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«PNRR, SPENDIAMO BENE I SOLDI»

L’intervista, il sindaco di Rionero Di Nitto: «Si evitino progetti che poi non si è in grado di portare avanti»


La scelta della Giunta regionale di candidare al Bando “Piccoli Borghi – Linea A” il progetto di valorizzazione di Monticchio realizzato dal comune di Rionero in Vulture assieme ad altri 9 dell’area, ha riempito di soddisfazione il sindaco della città Fortunatiana che nella rivalutazione del borgo di Monticchio ci ha creduto talmente tanto da mettere insieme e coinvolgere anche i sindaci delle altre comunità vicine.

Di questo importante traguardo raggiunto e dell’enorme possibilità offerta dal Pnrr ne parliamo con il sindaco di Rionero in Vulture Mario Di Nitto. Sindaco, la proposta progettuale sulla rivalutazione e valorizzazione dello splendido paesaggio di Monticchio si è aggiudicata la candidatura al bando “Piccoli Borghi”, è soddisfatto di questo risultato?

«Sì. È una soddisfazione enorme perché questa è l’occasione che la località aspettava da anni. Un’occasione che però ora va riempita di contenuti e va sviluppata. Con questo progetto abbiamo la possibilità di affacciarci sullo scenario nazionale.

Questo traguardo però lo abbiamo raggiunto tutti insieme, in modo compatto e unitario. Con i comuni dell’area abbiamo ragionato in termini di territorio e non come singole cittadine e questa ha dato un qualcosa in più al progetto.

Abbiamo elaborato una proposta progettuale che fosse di più ampio respiro e avesse anche più grandi e migliori capacità di guardare effettivamente verso un orizzonte di innovazione e sviluppo ». Sindaco, lei guida la città di Rionero da qualche mese, quali sono state le attività intraprese in questo periodo? «Questa è la fase della progettazione. Una progettazione anche piuttosto celere viste le scadenze imposte dai diversi bandi ministeriali e non solo. Sono stati dei mesi intensi. Abbiamo provato a non perdere nessuna delle occasioni offerte. Al tempo stesso, però, abbiamo portato avanti l’attività ordinaria.

Abbiamo dovuto fronteggiare anche qualche emergenza che si era accumulata nel tempo. Sono stati mesi intensi, di lavoro incessante e appassionato per costruire quello che noi pensiamo possa essere il futuro di questa città». Il Pnrr è un treno che la Basilicata non può perdere, lei cosa ne pensa? «Non vi è dubbio che sia una grande occasione. Il Pnrr è un piano che mette a disposizione dei comuni, delle regioni, delle provincie e di intere aree del Mezzogiorno ingenti risorse. Sono delle misure fatte a debito sul Piano nazionale quindi è un investimento sul proprio territorio.

Questa è una buona ragione per evitare di candidare progetti che non abbiano una effettiva capacità di sorreggersi nel corso del tempo perché come ogni volta accade quando si investono delle risorse bisogna farlo su investimenti oculati e lungimiranti ma che al tempo stesso siano sostenibili. Questa è la vera sfida: non è tanto quella di spendere i soldi ma è quella di spenderli bene».

Rionero è una delle città lucane con il più alto numero di cittadini ucraini, come si è organizzato il Comune e la comunità tutta per aiutare questo popolo in grande difficoltà per via della guerra? «Sin dall’inizio ci siamo rimboccati le maniche perché sapevamo che gli effetti non avrebbero tardato ad arrivare anche qui da noi. La comunità ucraina presente in città ha da subito voluto dare il proprio supporto ai concittadini che sono in fuga e offrire loro ospitalità.

Ci siamo messi subito a disposizione. I primi gruppi di donne e bambini sono già arrivati e sono stati già sistemati in abitazioni che l’Amministrazione, grazie all’aiuto delle Associazioni e alla disponibilità e solidarietà dei privati, ha reperito sul territorio. Tanti hanno messo a disposizione le proprie abitazioni per fronteggiare l’emergenza».


 

Rosamaria Mollica

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