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BUONE NUOVE PER LA ACERENZA-MELFI

Scattone: «Speriamo sia la volta buona. Sin dal mio insediamento la viabilità è stata l’impegno principale»


Ad annunciare le ultime novità sulla strada di collegamento Diga di Acerenza – 658 Potenza/Melfi è il primo cittadino Fernando Scattone, «In questi giorni due buone notizie ci giungono dagli uffici della Provincia di Potenza: dopo la cessione di un ramo di azienda e il subentro nei lavori della nuova ditta, questi ultimi, ovvero lavori del secondo lotto,Diga di Acerenza- inforcatura bosco di Acerenza, finanziati per un importo di 11.200.000,00 euro potrebbero ripartire presto ».

Il lotto che ha origine dalla strada comunale Rapollina (Acerenza-Pietragalla) e si sviluppa lungo il versante sinistro del fiume Bradano, sino alla intersezione con la Sp. 6 “Appula” , in un tratto oggi dismesso, all’altezza del Km 40+900 in prossimità del “Casotto il Maglio”, per una lunghezza complessiva di 3,5 km.

«Il completamento di tale infrastruttura – aggiunge il Sindaco- rappresenta per il Comune di Acerenza e per i tanti comuni limitrofi, una volta completata, un opera strategica per lo sviluppo del territorio perchè permetterà di immettersi in poco tempo sulla strada Potenza- Melfi e di raggiungere territori altrimenti poco accessibili con la viabilità odierna».«Altra buona notizia -incalza Scattone- riguarda l’espletamento della gara di circa 20 mln di euro per la realizzazione del terzo lotto della stessa arteria incompiuta, ovvero il lotto che collega proprio il secondo lotto alla Potenza/Melfi.

Gli uffici della Provincia di Potenza infatti ci fanno sapere dell’avvenuto espletamento della gara e che la commissione giudicatrice valuterà I progetti e le offerte presentate e in tempi relativamente brevi si potrà procedere con l’aggiudicazione alla ditta vincitrice e l’avvio dei lavori.

È sotto gli occhi di tutti, aggiunge il Sindaco, l’enorme valenza territoriale di tale arteria, che oltre ad alleviare sostanzialmente gli spostamenti e a collegare facilmente i comuni di Acerenza, Oppido L., Cancellara, Pietragalla, Tolve, Genzano di L., Banzi alla SS658 ed a raccordarsi con la SS96 bis, che come è noto lambisce Irsina e Gravina di P. e si raccorda alla SS96 “Barese” sino a Bari, anch’essa in fase di radicale ammodernamento, oppure alla Bradanica verso la città di Matera».

Scattone aveva già sottolineato, tramite le colonne di Cronache, l’importanza delle infrastrutture del territorio e dei disagi causati dalla «oramai opera pubblica annoverate tra le incompiute della Regione Basilicata. Lo ripetiamo da decenni, il processo di ripresa economica viaggia anche attraverso la semplicità e la rapidità dei collegamenti viari, che consentono un risparmio di tempo e risorse finanziarie, creando competitività dei diversi territori e delle attività economiche in esse insediate.

Non c’è e non potrà esserci sviluppo senza infrastrutture. E’ stato il mio impegno principale sin dall’insediamento -conclude Scattone- quello di trovare soluzioni ad una viabilità poco adeguata alle nostre potenzialità turistiche, ricettive, commerciali, sanitarie e lavorative. Un percorso di programmazione iniziato alla fine degli anni ‘80 ed articolato in due obbiettivi fondamentali: collegare la SS658 con Forenza e collegare altresì Acerenza, in prossimità della sua diga alla stessa SS658.

La nostra area territoriale è terra di emigrazione all’estero o verso regioni del Nord Italia e pertanto l’adeguamento e la modernizzazione delle infrastrutture, risulta oggi più che mai fondamentale per l’attrazione di nuovi e possibili investimenti, nonché per i flussi turistici e commerciali in questa direzione, oppure semplicemente per agevolare il transito da e per l’Alto Bradano».


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