DANNI ERARIALI: LA PROCURA CHIEDE RINFORZI
Rimasti in 2, il Procuratore generale Raeli e il sostituto Stolfi: alla sfida Pnrr, con “armi” contate
CORTE DEI CONTI INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO, IN 1 ANNO TANTA MALA GESTIO: CONDANNE PER OLTRE 9 MILIONI DI EURO
Mala gestio delle risorse pubbliche: nei giudizi trattati dalla Corte dei Conti di Basilicata nel 2021, sono state emesse sentenze di condanna per l’importo complessivo di 9 milioni e 285 mila euro (di cui 9 milioni 287 mila euro nell’ambito dei giudizi per responsabilità amministrativo- contabile e 7 mila e 500 euro nell’ambito dei giudizi per responsabilità sanzionatoria pecuniaria.
È questo uno dei dati emersi dalle relazioni del Presidente della Sezione giurisdizionale, Vincenzo Maria Pergola, del Presidente della Sezione regionale di controllo, Giuseppe Tagliamonte, e del Procuratore regionale Vittorio Raeli, nell’ambito della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2022, svoltasi ieri a Potenza.
«Decuplicati», inoltre, i recuperi riguardanti le somme da far rientrare nelle casse pubbliche. A seguito della vigilanza sull’attività di esecuzione delle sentenze di 1° e 2° grado, nel 2021 sono rientrati nella casse pubbliche poco più di 5milioni e 381 mila euro.
Un aumento esponenziale, pertanto, del 799%, rispetto al 2020 (598mila e 747 euro). Questi alcuni numeri dell’impegno della magistratura contabile lucana per il ripristino della «legalità finanziaria» che, è stato ricordato, «è presupposto indefettibile per promuovere l’eguaglianza sostanziale e l’effettiva tutela dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione,» poiché solo un uso corretto ed efficace delle risorse pubbliche può «assicurare soddisfacenti livelli di qualità e di quantità delle prestazioni e dei servizi necessari per soddisfare i diritti sociali, primo tra tutti quello alla salute, soprattutto verso le classi sociali più deboli e svantaggiate ».
Menzionate anche le vicende riguardanti la Regione Basilicata e relative a «una serie di distorsioni gestorie», tra cui quelle che hanno condotto la Corte Costituzionale a marchiare di «incostituzionalità » parte di alcune leggi regionali come l’impossibile “spalma debiti” di Bardi e l’assurda vicenda del costo del personale delle ex Comunità montane.
I NUMERI: QUELLI IN CALO
Passando all’esame dell’attività giudiziaria che fa capo alla Procura regionale, ovvero le istruttorie e la partecipazione ai giudizi di responsabilità amministrativa, nel 2021 si è registrato un decremento (- 6,25%) delle denunzie di danno che hanno dato luogo alla apertura delle istruttorie (420 procedimenti, a fronte di 448 procedimenti nel 2020 e di 748 procedimenti nel 2019).
Il dato complessivo, riferito al 2021, deve, peraltro, essere disaggregato, in quanto mentre la voce riguardante le segnalazioni provenienti dall’Autorità Giudiziaria è in netto calo ( 33) rispetto al 2020 ( 86), così come la voce riguardante le denunce provenienti da cittadini o associazioni (109 rispetto alle 148 del 2020), sono, invece, in aumento le segnalazioni delle amministrazioni pubbliche (256 rispetto alle 200 del 2020). Il totale (420) delle istruttorie aperte è in lieve calo rispetto a quello del 2020 (448), ma è giustificato in considerazione del numero, in aumento, delle archiviazioni.
LA SPIEGAZIONE DEL PROCURATORE REGIONALE
Per il Procuratore regionale Raeli, per quanto riguarda la diminuzione (- 61%) rispetto al 2020 delle segnalazioni provenienti dalla Autorità Giudiziaria, «ciò è dovuto, ragionevolmente, a cause che sono ricollegabili principalmente agli effetti della emergenza epidemiologica in atto sulla attività giudiziaria, che hanno contribuito a rallentare non poco la stessa». Per quanto riguarda il calo (- 27%) delle istruttorie aperte su denuncia dei cittadini e delle associazioni, «il dato va letto in correlazione con l’aumento delle archiviazioni (1310)».
Positivo, tuttavia, come precisato dal Procuratore regionale, il dato riguardante le istruttorie aperte sulla base delle denunce provenienti dalle amministrazioni pubbliche, «in sensibile aumento (+ 28%) rispetto al 2020, e particolarmente significativo del fatto che esse pervengono dai soggetti danneggiati, che, come è noto, possono adire alternativamente per il risarcimento dei danni l’Autorità Giudiziaria Ordinaria in sede civile».
Nell’avviarsi alle conclusioni, il Procuratore regionale Raeli ha dedicato un particolare ringraziamento ai suoi colleghi motivandolo sul dato del merito riconosciuto, nella quasi totalità dei casi, al lavoro svolto dall’Ufficio requirente che ha reso del tutto residuale la proposizione di appelli, nel 2021 pari a 1, in linea con i dati del 2020.
«È doveroso evidenziare – ha aggiunto Raeli – che detti risultati sono stati il frutto dello sforzo congiunto del sottoscritto e dei sostituti procuratori generali dottor Giulio Stolfi e Guido Tarantelli, quest’ultimo in servizio sino al 1° febbraio scorso».