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IL POTENZA CONTINUA A IMBARCARE RETI

Serie C, al “F.Scoglio” di Messina ancora una sconfitta per i rossoblù. Falasca: «Manca l’attaccamento alla maglia. Vanificati i nostri sacrifici»


Così non va! Nelle ultime sei gare, da quando sulla panchina è arrivato il coriaceo Pasquale Arleo, i rosso- blù hanno ottenuto tre sconfitte, due vittorie ed un pareggio. Altro che guerra promessa da Arleo! L’ultima sconfitta contro una diretta concorrente: quel Messina di Ezio Racitti che con i denti stretti sta lottando per la permanenza diretta in serie C. Lo aveva fatto battendo in trasferta la capolista Bari e sempre in trasferta si era resa artefice di due pareggi contro Palermo e Foggia. A dire il vero, contro la squadra del presidente Caiata la squadra peloritana non ha dimostrato di essere più forte dal punto di vista tecnico o tattico.

Quanto sicuramente più cinica e più desiderosa di ottenere i 3 punti questo si. Insomma, in altre parole in soli due episodi favorevoli ha dimostrato al cospetto dei propri tifosi di essere attaccata ai colori della squadra e di chiudere la gara. Cosa che invece è mancata per l’ennesima volta ai giocatori rosso-blù i quali, soprattutto in difesa continuano ad imbarcare reti come se si trattasse della “squadra dell’oratorio”.

E se a gennaio scorso ad essere sotto accusa poteva sembrare essere il reparto offensivo a corto di reti, forse si è sottovalutato che i numeri per quanto riguarda la difesa erano di gran lunga negativi. Fin ora il Potenza ha subito trenta reti.

Quasi due a partita ed in trasferta è stata sconfitta ben undici volte, pareggiato soltanto tre. Ma c’è dell’altro. In campo si è notato che la coppia Piana- Gigli sembra proprio non funzionare. Soprattutto il calciatore ex Pontedera , il quale dall’infortunio in poi dimostra di essere poco reattivo e continua a commettere errori elementari. Cosa che non accadeva con la coppia Gigli-Cargnelutti di inizio campionto.

Sabato al “Franco Scoglio” di Messina, Piana, Gigli e Sandri sono stati capaci di farsi superare in uno spazio strettissimo da uno come Federico Piovaccari e di concludere a rete da fuori area. Su questo atteggiamento c’è una sola risposta: “Manca l’accaccamento alla maglia”. Lo ha detto rimarcandolo a chiare lettere nel post gara anche il presidente dell’Associazione Potenza 1919 Michele Falasca. «Abbiamo fatto quattro passi indietro. Non c’è stato attaccamento alla maglia ed i nostri sacrifici non sono stati rispettati in campo».

Se si continua di questo passo, anche alla luce dei risultati che sono arrivati dai campi di Campobasso e Monterosi i Leoni rimangono al terzultimo posto a – 4 dalla coppia Messina – Paganese e, addirittura, a -11 dalla salvezza diretta con Catania e appunto Monterosi, Campobasso e Juve Stabia che sono a 33 punti. Uscire dai play out sarà più che un’impresa e ora l’obiettivo primario deve essere il posizionamento, poi si vedrà. Intanto, martedì sera al “Viviani” arriva il Catanzaro di mr. Vivarini. Dopo la sconfitta del Bari proprio sul campo del Campobasso le aquile calabresi si sono portati a meno 4.

Un motivo in più per uscire dal green del “Viviani” senza perdere punti. E non finisce qui, perché sabato prossimo sempre sul sintetico del “Viviani” arriva la Paganese. Ancora uno scontro diretto ed ancora tanta tanta sofferenza per i tifosi.


 

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