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CUP CERCASI, CHE SCANDALO

Tutto fermo, funziona quasi o solo all’Asp. Trerotola: «Occorrono interventi urgenti»


PRENOTAZIONI CHIMERA, IL RADICALE BOLOGNETTI: «BARDI E LEONE DOVREBBERO VERGOGNARSI»


Si chiama “Cup Amico” la novità, introdotta pochi giorni fa dall’Azienda ospedaliera della Basilicata ma che si potrebbe molto presto guadagnare la nuova denominazione di “Cup nemico” da parte degli operatori e degli utenti. Molte sono, infatti, le segnalazioni di disagi e criticità che stanno giungendo da parte di tanti cittadini rispetto al funzionamento del Cup regionale della Basilicata, tra gli ospedali di Potenza e Matera soprattutto.

Notevoli difficoltà, degne di nota, sono state denunciate all’Asm, molte meno invece all’Asp dove non si registrerebbero problemi, o quasi, poiché il personale ha ricevuto la preliminare formazione su quella che è la nuova piattaforma web dell’Azienda.

Nei giorni scorsi la Regione aveva annunciato che «per consentire l’avvio previsto per il prossimo 7 marzo del nuovo sistema di prenotazione Amico-Cup, sarebbe stato temporaneamente sospeso il servizio di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali tramite il Call Center unico regionale, il sistema web “Cup in linea” e presso gli sportelli Cup aziendali».

A quanto pare però non tutto è andato liscio. Purtroppo le misure di prevenzione che oggi obbligano al distanziamento dei pazienti, alla sanificazione degli ambienti, lettini, scrivanie rendono ancora più complesso la fase di riorganizzazione ma soprattutto la possibilità di snellire le liste d’attesa che già rappresentavano una criticità importante prima dell’emergenza. Se poi a questo si aggiunge l’impossibilità di contattare il servizio telefonico di prenotazione (Cup), l’esasperazione da parte dei cittadini che già hanno subìto ritardi per le visite, esami, interventi programmati in primavera, cresce. Le lamentele dei più denunciano file interminabili con ore di attesa alle casse del Cup, con il personale in evidente difficoltà di gestione.

E pare che non vada meglio utilizzando la piattaforma web o contattando il numero verde: dopo aver digitato il numero 1 o 2 o il 9 a seconda se si deve fare una prenotazione o richiedere un’informazione oppure chiedere di essere ricontattato da un addetto al servizio: «verrà ricontattato da un nostro operatore» è la risposta costante, a prescindere.

Ci ha provato anche Maurizio Bolognetti, segretario dei Radicali Lucani e membro del Consiglio generale del Partito Radicale. Intervenuto sulla questione, ha tentato anche lui di fare una prova e verificare «come prenotare non velocemente» una visita medica al Cup della Regione Basilicata.

«Da questa mattina ho già chiamato tre volte – spiega – e per tutte e tre le volte non sono riuscito a contattare l’operatore». «Ma il problema non sono tanto i 50 minuti di attesa, quanto – incalza Bolognetti – il fatto che ci sia gente che da almeno tre giorni, mi segnalano, sta provando a contattare il Centro Unico Prenotazione della Regione Basilicata ».

Ebbene, conclude sarcasticamente Bolognetti: «La vocina guida registrata, dall’altro lato dell’apparrecchio, dice che saremo richiamati. Ma quando? Dopo una settimana, 15 giorni? Fra sei mesi, un anno? ».

E, in ultimo, incalza contro il presidente Bardi e all’(ex) assessore Leone: «Se questo è il servizio che voi state offrendo ai cittadini di questa regione, dovreste semplicemente vergognarvi. Ma tanto voi che ci state a fare lì? Solo per spartirvi poltrone?

Che ve ne fotte a voi dei cittadini che devono prenotare esami, magari urgenti, vero?». Insomma, pare che questo cambiamento repentino dell’Azienda Ospedaliera regionale stia generando solo caos tra gli sportelli dei presidi sanitari regionali e le cornette telefoniche, le cui vittime sono i pazienti lucani, che la pazienza la starebbero un po’ perdendo tra la sequela di fila e di ore d’attesa.

Sembrerebbe, quindi, una decisione repentina quella di sostituire la vecchia piattaforma web del Cup con tutti i servizi annessi e connessi, con la nuova versione che si sta dimostrando avventata e inopportuna. Poter prenotare una visita medica è una cosa seria, che pare stia diventando quasi un “viaggio ai confini della terra”. Ecco, un viaggio al centro del Cup, solo che il Cup al momento non si trova.


 


Malfunzionamento del ser vizio prenotazioni nella Sanità lucana, tra file e bizze dei sistemi informatici

Il consigliere regionale, Trerotola: «Esentare dal ticket le prestazioni già programmate e che non possono essere pagate a causa delle disfunzioni del Cup»


«Idisagi che continuano a verificarsi per le disfunzioni del Centro Unico di Prenotazione delle Aziende Sanitarie, in particolare di quelle ospedaliere di Potenza e Matera, non possono ripercuotersi negativamente sulla erogazione stessa delle visite ambulatoriali e delle prestazioni specialistiche per i cittadini lucani». Ad affermarlo è il consigliere regionale Carlo Trerotola (Prospettive lucane).

«Occorre adottare con estrema urgenza – continua – provvedimenti di carattere eccezionale che tutelino il dritto alla salute almeno per quegli utenti che avevano, da tempo, prenotato visite e prestazioni, i quali non possono aggiungere al danno di lunghi mesi d’attesa la beffa di non poter effettuare quanto prenotato a causa dell’impossibilità di pagare il ticket per le bizze dei sistemi informatici».

«Propongo, pertanto, che il Presidente della Regione Bardi ed i direttori generali delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Basilicata dispongano, a decorrere dalla giornata odierna e sino all’effettivo ripristino della piena funzionalità del servizio Cup, l’esenzione dal pagamento del ticket per i cittadini che hanno visite e prestazioni specialistiche programmate in questi giorni e che non possono materialmente pagare il dovuto, non per mancanza di volontà ma perché – spiega il consigliere regionale – recandosi regolarmente agli sportelli di cassa del Cup, il sistema informatico e/o le interminabili file non lo consentono ».

«Si tratterebbe di una misura straordinaria di buonsenso e di civiltà, rispettosa della dignità dei cittadini, già alle prese col protrarsi di un periodo particolarmente delicato come quello attuale, caratterizzato dalle pesanti conseguenze sanitarie, economiche e sociali determinate dalla pandemia e, da qualche settimana, anche dal conflitto bellico che sta martoriando l’Ucraina», conclude il consigliere regionale Carlo Trerotola


 

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