AttualitàBasilicata

TAR BASILICATA, «ARRETRATO SMALTITO»

Inaugurazione anno giudiziario, l’intervista al presidente Fabio Donadono

Se la Missione 1 Componente 1 del Pnrr contempla la riduzione dell’arretrato e dei tempi di esaurimento dei processi, con una riduzione del numero di cause pendenti del 70% entro la metà del 2026, allora il Tribunale amministrativo regionale Tar di Basilicata ha già raggiunto l’obiettivo. Come spiegato dal Presidente Fabio Donadono in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Tar lucano presenta un «arretrato praticamente eliminato per quanto riguarda non solo i ricorsi ultradecennali (rimasti in un numero di quattro) e quelli ultraquinquennali (quattro a fine 2021) ma anche per i ricorsi ultratriennali, che risultano ridotti a 24 (rispetto ai 92 dell’anno precedente)».
Nel sottolineare che «il contenzioso attualmente pendente è formato per il 90 per cento da ricorsi depositati nel 2020 e nel 2021» e che «la definizione dei giudizi è avvenuta quasi per intero (al 94 per cento) con sentenze», Donadono ha spiegato che «le pendenze a fine 2021 sono pari ad appena 502 ricorsi e quindi hanno registrato una diminuzione del 40 per cento rispetto alle giacenze a fine 2019».
L’emergenza sanitaria non ha frenato lo slancio del Tribunale, il processo amministrativo, in Basilicata, ben si è adattato al contesto mediante le udienze da remoto
Donadono, tuttavia, ha avvisato: «Nulla è per sempre». Occorre quindi continuare a implementare le condizioni che anche in futuro consentano di mantenere il ritmo affinchè non si interrompa quello che è stato definito un circolo virtuoso. Per questi e altri motivi, il presidente Donadono ha sottolineato le particolari carenze di organico, soprattutto in vista dei prossimi pensionamenti.

Ferdinando Moliterni

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