Anche Sant’Andrea di Conza apre le porte all’ospitalità dei profughi Ucraini. Si tratta di donne e bambini, ma non è una novità per il comune campano che già da diversi anni, ospita presso il centro Sprar rifugiati minori non accompagnati, ed in più occasioni la cittadinanza si è mostrata solidale e generosa.

Sindaco Pompeo Gerardo D’Angola

“S.Andrea sta ospitando le prime famiglie, con bimbi piccoli, arrivate dall’Ucraina. Anche questa volta, la nostra comunità farà la propria parte” racconta il Sindaco Pompeo Gerardo D’Angola, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Quante donne e bambini sono arrivati? “Per ora tre mamme, ognuna con un figlio. Si tratta di donne giovani, con un bambino di 11 mesi, un altro di 5 anni che già è stato iscritto alla Scuola Materna; la bambina ha 7-8 e sarà iscritta alla Scuola Primaria”.

ex ECA

Dove sono alloggiati? “Sono state sistemate in una struttura pubblica (ex ECA) dotata di tutti i confort (Riscaldamento, cucina attrezzata, tre stanze da letto ben arredate e due bagni adeguati igienicamente). Per eventuali altri profughi l’amministrazione sta attuando un piano di ricerca di unità abitative disabitate per diversi motivi”.

Intanto, mentre elaboriamo l’intervista il Sindaco rende noti alcuni aggiornamenti in merito: “Grazie all’Arcidiocesi di S.Angelo dei Lombardi, in persona di S.E. Mons. Pasquale Cascio e del parroco Don Donato Cassese, che hanno deciso di aprire le porte del Seminario Metropolitano di S.Andrea, al popolo Ucraino. Saranno ospitate, infatti, con l’ausilio dell’amministrazione comunale, alcune famiglie con bimbi piccoli. La collaborazione e la cooperazione, per un fine comune, premia le istituzioni e rafforza il legame con le proprie comunità”.

E’ previsto un piano di accoglienza sociale e sanitario? “Sant’Andrea da ben otto anni accoglie rifugiati minori non accompagnati, nel suo Centro SPRAR già operano mediatori culturali, sociologi, psicologi e figure di supporto. Inoltre, nel paese diverse ucraine da tempo lavorano presso anziani, per cui le donne arrivate ed eventuali altri arrivi non saranno in completa balia di estranei”

 

Seminario Metropolitano di S.Andrea

L’Amministrazione Comunale come si è mossa e si sta muovendo in merito? “L’amministrazione, oltre a fornire la prima assistenza, già ha attivato sia tutti i canali istituzionali che religiosi e sociali”

 

Qual è la risposta della cittadinanza? “Sant’Andrea da sempre si è distinto come popolo irpino generoso e disponibile all’accoglienza. Pertanto i cittadini hanno risposto benissimo con aiuti tangibili”

Il paese ha ospitato altri profughi ne negli passati o altre persone che fuggirono dal disastro di Chernobyl? “Nel periodo del disastro di Chernobyl Sant’Andrea ha ospitato presso famiglie gruppi di 10-15 bambini all’anno per un ciclo superiore ai 5 anni”

Quanto tempo resteranno? Sono previste azioni di integrazione sociale? “L’integrazione sociale sarà calibrata sui tempi di permanenza che per ora sono incerti”.

Le associazioni del territorio o cittadini si sono mobilitati per l’accoglienza? “Le associazioni esistenti nel nostro paese tutte insieme si stanno mobilitando per organizzare una raccolta fondi da devolvere per i bisogni giornalieri delle persone arrivate e per quelle che arriveranno”.

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