Banzi, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Lavello, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Ripacandida e Venosa. Sono questi i primi comuni che saranno interessati oggi dalla prima delle nove giornate del processo di riorganizzazione delle frequenze TV in Basilicata e Puglia.
Per continuare a vedere l’intera offerta televisiva i cittadini di questi comuni dovranno effettuare la risintonizzazione degli apparati televisivi. Nella maggior parte dei casi la procedura di avviene automaticamente; se invece il dispositivo (TV o decoder) fosse privo di tale funzionalità, sarà necessario risintonizzare i canali manualmente. Durante la risintonizzazione potrebbe essere richiesto di scegliere la programmazione regionale RAI. In Basilicata è possibile scegliere tra tre diverse programmazioni regionali: Basilicata, Puglia e Molise. La programmazione regionale della Basilicata sarà comunque sempre visibile al canale 820. IL SUCCESSO TARGATO CRONACHE A fare un balzo in avanti notevole con la riorganizzazione dei canali, che si vedranno in Basilicata e Puglia, è “Le Cronache Tv” che approda al canale 76, lasciando lo storico 622 per approdare, grazie ai punteggi di qualità ottenuti, tra le big interregionali. In generale, le operazioni di riorganizzazione delle frequenze non comportano la necessità di cambiare l’apparato televisivo o l’antenna, ma in caso di persistenti problemi di ricezione si consiglia di verificare il proprio impianto di antenna.
Per maggiori informazioni: Call center 06 87 800 262, WhatsApp 340 1206348 (attivi dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 20.00) https://nuovatvdigitale. mise.gov.it/ I cittadini che avranno necessità di cambiare il televisore o di acquistare il decoder potranno continuare a richiedere i bonus messi a disposizione dal Mise, le cui risorse sono state, su volontà del ministro Giancarlo Giorgetti e del sottosegretario Anna Ascani, ulteriormente rifinanziate con 68 milioni di euro nella legge di bilancio 2022.
Nella manovra è stata inserita anche una nuova agevolazione che prevede la consegna dei decoder a casa degli anziani over 70 con reddito inferiore a 20.000 euro, attraverso una apposita convenzione tra Ministero dello sviluppo economico e Poste Italiane S.p.a.