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SEQUESTRO COL GIALLO A FRANCAVILLA

Su terreni agricoli vicino al Sinni «inerti in cemento di un’azienda del posto». Quale?


Nei giorni scorsi i militari della Stazione Carabinieri Parco di Francavilla in Sinni, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Lagonegro di due aree nel sinnico rispettivamente di 16000 mq in località Piano Mulino e di circa 7000 mq nei pressi dello svincolo, in cui erano stati depositati sul suolo manufatti in cemento armato di notevoli dimensioni realizzati da una società della zona.

Ma chi è il proprietario di questa società che ha depositato lì i manufatti? E il proprietario del terreno chi è? Al momento non è dato saperlo perchè le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo. Il terreno è di un privato che l’ha ereditato dal demanio. Un vero giallo su cui presto gli inquirenti faranno luce.

Al sequestro si è giunti a seguito di una approfondita attività, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, eseguita dai militari appartenenti alle Stazioni Parco di Francavilla in Sinni, Rotonda e Terranova di Pollino.

Gli accertamenti hanno evidenziato la trasformazione delle aree poste sotto sequestro, situate all’interno del perimetro del Parco, della sua destinazione urbanistica, da agricola in deposito dell’attività produttiva della società stabilizzate in alcuni punti con materiale inerte e occupate in assenza di qualsivoglia autorizzazione urbanistica e paesaggistica degli Enti a ciò preposti e con una indebita occupazione parziale di suolo pubblico di particelle intestate al demanio idrico, andando ad alterare così le bellezze naturali di zone sottoposte a speciale protezione.

Quanto accertato dai militari è stato avallato dall’ordinanza del responsabile del Settore Tecnico del Comune di Francavilla in Sinni, il quale aveva sottolineato il mancato rilascio di atti abilitativi ordinando alla società di demolire o rimuovere, con remissione in pristino, le opere abusive rilevate.

Sono stati denunciati l’amministratore della società produttrice dei manufatti e il legale rappresentante della società proprietaria di un’area utilizzata per il deposito.

I carabinieri hanno inoltre rinvenuto nell’area in sequestro in località Piano Mulino autoveicoli e rifiuti di vaio genere, tra cui pneumatici, materassi, rifiuti plastici e ferrosi. Per una delle due aree, quella nei pressi dello svincolo di Francavilla in Sinni, è stata disposta dal Tribunale Distrettuale di Potenza la restituzione dei terreni al proprietario.


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