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BENNARDI A RISCHIO NUMERI, MA LE CREPE NELL’OPPOSIZIONE LO AIUTANO

Matera, il voto consiliare sulla censura a Materdomini si ripercuote sugli equilibri del centrodestra più che sulla maggioranza


MATERA. Se la mozione Alba sui “Concorsi aperti a tutti” per la prima volta fece saltare il banco della maggioranza in consiglio comunale, adesso è toccato alla “Mozione di censura al Presidente Materdomini”, segnare una tappa significativa nello scenario della politica materana.

Questa volta, però, a saltare è stata l’opposizione che al momento del voto di censura su Materdomini, non è rimasta compatta sulla mozione ma si è divisa. Più precisamente i cinque consiglieri firmatari della censura più Milia Parisi hanno votato in favore della censura stessa, mentre gli altri consiglieri sempre dell’opposizione hanno prefertio astenersi. Opposizione divisa si diceva, ma i problemi non finiscono qui perché a prendere strade diverse sono stati gli stessi consiglieri del centrodestra.

Infatti Casino di Forza Italia ha perseverato nella linea di ferma opposizione all’amministrazione Bennardi, mentre i rimanenti componenti del centrodestra, Sassone e Lisurici di “Coraggio Italia”, Toto e Morelli di Fratelli d’Italia, hanno preferito per l’occasione adottare una linea più morbida. E va anche aggiunto che la stessa consigliera Violetto, collega di Casino in Forza Italia, non ha votato a favore della censura, ma si è astenuta.

E a questo punto la domanda che a seguito di tali esiti gli addetti ai lavori si pongono è se si sia trattato solo di una divisione sul merito della censura o se ci siano i sintomi di un graduale divergere di posizioni nel centrodestra i cui componenti puntano a strategie differenti. Di certo le prossime mosse nelle commissioni comunali e nelle prese di posizione sui temi chiave come ambiente e Pnrr, saranno decisive per capire cosa sta accadendo all’opposizione.

Dall’altro lato va sottolineata negli opponenti la forza trainante di Matera 3.0, Matera Civica e da ultimo anche i Volt, che tengono sotto costate assedio l’amministrazione. Il Pd lancia frecciatine a Bennardi, ma al momento della resa dei conti si mostra inoffensivo. In tutto questo, la maggioranza si sfrega le mani e tira un sospiro di sollievo.

Se infatti facciamo due calcoli vediamo che, sempre sulla “Mozione Materdomini” i voti contrari espressi dalla maggioranza sono stati 14, mentre sommando i voti dell’ “opposizione”, 6 favorevoli più i 9 astenuti e considerando che Lapolla e Nicoletti che erano assenti sono anche di opposizione, si percepisce chiaramente quanto grande sia il sospiro di sollievo tirato dall’amministrazione per averla scampata ancora una volta e quanto grande sia stato il rischio che Bennardi ha corso di andare per la seconda volta in minoranza!


 

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