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GIOVANNI PETRUZZI IN DIFESA DI CARLO TREROTOLA FA IL PUNTO SULLA QUESTIONE BARDI BIS

Se proprio cercate gli “inciucisti”, individuateli altrove

#pilloledisaggezza 


Carlo Trerotola non è un semplice consigliere regionale d’opposizione ma il candidato Presidente della coalizione di centrosinistra presentatasi alle elezioni regionali del 2019.
In quanto tale è espressione dell’intera coalizione non di un singolo partito.


Egli rappresenta sia i partiti presenti nel Consiglio regionale della Basilicata che quelli che non esprimono consiglieri regionali, oltre ai cittadini che hanno votato per le liste a suo sostegno proprio in virtù della sua candidatura a Presidente.

Per rispetto di questa variegata realtà politica e civica, egli, non iscritto ad alcun partito, ha formato un gruppo consiliare autonomo e nell’azione consiliare si è sempre raccordato con gli altri gruppi consiliari facenti parte della coalizione da lui guidata, pur esprimendo la propria peculiare sensibilità con proposte e valutazioni sempre proiettate ad affermare il bene comune ed a salvaguardare gli interessi generali della Basilicata, in particolare dei soggetti sociali più deboli ed indifesi.


La mozione di sfiducia, che senz’altro quando approderà nell’aula consiliare sottoscriverà e/o voterà, è un legittimo strumento d’iniziativa politica, che può contribuire a fare chiarezza in seno al Consiglio Regionale ma che, paradossalmente, può rivelarsi anche un inconsapevole assist a Bardi, che può utilizzarla per legittimare istituzionalmente una giunta di minoranza (basta un’astensione o un’assenza per malattia di uno solo degli 11 attuali “oppositori” affinché la mozione sia respinta) o per ricucire i rapporti con Fratelli d’Italia, come pare stia avvenendo ed in ogni caso per rinserrare i ranghi della sfilacciata maggioranza che sulla carta è rimasta a suo sostegno dopo il rimpasto e che, ad oggi, può contare su 3 o 4 pretoriani e su diversi consiglieri che già all’indomani dell’ultima burrascosa seduta consiliare ne hanno criticato il comportamento.


Oltretutto, la mozione di sfiducia, è stata, sinora, sottoscritta da uno solo degli altri due gruppi consiliari di centrosinistra.

Perciò, trovo ripugnante la pubblicistica che, solo sulla base di fantasiose ipotesi e di pettegolezzi, senza che sia stato consumato alcun atto, grida all’inciucio, additando al pubblico ludibrio una persona buona e generosa, poco avvezza ai teatrini della politica politicante, che ha costantemente precisato, in tutte le salse e col suo linguaggio semplice, di non ambire ad occupare alcuna poltrona diversa dallo scranno di consigliere d’opposizione conferitogli dai cittadini 3 anni fa.

Se, poi, si scambia per “inciucio” l’innata propensione di Carlo Trerotola al dialogo e all’ascolto ed i suoi reiterati richiami ad esercitare con responsabilità e costruttività le funzioni pubbliche, allora si agisce anche con evidente strumentalità perché si omette di aggiungere che ogni qual volta vengono rivolti questi appelli, anche nei discussi auguri alla nuova Giunta Regionale di sabato scorso, è sempre evidenziata la necessità del rigoroso rispetto dei ruoli a ciascuno assegnati dall’elettorato.

Se proprio cercate gli “inciucisti”, individuateli altrove.


Lasciate in pace Carlo Trerotola‼️
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