L’annuncio da parte dell’Amministrazione materana della ripresa del progetto della metrotranvia e del reperimento di parte dei fondi per il completamento dell’opera, in realtà risale a qualche giorno fa, ma la vicenda sarà definitivamente conclusa in positivo o in negativo solo nei prossimi giorni.

Proprio prima di Pasqua, infatti, il Sindaco Bennardi, la vice Sindaca Nicoletti e le altre istituzioni lucane, torneranno a Roma al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, dove, presenti i tecnici di settore, si avrà il via libera o meno al progetto.

Sull’intera vicenda Cronache Lucane già un anno fa, nel corso di una delle sue inchieste sui trasporti nella città dei Sassi, segnalò le gravi criticità del troncone ancora incompiuto e privo di binari della Metrotranvia a Matera.

Quest’ultima infatti come documentato da Cronache ha come ultima sosta quella del Rione Lanera, laddove invece la metropolitana leggera, dovrebbe arrivare ben oltre, raggiungendo il Rione Agna e facendo un’ importantissima sosta in un terminal interrato da realizzarsi dentro l’ospedale “Madonna delle Grazie”, dove un terminal con marciapiede mobile dovrebbe poi condurre nella lobby dell’ospedale e da lì nei vari reparti medici.

Il progetto inoltre gode già dei fondi Po Fesr 2014- 2020 per circa 7 milioni di euro. Stando dunque alle ultime notizie comunicate dal Comune di Matera, è in corso «un progetto di metrotranvia elettrica che permetterebbe di cambiare la mobilità della città in chiave sostenibile, in linea con la visione del Pums».

Il coordinatore tecnico del Ministero dei trasporti, infatti ha concordato con l’Amministrazione materana e lucana il seguente progetto: «Al treno Fal che viene da Bari-Altamura e che continuerà ad arrivare in centro a Matera, dobbiamo aggiungere un servizio urbano che con un’alta frequenza collegherà Matera Serra Rifusa all’ospedale di Matera, attraverso una soluzione condivisa dal Ministero con la Regione oltre che con il comune, che farà guadagnare ai viaggiatori tempo, soldi e salubrità grazie ad una mobilità sostenibile».

Quanto ai costi del progetto, apprendiamo che essi ammontano a 36mln di euro dei quali vanno reperiti ancora 14 mln.

In proposito il Sindaco Bennardi nel confermare che «servirà un altro incontro prima di Pasqua nuovamente al ministero con le parti tecniche, per definire la fattibilità sul piano tecnico», ha aggiunto che «sul piano politico nessun dubbio e per le risorse mancanti, i 14 mln di euro dei 36 totali necessari – ha proseguito Bennardi – mi esprimo con le parole del prof. Catalano: i soldi non sono un problema di fronte ad un progetto del genere che potrà diventare un simbolo di mobilità sostenibile per l’intero Paese».

L’incontro tecnico che si svolgerà a Roma, però, si preannuncia particolarmente complesso visto che l’intervento strutturale da compiere per realizzare la metrotranvia rientra in una zona urbana di Matera molto particolare.

Non va neanche trascurato il fatto che l’intero itinerario di linea ferrata morbida ed elettrica da realizzare per raggiungere l’ospedale di Matera e il Rione Agna, è stato già tracciato e abbozzato molti anni fa da altri esperti del settore e, come documentato da Cronache Lucane, è rimasto incompiuto e per alcuni tratti è’ ormai in preda al totale degrado.

E allora se l’annuncio fatto dall’Amministrazione sul roseo futuro della mobilità sostenibile a Matera, ha reso fiduciosi soprattutto i cittadini che vivono nelle periferie e quelli costretti quotidianamente a raggiungere l’ospedale per le varie terapie, senz’altro resta il mistero sul perché un progetto del tutto simile a questo avviato dal Comune, dalla Regione e dal Ministero, è rimasto incompiuto e accantonato per tanti anni.


 

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