GREEN E DINTORNI IL DAZIO DI ROSA?
La nuova Giunta è quasi servita: dopo il sì di Bardi a 2 assessori a FdI, resta il veto sull’ex assessore e il nodo Quarto
Crisi: energie green e dintorni
Per questo Rosa paga dazio?
DI MASSIMO DELLAPENNA
La crisi più pazza del mondo (probabilmente) si sta chiudendo con la nascita del Bardi ter. Il Bardi bis sarà ricordato come il più breve della storia e probabilmente il povero Di Ioia sarà il consigliere più veloce ad entrare e ad uscire dal parlamentino lucano, con una record difficilmente da battere in qualsiasi Assemblea Legislativa a qualsiasi latitudine.
VINCITORI E VINTI
L’ipotesi che prende piede è quella della ripartizione decisa a Roma: 2 assessori alla Lega (cui andrebbe aggiunto il Presidente del Consiglio), 1 a Forza Italia e 2 a Fratelli d’Italia.
Il capolavoro tattico di Giovanni Donzelli dovrebbe (il condizionale è d’obbligo in questa fase) essere riuscito ad ottenere ciò che voleva ed un peso proporzionato alla forza del Partito. Ovviamente anche in Fratelli d’Italia, è proprio il caso di dirlo, non sono tutte ros(a)e e fiori. Proprio Rosa, infatti, sarebbe sgradito a Bardi e qui la politica si tinge di mistero.
Se qualcuno nel primo governo Bardi è parso vicinissimo al governatore, quasi insostituibile negli equilibri di Giunta è stato proprio Rosa.
Instancabile lavoratore e buon amministratore, è stato sicuramente un perno nel Governo, fino al punto di essere rimproverato sul territorio di essere più amico di Bardi che del Partito. Non è chiaro il motivo di questa avversione. Uscito dalla giunta con la certezza di ritornarvici, è stato revocato in nome del rinnovamento e ora non può tornare a causa delle sue uscite social contro il Governatore.
Se per far fuori una persona si devono addurre tre motivazioni diverse, appare evidente che nessuna delle tre è vera. L’unica certezza è che Rosa è stato oggetto, più di chiunque altri in Giunta, degli attacchi della sinistra e dei signori dell’eolico.
La testa di Rosa in cambio di un atteggiamento più benevolo potrebbe essere la spiegazione possibile. Chi prenderà il suo posto è un mistero.
Sicuramente Latronico (che ha rifiutato la nomina assessorile senza l’indicazione del Partito), favorito sembra Michele Napoli o, in subordine Piergiorgio Quarto.
Il primo non porterebbe scossoni in Consiglio ma agiterebbe un po’ gli equilibri di partito, il secondo ha l’handicap di portare in Consiglio un rappresentante di Forza Italia (Scarola) oltreché essere visto da Bardi come uno dei “traditori” dopo essere passato da fedelissimo della Lista del Presidente a coordinatore regionale del partito di maggioranza che lo ha messo sotto scacco.
Anche se parrebbe che sia lo stesso Quarto a non voler fare l’assessore, per una parola d’onore presa alla firma della candidatura. Anche se la ipotesi di mettere l’ex Cooldiretti in Giunta piace al partito perché eviterebbe fratture, con Rosa così dirottato alla segreteria regionale.
LEGA E FORZA ITALIA
Lega e Forza Italia, come già detto, hanno dimostrato di essere capaci di rinunciare e di riaprire il dialogo quando necessario per il bene del centrodestra. Una virtù indispensabile per la stagione che sta per iniziare e che dovrà portare questo governo fino alle elezioni regionali.
CARICA FRANCESE E RITIRATA SPAGNOLA
Il Generale oggi dovrà rimettere mano alla giunta frettolosamente fatta la scorsa settimana e, soprattutto, dovrà silurare Baldassarre che si unira’ al lungo elenco degli uomini di fiducia sacrificati dalle logiche di Bardi, sempre che l’ex sindaco di San Chirico Nuovo non faccia un gesto nobile magari dimettendosi e dimostrando di essere il più leale al capo, con questo mettendo la golden share sulle future scelte.
Ci sarebbe da chiedersi chi Il voto sembrerebbe scongiurato per adesso, almeno fino alle elezioni politiche di marzo il centrodestra dovrebbe riuscire ad andare avanti. Che riesca anche a governare è tutto da dimostrare.