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DALL’UCRAINA A POTENZA, “DONNE COSTRETTE A SPIEGARE LA GUERRA”

Un’iniziativa promossa in occasione della Giornata Internazionale della Donna, un racconto corale di voci femminili e di coraggio


L’associazione “Potenza Città per le Donne” in occasione della Giornata Internazionale dei diritti della Donna aveva immaginato di realizzare, per l’occasione, eventi di tutt’altro respiro con dibattiti e approfondimenti dedicati alla figura femminile per dare vita a un programma originale e costruttivo, fuori da luoghi comuni. Ma considerato il drammatico momento che stiamo vivendo ha scelto di approfondire il tema delle “Donne costrette a spiegare la guerra”.

«In occasione della Giornala Internazionale – spiega Simona Bonito, coordinatrice regionale della rete Potenza Città per le Donne – la nostra associazione aveva immaginato di organizzare tantissime iniziative, a partire da questa mattina e fino a questa sera, per valorizzare la donna e le sue eccellenze».

«Ma ciò che c’è piombato addosso – enfatizza Bonito – ci ha costretto a rivedere a questa iniziativa e a focalizzarci su quelle donne che in questo momento sono le vittime maggiori. Tante donne sono in fuga, con i loro figli, e noi abbiamo deciso di coinvolgerle in questo progetto dedicato proprio a loro, insieme con altre associazioni perché crediamo – conclude Bonito – nel valore di fare rete e nella possibilità della condivisione, soprattutto quando l’oggetto dell’evento sono questi temi così forti e delicati». Un’iniziativa, quindi, volta a raccontare tutti i diritti ottenuti, mancati e messi ancora oggi in discussione per le donne.

Durante l’incontro si è scelto, non a caso, di dare voce anche alle tante donne di nazionalità ucraina che vivono a Potenza e in Basilicata. Una narrazione corale e di confronto, in cui sono emerse storie femminili, calate anche nei conflitti di oggi, non solo di ieri.

«Vorrei ringraziare i cittadini potentini – racconta alla nostra redazione, Tania Kokhansk, una delle donne ucraine presenti – che stanno vicino al nostro Paese, anche in questa giornata particolare. Noi, donne ucraine, nonstante siamo lontane da casa siamo protagoniste indirette di questa guerra. E tentiamo, per quanto possibile, di essere d’aiuto insieme al supporto delle altre donne di Potenza ».

Una Giornata Internazionale dei diritti della Donna all’insegna del coraggio, della forza e della sofferenza delle tante donne ucraine costrette a mettere le proprie vite in una borsa e contare i passi da fare per raggiungere un luogo sicuro.

E quel luogo può essere anche qui, in Basilicata e a Potenza, dove la comunità delle donne ucraine, tra parole miste a tristezza e impotenza hanno raccontato e condiviso cosa accade in Europa in queste ore: un momento di riflessione che si è trasformato in un’opportunità di condivisione.

L’evento ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Potenza, di Legambiente Potenza e della Consigliera Regionale di Parità della Basilicata Ivana Pipponzi, che ha sostenuto il progetto tanto quanto la causa: «Voglio dedicare questa importante giornata – afferma la consigliera regionale – a tutte le donne ucraine e, ovviamente, ai loro bambini che in questo momento stanno soffrendo gravi violazioni dei diritti umani.

Quindi, ben venga una giornata come questa in cui dobbiamo, chiaramente fuori da ogni retorica ricordare questa grande sofferrenza che sta vivendo uno spaccato importante della nostra Umanità». «Però, d’altro canto – prosegue Pipponzi – noi finalmente potremmo dire di celebrare in maniera effettiva le donne soltanto quando avremmo rimosso tutti quei divari che, purtroppo, sono ancora astringenti».

L’evento ha avuto il supporto organizzativo anche di Pace Bio, Al Duomo Potenza, Oltre Le Mura e dell’associazione L’albero della Vita Basilicata, Le Ali di Frida e Telefono Donna.


 

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