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IL MUTISMO SELETTIVO DI BARDI SU LEONE

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Al di là della retorica istituzionale che viene fatta anche nelle occorrenze dei casi, non sappiamo quanta forza abbia ancora la legalità dalle parti di via Verrastro se l’ex assessore Leone, per dispetto o rimorso che sia, ha spifferato tutto l’indicibile che c’era da dire sulla sanità lucana e consegnato ai lucani un’immaginetta non certo alta e specchiata, in cui, almeno stando alla sua dettagliata ricostruzione, il governatore non pare abbia fatto lo spettatore, tanto per utilizzare l’azzeccato copyright che ha coniato il direttore della Coldiretti regionale. Ora lasciamo perdere che proprio alla sanità e con una certa impudenza sia stato dirottato Francesco Fanelli, salito assieme ad altri vip, agli onori della cronaca per la storiaccia dei tamponi, ma come fa il settantenne Vito Bardi a rimanere muto quando è bersagliato dal sillabo rivelatore di Leone anche su l’ex manager dell’ASP Bochicchio che “ha fatto delle scelte che non erano in linea con la nostra Amministrazione perché ha accelerato su alcuni concorsi” e che invece del silenzio avrebbero preteso da lui una piccata spiegazione se non proprio una denuncia bella e buona?Canta Caparezza: “Parla, i mutismi sono inascoltabili. Parla, i timori hanno timoni deboli”.

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