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ASSISTENZA DOMICILIARE, C’È LA GARA

La Suarb ingrana la marcia e mette una pezza sulle infinite proroghe ad Auxilium


DOPO LE INCHIESTE DI CRONACHE UN ALTRO TAGLIO COI METODI DEL PASSATO: ECCO IL BANDO DA 50 MILIONI D’EURO


Tante quante la lunghezza dell’oggetto dell’appalto, le denunce di Cronache Lucane sull’anomalo “bubbone” delle proroghe per l’assistenza domiciliare Adi: finalmente, al via le operazioni per mettere fine ad una vicenda regionale tra le più emblematiche per la serie soldi pubblici, ma profitti privati in proliferazione per via delle regole saltate.

La precedente gara, naufragata anche per via dei colpi della Giustizia amministrativa, era partita, per citare un esempio della mancata programmazione, quando i precedenti contratti stipulati tra le Aziende e i vincitori erano ormai già scaduti.

La «convenienza», così riportavano gli atti, di procedere alla proroga, appariva una «convenienza» soprattutto di tipo economico per i soggetti beneficiari della deroga contrattuale. Rimanendo nel perimetro della Sanità, dopo la terminata era delle proroghe delle proroghe, durata circa 6 anni, al Centro unico di prenotazione Cup, anche sull’Adi comincia a intravedersi la luce in fondo al tunnel.

Nominato nell’ottobre scorso Direttore generale della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Suarb), l’avvocato Donato Del Corso ha ingranato la marcia. Indetta, infatti, la gara per l’affidamento del «servizio di assistenza domiciliare sanitaria, farmacologica, infermieristica, riabilitativa, medico, psicologica e di aiuto infermieristico nel territorio delle Aziende Sanitarie Locali di Potenza (Asp) e Matera (Asm)».

Appalto complesso che, però, la Suarb, impostandolo sui principi di economicità e risparmio di spesa, e individuando il miglior modo per contribuire ad un significativo miglioramento della qualità dell’offerta del Servizio Sanitario, è riuscita ad organizzare, suddividendolo in 4 lotti per un importo complessivo a base d’asta di 49 milioni e 319 mila euro.

Quindi, partito il conto alla rovescia, la platea di operatori economici interessati a partecipare, hanno adesso a disposizione, per l’invio dell’offerta, l’apposita finestra temporale che si chiuderà tra poco meno di un mese: il 4 aprile.

L’assistenza domiciliare rientra nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), e, pertanto, tra le prestazioni che il Sistema sanitario nazionale (Ssn) è tenuto a fornire a tutti i cittadini aventi diritto.

Adesso il ritorno della trasparenza nella fornitura di un servizio così essenziale, è un obiettivo non più utopico perchè inghiottito nel limbo di un dimenticato “bubbone”.


 

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