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BENNARDI RIPROPONE I “BENI COMUNI”, MA NON CONVINCE L’OPPOSIZIONE

Matera, istituzione della “Fondazione del Comune”, Schiuma (CC) è contrario e ne contesta l’utilità


La recente pianificazione delle strategie che il Comune di Matera vuole mettere in campo per rilanciare il turismo nella città dei Sassi, ha posto il problema della gestione di alcuni cosiddetti “contenitori” o spazi urbani di carattere storico, artistico, archeologico che sono di proprietà pubblica e la cui fruizione riveste un ruolo primario anche nel settore turistico.

Le proposte dunque che in merito alla gestione dei predetti “contenitori” sono state avanzate da parte del Sindaco Bennardi che, lo ricordiamo, detiene per sé anche la carica di Assessore al turismo, hanno fatto tornare nuovamente in ballo il “Regolamento dei beni comuni”.

Ebbene, a quanto pare il Sindaco sarebbe orientato proprio nella direzione di adottare tale Regolamento in relazione alla gestione di beni la cui fruizione è connessa al turismo.

Inevitabili, le prime obbiezioni sono arrivate proprio dal movimento Cittadini Controvento il cui leader, Giovanni Schiuma, ha osservato che: «Tirare in ballo i beni comuni in merito alle vicende turistiche non ha senso.

A meno che – ha proseguito Schiuma – qualcuno non stia pensando che con il “Regolamento dei beni comuni” dobbiamo dare strutture in gestione per far fare business agli amici degli amici». Il punto sottolineato con forza da Schiuma è che la materia dei beni comuni, dovrebbe riguardare «Una modalità di condivisione degli stessi, piuttosto che una modalità di gestione a fini economici».

Per fare un esempio concreto Schiuma ha citato il “Palombaro” l’immensa cisterna storica di raccolta delle acque di Matera, di proprietà del Comune, e che, ha detto Schiuma: «È data in gestione sempre agli stessi senza procedere al bando».

I problemi rispetto ai beni comuni inoltre, si accentuano ancora di più se consideriamo che una delle vicende che determinò una forte spaccatura all’interno della maggioranza e che contribuì non poco ad esasperare la crisi amministrativa che portò Bennardi al rimpasto di Giunta, fu proprio la questione del “Regolamento dei beni comuni”.

Ricordiamo che Cronache Lucane si occupò del tema e mise in evidenza come i consiglieri dell’allora maggioranza e oggi di opposizione Scarciolla e Tosti di Matera 3.0, e Milia Parisi ex-grillina ora del Gruppo Misto, ma anche i consiglieri dell’attuale maggioranza Paterino, Visaggi e Di Lecce di Campo democratico insieme alla consigliera Caldarola (M5S) si dichiararono tutti contrari «All’approvazione del Regolamento dei beni comini nella parte in cui consentiva l’affidamento diretto dei beni da parte dell’amministrazione senza prevedere i bandi». Se dunque tali consiglieri non hanno cambiato idea, non sarà così facile sciogliere il nodo dei beni comuni.

Ma vi è anche una seconda proposta di Bennardi che, sempre relativa al rilancio turistico ha incontrato lo sfavore dell’opposizione, ed è la costituzione di una “Fondazione comunale”. «Da ex-grillino – ha detto al riguardo Schiuma – io ricordo che appena si parlava di fondazione succedeva il macello perche le fondazioni a gestione pubblica che sono enti di diritto privato funzionano con i soldi pubblici ma fanno quello che vogliono».

Ebbene contestandone la totale inutilità, Schiuma ha detto: «Esiste già la Fondazione Matera 2019 cheha creato una rete di relazioni a livello nazionale e allora perché dobbiamo pensare ad una nuova “Fondazione del Comune di Matera”?»


 

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