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MAXI SEQUESTRO A COLANGELO E DE VIVO

A pochi giorni dall’accordo tra Curcio e l’Agenzia delle entrate, scoperta clamorosa evasione fiscale


A pochi giorni dall’accordo tra Curcio e l’Agenzia delle entrate, scoperta clamorosa evasione fiscale


Il Protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione tra Autorità Giudiziaria e Amministrazione finanziaria che, la scorsa settimana, hanno sottoscritto il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, e la Direttrice regionale dell’Agenzia delle Entrate, Luisa Giordano, già dà i suoi primi frutti: maxi sequestro preventivo milionario a carico di 2 noti imprenditori potentini: Domenico De Vivo, attivo nel settore dell’impiantistica, e Antonio Colangelo, conosciuto per le attività della sua Geocart.

Nello specifico, l’Ufficio di Procura con il supporto dei militari della Guardia di Finanza di Potenza, Sezione di Polizia giudiziaria e personale del Nucleo Polizia economicofinanziaria (Pef), ha dato esecuzione ai decreti di sequestro preventivi, emessi dall’Ufficio Gip di Potenza, per un importo totale di circa 1 milione e 800 mila euro, tra denaro presente nei conti correnti, e altri beni economici, nelle disponibilità degli indagati, indiziati di consistenti evasioni fiscali.

I sequestri scaturiscono proprio dalla stretta sinergia tra Procura, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza, finalizzata a rafforzare il coordinamento investigativo nel settore dei reati tributari, attraverso una maggiore circolarità delle informazioni.

Più nel dettaglio, a seguito di preliminari accertamenti di natura fiscale, per omessi versamenti di ritenute fiscali alla fonte o ai fini Iva, attraverso le dichiarazioni presentate, i funzionari dell’Agenzia delle Entrate di Potenza segnalavano le posizioni penalmente rilevanti all’Autorità giudiziaria che istruiva il pertinente procedimento penale per i reati tributari rilevati ed assumeva la direzione delle indagini.

Veniva proposta, così, dalla Procura di Potenza, la misura ablatoria del sequestro preventivo volta a preservare il credito erariale che il Giudice per le indagini (Gip) preliminari di Potenza ha accolto emettendo i relativi decreti diretti e-o per equivalente fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione fiscale contestata.

Sono stati così delegati all’Aliquota Guardia di Finanza, tutti gli ulteriori accertamenti indispensabili per una ricostruzione delle capacità patrimoniale e finanziaria dei soggetti indagati e al termine degli stessi è stato possibile sottoporre a sequestro le disponibilità finanziarie, mobiliari e immobiliari, in capo a Domenico De Vivo e ad Antonio Colangelo, imprenditori potentini, fino al raggiungimento del dovuto.


 

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