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CONFERMATO: LA REVOCA DI BARDI, UNA FAKE NEWS, È TISCI CHE SI È DIMESSO DA DG DELL’ARPAB

L’annuncio sui social con chiosa pungente: «Certo che lo stesso trattamento verrà riservato a dirigenti e Dg colpiti da denunce e avvisi di garanzia»


Il giorno della verità all’Agenzia regionale per la protezione ambientale Arpab è arrivato e quella della revoca ad Antonio Tisci, da parte del presidente di Regione Bardi, della nomina di Dg dell’Ente si è rivelata una fake news. L’esito del provvedimento disciplinare è rimasto sostanzialmente lo stesso, ma le modalità dell’approdo si sono rivelate all’opposto di quelle circolate nei giorni scorsi: Tisci si è dimesso dalla carica di Direttore generale dell’Arpab.

Dopo aver inviato la comunicazione ufficiale a via Verrastro, lo stesso Tisci ha reso pubblica la notizia tramite i propri profili social.

L’ANNUNCIO: «IN QUESTO PRECISO ISTANTE MI SONO DIMESSO»

«Come mi è stato chiesto e come avevo promesso – ha esordito nel suo lungo post l’ex Dg -, in questo preciso istante mi sono dimesso dalla Direzione Generale dell’Arpab. Il delinquente contro il quale è stata convocata una manifestazione per la legalità se ne va.

L’Arpab torna alla sua pacifica vita quotidiana ». Tisci non ha mancato di ricordare alcuni di quelli che ritiene ottimi risultati raggiunti dall’Agenzia sotto il suo mandato: «In un anno e mezzo siamo riusciti, tra non poche difficoltà, a compensare i ritardi di anni di trascuratezza ».

L’ELENCO DEI BUONI RISULTATI DEL SUO MANDATO

«Per la prima volta nella storia – ha proseguito Tisci – Arpab ha compiuto le ispezioni tra le quali quelle all’impianto Eni. Arpab ha ottenuto la certificazione di qualità dei laboratori e si sono avviati i lavori, che giacevano nei cassetti dal 2019, per l’ammodernamento degli stessi che io avrei concluso entro giugno per ottenere l’accreditamento delle struttura. I controlli sono aumentati in modo esponenziale e, per la prima volta, sono stati controllati i depuratori.

Monitorato lo zero acustico in val d’Agri e inaugurato il presidio fisso val d’Agri per il controllo del Cova.

Quando sono arrivato l’Arpab non aveva il Centro di Monitoraggio Ambientale, ora ce l’ha. Quando sono arrivato Arpab svolgeva le sue attività tramite agenzia interinale, ho fatto svolgere i concorsi nella massima trasparenza».

Di qui, l’amara riflessione: «Tutto ciò non è bastato ». Tra passato e attualità, l’ex Dg ha voluto esternare anche interpretazioni critiche nei confronti dei dichiarati rivali politici, siano essi di centrosinistra o centrodestra.

«Sono stato definito inadeguato – ha sottolineato nel post social Tisci -. Adeguati erano evidentemente quelli che non facevano le ispezioni né i controlli che avevano lavorato con laboratori non conformi alla legge e senza un Centro di Monitoraggio Ambientale.

Sono stato definito “troppo di destra”, come se fosse una colpa. Rivendico con orgoglio la mia formazione politica e la mia storia ed è proprio quella che mi ha consentito di ottenere i risultati che Arpab ha ottenuto.

Me ne vado, conscio di aver speso ogni energia possibile per l’Agenzia.

In questi giorni mi sono chiesto in cosa avessi sbagliato e se correggerei qualcosa. La risposta è no. Rifarei tutto nello stesso modo consapevole che la denuncia è stato solo un pretesto. Me ne vado dopo una denuncia per la quale ancora non ho ricevuto né sanzione né comunicazione giudiziaria. Cercavano un pretesto, è stata una caccia all’uomo, hanno avuto la preda».

LA GENESI: VIOLAZIONE QUARANTENA COVID

Alla base della sospensione dall’incarico di Dg, quanto accertato dai Carabinieri per la Tutela della Salute -Nas di Potenza. I militari aveva comunicato a Bardi che nel corso della verifica sul possesso del green-pass eseguita presso la sede di Potenza dell’Arpab, «si è accertato che il direttore generale, Tisci Antonio, sebbene sul posto di lavoro nel suo ufficio, unitamente a personale di segreteria, non era in possesso di quanto richiesto perché risultato positivo al virus Sars-CoV2-Covid19, a seguito di somministrazione di tampone antigenico rapido in data 2 febbraio 2022».

Di conseguenza, violazione della quarantena e dell’isolamento domiciliare dato che Tisci, come riportato da Nas, risultava «inserito in piattaforma regionale quale positivo con isolamento domiciliare ».

IL SALUTO SIBILLINO: «CERTO CHE LO STESSO TRATTAMENTO VERRÀ RISERVATO A DIRIGENTI E DG COLPITI DA DENUNCE E AVVISI DI GARANZIA»

Riferendosi alle vicissitudini del suo caso, Tisci ha inteso rimarcare di essere «certo che la stessa linea di condotta che ha portato ad avviare un procedimento disciplinare nei miei confronti dopo una denuncia potenzialmente foriera di un processo per un reato contravvenzionale, verrà usata anche nei confronti di tutti i dirigenti e Direttori generali colpiti da avvisi di garanzia o notifiche di conclusione indagini per reati gravi contro la Pubblica amministrazione ».

«In una terra dove resta al suo posto chi è colpito da misura cautelare per reati gravi – ha aggiunto l’ex Dg Tisci -, io me ne vado per una denuncia per un reato contravvenzionale tutto ancora da dimostrare.

Me ne vado tranquillo nella mia coscienza, sereno e consapevole di aver fatto il mio dovere dal primo all’ultimo giorno. Voglio ringraziare quanti mi sono stati vicini in questi mesi e quanti mi hanno aiutato, chi si è posto come mio angelo custode la cui lealtà non ha vacillato neanche in questo mese. Ringrazio chi mi ha dato questa opportunità».

«Agli altri, a quelli che hanno carpito la mia buona fede e hanno aspettato il momento buono per colpire – ha concluso nel post social Tisci – rivolgo l’augurio di vivere per sempre, senza mai conoscere il sudore della battaglia, il sapore acre della sconfitta e la sete della rivalsa».


 

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