E BARDI VARA IL SUO TAFAZZI BIS
Tacco&Spillo
Ci voleva la supponenza napoletana unita alla solita improvvisazione politica per autoscipparsi, manco fosse all’opera il mitico Tafazzi, l’unità del centrodestra lucano che pure gli aveva assicurato servile obbedienza al suo laissez faire con cui ha invece fatto vergognare la Basilicata, compresa la “vipzzazione” immorale dei tamponi, checché ne dica tale Giampiero Perri, bocciato anni fa dai lucani ed ora intento a spargere incenso, come esperto ben pagato, sull’immaginetta miracolosa del settantenne Vito Bardi. Ora dopo settimane di promesse a volo di farfalla, il governatore vara il suo Tafazzi bis portando l’autolesionismo sulla scena principale della Regione e così tentare la traversata delle anime morte e fare altri due anni di giganteschi danni contro i poveri lucani. Eppure, come ogni scena tafazziana che si rispetti e contro l’opposizione dei fratellini d’Italia, al netto della Quarto fedeltà, Vito Bardi s’aspetta che le altre anime morte del centrosinistra come Carlo Trerotola si diano finalmente una mossa col soccorso istruttorio come del resto da tempo sta facendo l’emaciato ministro della salute Roberto Speranza. Scrivono Aldo, Giovanni & Giacomo: “La verità è che l’autolesionismo va oltre le categorie politiche”.