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IL TAR DI BASILICATA È TRA I MIGLIORI IN TUTT’EUROPA

Inaugurazione anno giudiziario, numeri da testa di serie


Se, in relazione agli obiettivi fissati a livello nazionale, la Missione 1 Componente 1 del Pnrr contempla lo smaltimento dell’arretrato e dei tempi di esaurimento dei processi prevedendo per il Tar una riduzione del 25 % del numero di cause pendenti a fine 2019 entro la metà del 2024 ed una riduzione del 70% entro la metà del 2026, allora il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata ha già raggiunto l’obiettivo.

In Basilicata, l’arretrato «risulta praticamente eliminato per quanto riguarda non solo i ricorsi ultradecennali, rimasti in numero di 4, e quelli ultraquinquennali, del pari 4 a fine 2021, ma anche per i ricorsi ultratriennali, che risultano ridotti a 24, rispetto ai 92 dell’anno precedente ». Sono questi alcuni dei numeri spiegati in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022, svoltasi ieri a Potenza, dal Presidente del Tar lucano, Fabio Donadono.

In pratica, «il contenzioso attualmente pendente è formato per il 90% da ricorsi depositati nel 2020 e 2021». La definizione dei giudizi è avvenuta quasi per intero, al 94%, con sentenze. I decreti decisori monocratici infatti, appena 32, rispetto ai 96 del 2020, si sono attestati ad un livello tale da costituire a regime, come rimarcato da Donadono, «lo strumento processuale per sancire l’abbandono da parte del ricorrente della lite, piuttosto che un rimedio per lo smaltimento di un arretrato patologico, ormai qui inesistente».

Non è tutto, perché la riduzione dell’arretrato non è stata conseguita trascurando le sopravvenienze. Come risulta dalle statistiche, le pendenze a fine 2021 sono risultate pari ad appena 502 ricorsi e quindi hanno registrato una diminuzione del 40% rispetto alle giacenze del 31 dicembre 2019.

«In definitiva – ha aggiunto il presidente del Tar lucano – nel 2021 sono stati trattati non solo tutti i giudizi urgenti, per legge o per impulso delle parti, ma anche i ricorsi ordinari privi di urgenza pendenti da meno di tre anni, tant’è che il 43% dei nuovi ricorsi sono stati definiti nello stesso anno di .deposito».

E questa è «una percentuale mai prima raggiunta» che acquista ancor più valore se si considera che il volume complessivo del contenzioso è aumentato nel 2021, circa del 10%, ritornando a ragguagliarsi a quota 600 ricorsi.

In questo numero la percentuale dei ricorsi per l’esecuzione del giudicato sui decreti di equa riparazione si è progressivamente ridotta, rispetto al picco del 2015, quando costituirono oltre il 60% dei ricorsi proposti, portandosi, attualmente, ad appena il 10% delle nuove cause introitate. I provvedimenti assunti nelle udienze camerali, costituiti da 99 sentenze brevi, erano 72 nel 2020 e da 179 ordinanze cautelari, a fronte di 185 nell’anno precedente, per Donadono «richiedono uno sforzo aggiuntivo non irrilevante ma, molto utile ai fini dell’efficienza del servizio Giustizia».

“DISPOSITION TIME”: L’INDICATORE DI EFFICIENZA ELABORATO DALLA COMMISSIONE UE

Per il Tar di Basilicata, buoni numeri anche sul versante appelli.

La percentuale delle sentenze e delle ordinanze riformate in appello si attesta intorno al 5,5%. Per il presidente Donadono, ciò dimostra che la soluzione delle liti «si esaurisce in misura significativa nel primo grado di giudizio innanzi al Tribunale amministrativo».

La situazione del contenzioso, inoltre, «è eloquentemente rappresentata dal- “disposition time”»: un indicatore elaborato dalla Commissione Europea per l’Efficienza della Giustizia del Consiglio d’Europa, consistente nel rapporto tra i ricorsi pendenti e quelli definiti in un anno, moltiplicato per 365 e che esprime, in giorni, una stima del tempo necessario per esaurire lo stock di ricorsi pendenti presso il Tar.

Tale indicatore è diminuito in un anno da 347 a 231, mantenendosi per il terzo anno consecutivo al di sotto dei 365 giorni. «Ciò – ha evidenziato Donadono – testimonia la capacità in prospettiva del Tar Basilicata di trattare a regime i ricorsi nel giro di circa un anno e cioè sostanzialmente a mano a mano che vengono presentati. Vi è di più.

Perchè se il disposition time medio in Europa per le corti amministrative in primo grado è stato nel 2018, ultimo dato disponibile, di 241 giorni, allora la Basilicata si colloca attualmente al di sotto della media europea.


 

Ferdinando Moliterni

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