunità preziosa per tutta la Campania e, nel momento attuale, questo riveste una grande responsabilità.

Abbiamo il pensiero al dopo pandemia e siamo impegnati nella storica opportunità di un decisivo programma di rilancio dell’Italia per rendere il suo sistema più moderno e più efficiente.

Il nostro Paese riuscirà a raggiungere i traguardi che si è dato soltanto se il Meridione tornerà a crescere in modo equilibrato, nel segno di una forte innovazione e di una ritrovata coesione.

Buon anno della cultura a tutti i procidani. Buon lavoro come capitale.

Da Procida ci attendiamo di apprendere molto.

Vi auguro il meglio, e mi auguro che l’isola di Arturo – e di Elsa Morante – possa essere ancora di più conosciuta e ammirata.  

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