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AZZERATA LA GIUNTA GUARENTE

Dopo la Regione, centrodestra in crisi anche nel capoluogo: parte il toto assessori


POTENZA. «Di concerto con assessori e partiti che sostengono la maggioranza, abbiamo deciso di azzerare le deleghe assessorili », così il Sindaco di Potenza Mario Guarente al termine dell’ultima seduta della Giunta comunale annuncia l’avvio di una verifica interna alla maggioranza.

Dopo mesi di empasse politico- amministrativa il sindaco Guarente passa la palla ai partiti. L’azzeramento nasce dalla crisi politica aperta prima di Natale dal gruppo di Fratelli d’Italia che da tempo chiedeva un rimpasto di Giunta. Dopo mesi di tira e molla tra i partiti di centrodestra che di fatti hanno reso l’attività amministrativa impossibile da realizzare il sindaco alla fine ha dovuto cedere alla richiesta dell’intero centrodestra di azzerare l’esecutivo.

TEMPI STRETTI PER IL GUARENTE BIS

L’azzeramento della Giunta del Comune di Potenza dovrebbe, almeno sulla carta, durare pochissimo. Entro il fine settimana si dovrebbero già avere i nomi del Guarente bis. I tempi ristretti sarebbero dettati dalla necessità di far approvare alla nuova Giunta il bilancio del Comune. Conti che purtroppo al momento hanno portato le casse comunali in rosso. Infatti, nell’atto che andrà a provare la nuova Giunta ci sarà una sorta di pre dissesto.

E il tutto, dovrebbe avvenire prima del 28 febbraio. È lo stesso sindaco che nell’annunciare l’azzeramento di Giunta detta i tempi per il cambio degli assessori: «Sono certo che in tempi brevissimi saremo in grado di giungere a una sintesi che possa segnare un nuovo inizio e aprire la seconda fase del mandato elettorale ricevuto, anche alla luce del dissesto che corriamo il rischio di dover vivere per la seconda volta in pochissimi anni.

E’ necessario mettere in sicurezza il bilancio dell’Ente e garantire allo stesso tempo l’efficienza necessaria a cogliere e vincere le sfide che il Pnrr ci offre. Ringrazio quanti hanno lavorato al nostro progetto per la professionalità e l’abnegazione poste in essere da ciascun assessore».

LA QUADRA SUL NUOVO SCHEMA ANCORA NON C’È

Nonostante nell’annunciare la nuova situazione politica, Guarente abbia voluto tranquillizzare la cittadinanza sottolineando che «Si tratta di una scelta voluta affinché le compagini politiche abbiano la possibilità di condividere le scelte che ci consentiranno di avviare una nuova fase amministrativa per il capoluogo», in realtà la quadra è bene lontana. Non a caso oggi e domani saranno giorni di fuoco tra i partiti del centrodestra che sostengono Guarente.

Toccherà a loro incontrarsi e proporre un nuovo schema che possa riequilibrare le ambizioni di tutti e permettere alla macchina amministrativa di proseguire il suo viaggio. Al momento nessun partito sembra essere predisposto a rinunciare alle proprie ambizioni.

Non a caso il sindaco ha voluto che siano proprio loro a proporre uno schema che infine toccherà a lui approvare. Secondo prime indiscrezioni sarebbero pochi i cambi di nome nella nuova Giunta, a differenza delle deleghe che dovrebbero essere quasi totalmente stravolte. Lo schema che avrebbe preso piede tra i partiti, ma che sarebbe ancora al vaglio di trattative, è il seguente: 2 assessorati alle Lega, 3 a Fratelli d’Italia, 1 a Forza Italia, 1 a Noi Con l’Italia, 1 a Lista Civica per la Città e infine 1 assessorato a IDeA con annessa presidenza del Consiglio.

In Giunta dovrebbero essere sicuramente riconfermati: Vigilante (Lista Civica per la Città), Picerno (FI), Guma e D’Ottavio (Lega), Galella e Giuzio (FdI). Il terzo posto ai meloniani dovrebbe essere in quota rosa: Maddale Fazzari. Ad essere a rischio bocciatura l’assessora Alessandra Sagarese, il cui posto dovrebbe essere rimpiazzato da uno dei due rappresentanti di Noi con l’Italia: l’ex presidente del Consiglio Francesco Cannizzaro o Massimiliano Di Noia. Più complicata la partita in IDeA.

Se lo schema proposto dovesse essere accettato toccherà a uno tra gli attuali assessori Giuseppe Pernice o Vittoria Rotunno abbandonare. Toccherà al partito decidere se giocarsi la carta della quota rosa, anche se per equilibrare la parità in Giunta non servirebbe, o riconfermare l’esponente più votato del partito Pernice. A giocarsi infine per IDeA il ruolo di presidente del Consiglio dovrebbero essere: Enzo Stella Brienza e Michele Beneventi. Il tutto però resta ancora in fase decisionale. I partiti dovranno ora mettere sul tavolo le loro carte e giocarsi le chance che da tempo aspettano.


 

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