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SEQUESTRATI OLTRE 100KG DI STUPEFACENTI

I pusher compravano droga in criptovaluta Bitcoin su canali Instagram,Facebook e Telegram, recapitata a casa da corrieri

A conclusione di indagini coordinate dalla Procura
della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza e condotte dai Carabinieri
del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lagonegro, in ambito nazionale,
con il supporto dell’Arma territorialmente competente, sono state eseguite 34
perquisizioni personali, domiciliari e veicolari.

Si tratta dell’epilogo di una vasta indagine
nel corso della quale
sono state arrestate in flagranza di reato nel corso del tempo 103
persone e 84 deferite in stato di libertà per il reato di cui all’art.74 del DPR 309/1990.

Oltre 100 kg. di sostanze stupefacenti di ogni qualità e genere, provenienti dalla Spagna e
dall’Olanda, sottoposte a sequestro
. Questo l’esito delle complesse ed articolate indagini
condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lagonegro e
coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Potenza.

Le restrizioni imposte dal Governo a causa dello svilupparsi della pandemia da “COVID-
19”, che hanno limitato, per lunghi periodi, gli spostamenti da e verso l’estero e tra le varie
regioni d’Italia, hanno portato – come emerso a livello di gravità indiziaria nel corso delle
indagini e ferma restando per gli indagati la presunzione d’innocenza – all’i
deazione ed
alla creazione di nuove modalità di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti
.
Infatti, sulla base delle indagini svolte, emergeva per eludere i controlli i pusher
acquistavano la droga
tramite dedicati canali presenti sui social network “Instagram,
Facebook e Telegram”, concretizzando il pagamento con criptovaluta Bitcoin
, priva di
ogni tracciabilità, e ricevendo la sostanza stupefacente direttamente in casa, consegnata da
ignari impiegati dei principali vettori di corriere espresso.

Le indagini hanno avuto inizio proprio a Lagonegro quando, in pieno lockdown, i militari
del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia hanno effettuato un sequestro, a
carico di un giovane lagonegrese, di circa un chilogrammo di hashish e marjuana
contenuto

all’interno di un plico postale proveniente dalla Spagna, regolarmente consegnato da un corriere autorizzato, ignaro dcl contenuto.

Proprio tale inusuale modalità di ricezione della sostanza stupefacente, mai riscontrata prima di quel momento, ha messo in allarme questa DDA ed i Carabinieri dcl Nucleo Operativo di Lagonegro i quali, dopo una minuziosa analisi ed una proficua attività d’intelligence, riuscivano a risalire ai mittenti e alle modalità di approvvigionamento della sostanza stupefacente provenienti dalla Spagna ed in particolare da Madrid, Barcellona e dall’Olanda, svelando la ramificata organizzazione che immetteva grandi quantità di stupefacente nell’intera penisola.

Venivano monitorate migliaia di spedizioni, che giornalmente pervenivano sul territorio Italiano portando alla luce un’intensa attività tra la Spagna, l’Olanda e l’Ita1ia, affidata a ignare società di spedizione.

Per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine infatti, la sostanza stupefacente veniva acquistata attraverso l’utilizzo del web in una duplice modalità: la prima più semplice ed abbordabile da tutti gli utenti, ossia tramite pagine e canali appositamente creati sui social network Instagtam, Facebook e sulle applicazioni di messaggistica istantanea Telegram e Wickr.Me, in grado di criptare le conversazioni; la seconda accessibile ai soli profondi conoscitori del web, il dark web. Attraverso questa parte “sommersa” di internet, è possibile acquistare, senza la possibilità che il proprio indirizzo IP venga tracciato grazie all’utilizzo di browser dedicati (es. Tor), merci di svariata natura, con particolar riferimento a materiali e sostanze illecite, tra cui sostanze stupefacenti, armi ed esplosivi.

Su tali canali gli acquirenti avevano modo di visionare non solo le immagini ma anche i video nei quali veniva illustrato, nel dettaglio, il tipo di stupefacente in vendita ed il relativo prezzo. Una vera e propria casbah virtuale!

Altrettanto meticolose, come emerso dalle investigazioni, erano le modalità di stoccaggio.

Infatti non di rado, le sostanze stupefacenti venivano occultate all’interno di confezioni di genere alimentari, quali ad esempio biscotti, cereali e frutta secca, che venivano nuovamente sigillate, cosparse di essenze odorose per confondere il fiuto delle unità cinofìle, e tenute in fresco grazie a confezioni di ghiaccio gel a lunga durata. Anche per il pagamento della droga si svelava un’innovazione in tale settore.

Infatti i venditori per celare la propria identità, richiedevano i pagamenti solo in criptovaluta “BITCOIN”, che sono impossibili al rintraccio.

Nel dettaglio gli acquirenti, utilizzando una delle applicazioni del web denominate “CONIO” o “CRYPTO”, registravano la propria carta di credito prepagata, eseguendo la conversione di una prestabilita somma di denaro in BITCOIN ed immagazzinando tale valore nel proprio portafoglio virtuale. Successivamente si trasferita il valore cli BITCOIN richiesto dallo spacciatore dal proprio portafoglio virtuale ad un altro indicatogli. A questo punto il venditore spagnolo o olandese, a pagamento avvenuto, provvedeva all’invio della droga in anonimi plichi postali, utilizzando un classico vettore di spedizioni.

L’ingente quantità di spedizioni delle corrispondenze in questione permetteva, in un modico lasso di tempo, di effettuare numerosissimi riscontri, così suddivisibili in tutta la Penisola.

N. 27 arresti e n. 23 persone deferite in stato di libertà in Italia del Nord;

N. 27 arresti c n. 24  persone deferite  in stato di libertà in Italia Centrale;

N. 49 arresti c ri.38 persone deferite in stato di libertà in Italia del Sud e Isole.

circa 180 riscontri che, in totale, hanno portato allarresto di n.103 soggetti e alla denuncia in stato di libertà di ulteriori n. 83 soggetti per il reato di cui all’art. 73 del DPR 309/1990 (traffico c descrizione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope).

Altrettanto corposa la quantità di sostanza stupefacente contenuta all’interno dei plichi di spedizione provenienti dalla Spagna e dall’Olanda, e destinata al mercato Italiano, quantificata in:

  • KG. 60 circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana;

  • KG. 50 circa di sostanza stupefacente del tipo Hashish;

  • Gr. 800 circa di sostanza stupefacente del tipo Eroina;

  • Gr. 800 circa di sostanza stupefacente del tipo Cocaina;

  • Gr. 200 circa di sostanza stupefacente del tipo Ecstasy;

  • Gr. 100 circa di sostanza stupefacente del tipo Metanfetamine;

  •  Gr. 100 circa di sostanza stupefacente del tipo Ketamina.

  • Per un totale complessivo di oltre 100 Kg di sostanze stupefacenti.

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