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CDX, È TUTTI CONTRO TUTTI

Piro assente, in Consiglio non c’è numero legale dopo il tentato blitz leghista a Cicala


Non va meglio a Latronico: chiede il voto sul Parco del Vulture, riceve 15 no su 15 compresi i suoi di FdI


POTENZA. Le crepe all’interno della maggioranza di centrodestra in Regione Basilicata, nonostante due nuove Giunte nell’arco di appena 15 giorni, sono tutt’altro che sanate. La seduta del Consiglio regionale di ieri ha nuovamente messo in luce i mal di pancia degli esponenti di centrodestra. Se il Bardi Tris è stato visto come la medicina pronta a curare tutti i mali in realtà non è stato così. Anzi. Ha evidenziato ancora di più tutte le problematiche che erano state solo accantonate con promesse e eventuali colpi di fuga in avanti. Il debutto della nuova Giunta Bardi, con tutti gli assessori al completo durante i lavori (compreso le due new entry Latronico e Galella per FdI) non è stato proprio dei migliori.

L’APPROVAZIONE DEL RIEQUILIBRIO

Una seduta avviata con circa due ore e mezza di ritardo.

Nulla di nuovo per chi segue costantemente le sedute del Consiglio regionale. I lavori erano convocati per le 15 e 30 e si sono avviati solamente alle 18 dopo una intesa seduta della Seconda commissione, quella Bilancio.

A maggioranza – con 12 voti favorevoli dei consiglieri di centrodestra e quattro astensioni della minoranza – il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge per la “Proroga dell’esercizio provvisorio del bilancio della Regione Basilicata e dei suoi organismi ed enti strumentali per l’esercizio finanziario 2022”.

Il differimento è scattato al 30 aprile prossimo dell’esercizio provvisorio del bilancio e dei suoi organismi ed enti strumentali. Nel corso dell’esercizio provvisorio possono essere impegnate solo spese correnti e le eventuali spese correlate, riguardanti le partite di giro, salvo quelle riguardanti i lavori pubblici di somma urgenza e altri interventi di somma urgenza.

È possibile impegnare mensilmente, per ciascun programma, unitamente alla quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti, spese correnti non superiori ad un dodicesimo delle somme previste nel secondo esercizio dell’ultimo bilancio di previsione deliberato, ridotte delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e dell’importo accantonato al fondo pluriennale, con esclusione delle spese non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi e le spese a carattere continuativo.

LICENZIATI DISEGNI DI LEGGE DI CARATTERE FINANZIARIO DI EGRIB, ALSIA, PARCO NATURALE GALLIPOLI COGNATO-PICCOLE DOLOMITI LUCANE

Sì dell’Aula a maggioranza per i rendiconti relativi agli esercizi finanziari 2018- 2019 e 2020 dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche di Basilicata (E.G.R.I.B.). Il rendiconto 2018 è stato licenziato con 12 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Bp, Fi, Fdi, Gm, e 6 astensioni quelle di Braia, Polese, Carlucci, Leggieri, Perrino, Trerotola; il rendiconto 2019 è stato licenziato con 12 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Bp, Fi, Fdi; Gm e 5 astensioni quelle di Braia, Carlucci, Perrino, Pittella, Trerotola; il rendiconto 2020 ha ottenuto 12 voti favorevoli, quelli di Lega, Idea, Bp, Fi, Fdi, Gm e 7 astensioni quelle di Braia, Polese, Carlucci, Leggieri, Perrino, Pittella, Trerotola.

Via libera a maggioranza (12 voti favorevoli, quelli di Lega, Idea, Bp, Fi, Fdi, Gm, 3 voti contrari quelli del M5s, e 3 astensioni, quelle di Iv e Pl) anche per il rendiconto per l’esercizio finanziario 2020 dell’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A). Approvati, sempre a maggioranza, (12 voti favorevoli, quelli di Lega, Idea, Fi, Fdi, Bp, Gm e 4 contrari quelli di Braia, Carlucci, Leggieri, Perrino) il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 dell’Ente di gestione del Parco Naturale Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, e il rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020 del Parco Naturale Gallipoli Cognato- Piccole Dolomiti Lucane (11 voti a favore, quelli di Lega, Idea, Fi, Fdi, Gm, e 3 voti contrari, quelli del M5s),

LATRONICO, ALTRO CHE BUONA LA PRIMA

Il neo assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico, nella sua prima seduta del Consiglio regionale si è imbattuto in quelle che sono le criticità di questo governo regionale. Non è andato infatti a buon fine, nonostante la sua sollecitazione in Aula, l’approvazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020 del Parco Naturale Regionale del Vulture.

Il consigliere Zullino, appoggiato dal resto dei colleghi tanto di maggioranza quanto di opposizione, hanno voluto un ritorno per maggiori approfondimenti in seconda Commissione. E così nonostante le rassicurazioni dell’assessore Latronico sull’essere un mero rendiconto neanche i suoi stessi colleghi di partito gli hanno teso la mano per questa prima uscita.

LA MAGGIORANZA A BRANDELLI

Resta fermo sulle sue convinzioni il capogruppo di Forza Italia, Francesco Piro, sul nuovo assetto conferito da Bardi con la nomina dei neo assessori. L’ingresso dell’azzurro Cupparo non condiviso secondo Piro all’interno del partito ha reso tesi i rapporti.

Il capogruppo di FI resta coerente con quanto dichiarato una settimana fa, all’indomani della nascita del Bardi Ter, e non si presenta nuovamente in Aula, come già successo per sostenere la fiducia a Bardi, manco per votare il riequilibrio di bilancio.

Non va meglio nella Lega che pur presente al completo in Aula ha scosso tutti con la dichiarazione di Zullino nell’annunciare di essere “temporaneamente” il nuovo capogruppo. Messo da parte Aliandro nella Lega pare si voglia rinnovare le cariche. Un vero è proprio blitz è stato svolto anche nei confronti di Cicala.

Nessuno dei suoi colleghi di partito ha chiesto il rinvio del punto 9, e cioè rinnovo dell’ufficio di presidenza, nè ha fatto cadere il numero legale. E così tra l’imbarazzo e l’ira di Cicala, nonostante i numeri in Aula fossero non sufficienti per procedere all’elezione del nuovo presidente, si è corso il rischio di vedere Cicala andare sotto. A fare il giochetto sarebbero stati i suoi stessi colleghi di partito che a quanto pare ambiscono al suo trono.

Ora però tocca trovare la quadro considerato che con l’aggiornamento della seduta il punto sul rinnovo dell’ufficio di presidenza scatta automaticamente al primo posto. E cos’ se questa volta è andata bene, per un soffio a Cicala, con il cadere del numero legale non è detto che ricapita anche nella prossima seduta.


 

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