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ESSICCAZIONE FANGHI: LA PAROLA AI SINDACI

Zona industriale di Balvano e Baragiano: Di Carlo, «occorre chiarezza, troppa confusione» e Colucci «ambiente e salute al primo posto»

All’indomani della diffusione della notizia sugli “impianti di essiccazione termica dei fanghi provenienti da impianti di depurazione del territorio della Regione Basilicata” e nello specifico “Impianti di depurazione aree industriali di Viggiano e Balvano”, sulla quale celermente si è mobilitato il Gruppo consiliare “ValorizziAmo Baragiano”, abbiamo raccolto le parole dei Sindaci di Balvano e Baragiano, giacché l’area industriale lambisce le abitazioni dello “Scalo”. L’area è nata dopo il Terremoto del 23 novembre 1980 secondo la legge 219/81.

Ezio Di Carlo dalla Casa Comunale di Balvano Spiega: «Sulla questione occorre chiarezza perché c’è stata un po’ di confusione. Sul progetto dell’Egib in merito agli impianti, va detto che si tratta dell’ultimazione di un ciclo di depurazione al momento non completo. Difatti questi fanghi di derivazione vengono trasportati al di fuori dei confini regionali, con un aggravio di spesa sugli utenti di Acquedotto Lucano. Per Balvano il progetto resta all’interno degli impianti già esistenti, e risulta evidente il miglioramento e completamento del servizio di depurazione senza compromissioni per l’ambiente. Oltre a ciò, si avrebbe una riduzione di costi per aziende e cittadini, in termini di bolletta dell’acqua e delle fognature, per di più tutto a costo zero ed impatto ambientale zero».

In merito alla questione sollevata dai consiglieri di Baragiano, Rosanna Faraone, Orlando Galizia e Valerio Cocina, Di Carlo spiega: «A loro dire non è una contrarietà al progetto, ma una richiesta di coinvolgimento del territorio, ogni qual volta si discuta di insediamenti o di modifiche ad impianti già esistenti in prossimità del centro abitato».

Infine, riguardo al parere negativo che il Comune di Viggiano ha espresso, in virtù del progetto sul proprio territorio, il Sindaco di Balvano chiosa: «Nonostante il parere negativo da loro espresso, il progetto antecedente a questa amministrazione è stato validato ugualmente» ed a Cronache aggiunge «è importante sottolineare che si parla di un progetto unico, che comprende Viggiano e Balvano, non si tratta quindi di due progetti distinti. Purtroppo sulla zona industriale non è la prima volta che si sollevano problematiche del genere. Qualcuno incalza nel fare ricorso al Tar, ma per un fatto analogo fu anche tentata questa strada, ricevendo bocciatura, ed il Comune spese soltanto molti soldi. Oggigiorno sempre più spesso si parla di innovazioni tecnologiche che permettono di fare un riciclaggio di questi rifiuti in maniera “migliore”, se non quasi perfetta. In questo caso i fanghi in parte diventano addirittura fertilizzanti».

Dal documento dell’Egrib si evince che “in particolare si intendono completare i suddetti depuratori realizzando degli impianti di trattamento dei fanghi biologici, composti da bio-essiccatori con a monte un comparto di disidratazione meccanica, al fine di ridurre la massa ed ii volume dello stesso fango, per separazione parziale della componente liquida, e per renderlo compatibile con il recupero finale (compostaggio e/o spandimento in agricoltura”.

L’intervento, come dicevamo è previsto in analogia anche negli impianti di Melfi – Area Industriale di San Nicola e Balvano – Area Industriale di Baragiano. Sul punto abbiamo ascoltato pertanto il Sindaco di Baragiano Antonio Colucci, giacché i Consiglieri di minoranza l’hanno citato in questione: «All’indomani della notizia, il telefono è diventato di fuoco. Tutti volevano sapere cosa stesse accadendo e quali pericoli si corrono con questo impianto in prossimità di Baragiano Scalo. Ci tengo in primo luogo a dire che come Comune non siamo stati coinvolti in Conferenza di Servizio in quanto seppur limitrofi, l’area industriale è di Balvano. Vero è che già altri problemi hanno riguardato l’area industriale di Balvano -Baragiano Scalo ed i cittadini residenti nelle zone limitrofe, ma mi sono battuto e li ho affrontati con tutte le mie forze. Questo impianto invece sarebbe a pochi chilometri di distanza, ma in qualità di Sindaco ci tengo a dire che la salute dei cittadini è al primo posto tra le mie priorità. Sono molto sensibile ai temi ambientali, in quanto vanno di pari passo alla qualità della salute. Un ambiente sano, vuol dire anche buona salute per i residenti. Non ho mai trascurato nulla e non accadrà questa volta. Leggerò il progetto, voglio davvero capire a fondo di cosa si tratta».

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