MEZZOGIORNO DI FUOCO

CRISI REGIONALE Non stanno a guardare FdI e FI: tra chi vuole mantenere lo status quo e chi no

POTENZA. Nuova riunione dei vertici del centrodestra per la mattinata odierna. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi oggi proverà a trovare la quadra con i partiti della maggioranza che lo sostengon in uno dei più classici “mezzogiorno di fuoco”. Il governatore è parso più che mai determinato nel lasciare sulle spine i suoi alleati, dopo mesi di tensioni e lotte intestine in vista di un eventuale rimpasto di giunta e delle ultime nomine da effettuare.

Ma i partiti fremono, soprattutto la Lega e serve dare risposte per evitare che la “crisi” al momento ferma ai box ritorni in pista più veloce di prima. L’unica al momento ad avere le idee chiara pare essere la Lega: necessaria una nuova agenda politica che si basi su 6-7 punti strategici da approvare di qui fino a fine mandato, il rimpasto di Giunta e una riorganizzazione dei Direttori.

Ora toccherà vedere se tanto Fratelli d’Italia quanto Forza Italia però siano decisi ad “abbracciare” questa linea di pensiero. Infatti, a detta di molti, il caos vero sarebbe proprio interno a questi due partiti della coalizione. Se infatti la Lega è pronta a rimanere ferma sulla sua posizione senza fare un passo indietro come annunciato dopo le dimissioni dei due esponenti in Giunta Merra e Fanelli, toccherà a FI o a FdI trovare un accordo rinunciando ad una postazione.

Un cambio di caselle potrebbe avvenire non prima dell’inizio di marzo, quando le questioni Covid e quarantene varie che vedono come soggetto principale il presidente del Consiglio in proroga Cicala contagiato, tornerà finalmente a riunirsi il primo Consiglio regionale dopo i rinvii, ed alla luce di un confronto interno alla maggioranza. Pesa, sicuramente, anche l’analisi a mente fredda svolta dalla Lega due settimane fa sull’azione politica di questi due anni e mezzo di mandato.

L’ultimo borsino politico di viale Verrastro vede stabilizzarsi le quotazioni dei due leghisti al ramo trasporti e agricoltura, rispettivamente Donatella Merra ed il vicepresidente dell’esecutivo Francesco Fanelli. In discesa, invece, quelle del responsabile dell’Ambiente ed in quota Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, e alla Sanità, il forzista Rocco Leone, e del collega di partito con delega alle attività produttive, Franco Cupparo.

Bardi avrebbe blindato la posizione di Rosa, unica espressione del partito di Giorgia Meloni che salterebbe solo nell’ipotesi di un avvicendamento con il collega di partito Cosimo Latronico (primo dei non eletti alle scorse regionali in FdI nel materano).

Chi blinda Leone, impegnato sul difficile fronte dell’emergenza sanitaria, è il fedele compagno tra i banchi Enzo Acito, essendo un consigliere supplente. La riconferma non dovrebbe arrivare per Cupparo, assessore alle Attività produttive dimissionario ormai da diversi mesi. Al suo posto, secondo diversi rumors, potrebbe subentrare proprio uno dei due consiglieri supplenti.

Le dimissioni di Cupparo sarebbero le uniche ad essere certe per le diverse questioni giudiziarie che sembrano vederlo coinvolto. Non solo. Facendo posto ad uno dei due consiglieri forzisti supplenti l’assetto rimarrebbe più o meno lo stesso. Bardi però oggi vorrebbe provare almeno a chiudere sulla scelta del secondo assessore da assegnare tra azzurri e meloniani. Solo in questo modo si potrebbe dare una svolta all’empasse in cui versa da mesi la Regione Basilicata.

Bisogna infatti ricordare come oltre al rimpasto di Giunta in ballo ci sia anche il rinnovo dell’Ufficio di presidenza del Consiglio ormai scaduto da mesi. Bardi sempre più convinto di non concedere il terzo assessore alle Lega garantirebbe la presidenza sempre al Carroccio. Se poi Cicala riuscirà ad ottenere la riconferma è altra storia. La riunione di oggi dovrebbe servire almeno a porre le basi per una discussione che porti presto a facile soluzione. Ma il quadro è labile vedrà comunque l’ultima parola a Bardi.