AttualitàBasilicata

BALNEARI LUCANI MANIFESTANO DAVANTI LA REGIONE

A Potenza, il Collettivo balneare della Basilicata: “Il Governo Bardi ci tuteli. Niente aste, lasciateci le concessioni”

Tutti lo cercano, tutti lo vogliono, ma nessuno ha potuto vedere fin qui i risultati dell’emendamento con cui il Governo nazionale si è impegnato a riformare la normativa in materia di concessioni balneari. L’unica cosa certa è che queste scadranno a fine 2023 e poi andranno messe a gara, ma con quali regole e tutele per gli attuali gestori non lo sa nessuno.
Gli operatori balneari della Basilicata, diretti interessati di un pezzo importante del PIL regionale, intanto, hanno fatto capire come la pensano, partecipando ad una manifestazione in via Verrastro
davanti alla Regione a Potenza, lasciando a striscioni e cartelli il compito di dimostrare alla politica quale sia la loro posizione e la loro volontà. “No alle aste“ era lo slogan che più di tutto risaltava.
Un’altra questione spinosa è quella delle mappature delle spiagge per inventariare le concessioni disponibili e, soprattutto, assicurarsi che ci sia effettiva scarsità di risorse. Solo in questo caso, infatti, cioè se ci fossero troppi aspiranti gestori per un numero troppo esiguo di tratti da assegnare si dovrebbe applicare la Bolkestain: la direttiva che aprirà un’asta pubblica sulle spiagge a pagamento dove a vincerne l’aggiudicazione potrebbero essere le ricche multinazionali ed altri colossi finanziari a tutto danno delle piccole imprese familiari locali.
Ciao ciao mare, insomma. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di trovare una norma che consenta di salvaguardare gli imprenditori Lucani già esistenti. Nessuna gara, quindi, piuttosto una soluzione politica che non ceda a compromessi di nessun genere, ma che sappia garantire ai concessionari quello che in tanti anni non ha saputo garantire, come invece hanno fatto altri Paesi.
Dal Governo Bardi, la promessa di ristori adeguati a chi il titolo lo perderà e considerazione massima per chi di sdraio e ombrelloni ci vive e ci ha investito da generazioni.

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