TOGLIETE FACEBOOK A PRIORE

Uso errato dei social network e presidente del Parco nazionale dell’Appennino lucano: è accaduto di nuovo, Giuseppe Priore su Facebook ha condiviso un post con un chiaro doppio senso sessista.

Da sfondo, come se non bastasse, il grave conflitto armato in Ucraina causato dall’invasione dell’esercito della Federazione Russa. Se la rete non inganna, allora Priore ha rilanciato, proprio in questi giorni in cui si rincorrono le allarmanti voci sulle violenze sessuali dei militari russi sulla donne ucraine, un post di una pagina social che già dal nome racconta il tenore del livello: Crazy Insanity.

Stupidaggini “private”, i social network hanno proprio scopo opposto a quello della segretezza, ma soldi, quelli dello stipendio di Priore, pubblici.

Tra le altre cose Priore, ha ricevuto l’incarico di presidente del Parco nazionale dell’Appennino lucano, dall’allora Ministro dell’ambiente Costa, che lo nominò d’intesa con il presidente di Regione Vito Bardi.

Immagine e messaggio dell’ultima uscita social di Priore, si commentano da soli. Dall’analfabetismo digitale a quello funzionale il passo sembra corto se si considera che già la scorsa estate il presidente del Parco nazionale dell’Appennino lucano era stato travolto dalle polemiche, con annesse richieste di rimozione dall’allora incarico di Commissario dello stesso Ente in questione, per via di un altro post social, quello riguardante una caricatura sul leader della Lega, Matteo Salvini.

Se quello estivo è passato come un cartellino giallo, questo post primaverile non può che essere, allora, rosso. Priore, da parte sua, non ha mostrato neanche un minimo segnale di pentimento dato che il post è del 20 marzo e, a ieri, non risultava ancora rimosso. Così come del tutto leggibili anche parte dei commenti tra il cameratismo e machismo.