SODDISFAZIONE BIPARTISAN PER LA RIELEZIONE DI MATTARELLA
Ma non mancano critiche dai grandi elettori lucani
Da Roma tra i 1009 grandi elettori il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha salutato il secondo mandato di Mattarella con entusiasmo sottolineando però che: «quanto avvenuto in questi giorni poteva forse essere evitato. Servivano meno veti e meno votazioni, trovando una sintesi già dai primi scrutini. Per noi Presidenti di Regione sono state giornate particolari: ci confrontiamo tutti i giorni con i problemi reali del paese, dal Covid al caro bollette, per non dire delle tante questioni dei nostri territori. Il nostro punto di vista è lontano da certe logiche. Non ho mai fatto politica, ma ho sempre servito il mio Paese e ho maturato la convinzione che certi vecchi riti della politica non siano più sostenibili ».
«Una garanzia per l’Italia e per gli italiani. Il Presidente Mattarella ha sempre operato con saggezza ed equilibrio, rigore ed autorevolezza, accompagnando il Paese in maniera ineccepibile anche nei momenti piu’ complessi» È il commento del Sottosegratrio all’Ediotria Giuseppe Moles, Vice Presidente dei Senatori di Forza Italia e Commissario di FI in Basilicata.
Per il sentaore del Pd Gianni Pittella con la ricoferma di Mattarella: «Prevalgono la responsabilità e l’interesse del Paese su quelli di parte. Dopo giorni in cui Salvini invece, non da solo, ha costretto il Parlamento a un balletto, a un falò di candidati lanciati nella mischia per dividere o per affermare la sua incosistente leadership. Il PD si riafferma ancora una volta come la forza tranquilla dell’interesse generale.
Chiediamo al Presidente Mattarella di continuare a esercitare il suo alto magistero e al Presidente Draghi di proseguire nella grande sfida del governo, della ripresa economica e dello sviluppo e per superare insieme la difficile temperie sanitaria, geopolitica ed energetica». «Ottimo risultato finale, il migliore possibile, con il presidente migliore possibile. Cui si arriva purtroppo non per scelta, e neppure per necessità, ma per disperazione.
Certificando l’estrema debolezza dei partiti, e, per una volta, un protagonismo dei parlamentari, che, se lo stallo fosse continuato, avrebbero eletto Mattarella anche indipendentemente dall’accordo tra le forze politiche. Infine, mi lasci dire che per la mia storia, constatare che c’è ancora e sempre bisogno di ricorrere ad un gigante della cultura cattolico-democratica, è una grande soddisfazione».
Questo il commento di Salvatore Margiotta, senatore del Pd, capogruppo in commissione Lavori pubblici. Analisi certamente più dura quella del sentaore del Movimento 5 Stelle Arnaldo Lomuti: «Sicuramente abbiamo la certezza di aver scelto un alto profilo di garante della Costituzione, comprovato in questi 7 anni di mandato presidenziale. Tuttavia, resta il fatto che la politica non ne esce benissimo.
Non essere riusciti nel compito è un brutto segnale verso i cittadini, di cui tutti abbiamo responsabilità, nessuno escluso. Il momento anomalo che stiamo vivendo non è sufficiente a supportare del tutto questa soluzione. In questi giorni di trattative serrate c’è chi ha lavorato per il bene del Paese e chi ha messo i propri interessi, o di partito, davanti a quelli dei cittadini».
«Supremo e prestigioso: al servizio dell’Italia». Sono queste invece le prime parole dell’onorevole dem Vito De Filippo che ha aggiunto: «Il Parlamento ha fatto la scelta migliore: il Paese ha bisogno di stabilità e di azione. Enrico Letta e il Pd hanno lavorato con serietà e riogore per questo risultato ». Un plauso del Grande elettore Roberto Cifarelli al gruppo del Pd guidato dall’onorevole Enrico Letta per aver saputo mantenere unito il Pd e l’attuale maggioranza di governo, nella rielezione di Sergio Mattarella.