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BARDI A BRACCETTO CON TAJANI

Il governatore partecipa alla plenaria dei grandi elettori di FI e stringe sempre più rapporti con gli azzurri


ELEZIONI Nel primo giorno di votazioni spunta anche il nome del sottosegretario all’Editoria Moles. Ma c’è pure quello di Calza


POTENZA. È partita ufficialmente l’elezione del presidente della Repubblica e si è conclusa la prima giornata di votazione a Montecitorio. Dopo i sette anni al Quirinale di Sergio Mattarella, la partita del nuovo capo dello Stato si presenta quanto mai piena di incognite. Politiche e “pratiche”: per la nuova ondata della pandemia. Per lo stesso motivo si svolgerà una votazione al giorno.

La previsione è che l’elezione possa avvenire dal quarto giorno in poi, quando sarà sufficiente la maggioranza assoluta. Tra schede bianche, nulle e nomi di conduttori e attori la prima giornata porta ai lucani anche novità. Tra i nomi indicati nella prima giornata spunta anche quello del sottosegretario all’Editoria e senatore di Forza Italia Giuseppe Moles. Tra i nomi altisonanti che si sono susseguiti soddisfazione anche per l’azzurro lucano che incassa ben due preferenze.

Evidentemente a qualcuno l’idea di vedere il lucano in corsa per il Quirinale non dispiacerebbe. Ma Moles non è stato l’unico nome lucano menzionato. Sarà la casualità ma durante lo spoglio c’è stata una scheda anche con il nome di Angelo Mauro Calza. La fama del giornalista potentino si è spinta fino ai confini extraregionali a quanto pare.

Peccato che la preferenza sia andata tra i voti “dispersi” perché non conosciuto. La giornata inoltre si è caratterizzata anche di altri retroscena politici importanti. Prima esperienza di questo tipo anche per i tre grandi elettori lucani: Vito Bardi, Carmine Cicala e Roberto Cifarelli. Se per Cicala e Cifarelli, appartenenti rispettivamente a Lega e Partito democratico, l’indicazione dei partiti è la via più scontata per Bardi qualche incognita poteva esserci. E, invece, già nel primo giorno di votazioni il governatore lucano ha subito abbracciato la sua linea politica che, in conformità con la sua elezione, resta quella di Forza Italia. Non è affatto un caso che Bardi ieri era al fianco di Tajani tra le vie romane.

Nessuna coincidenza ma una scelta ben ponderata che continua a evidenziare la netta vicinanza del Generale agli azzurri. A confermalo non solo la foto postata dal senatore lucano di Forza Italia Michele Casino che ritrae lui e Bardi proprio con Tajani, ma anche per la frase del senatore lucano che conferma come la loro presenza insieme giunge dopo aver «partecipato alla plenaria dei grandi elettori di Forza Italia».

A parteciparvi, secondo i bene informati, vi era anche Vito Bardi. Toccherà a Bardi quindi, con il suo voto, seguire le indicazioni di Tajani sulla scelta del candidato da appoggiare. In questi giorni sarà certamente utile comprendere i vari schieramenti politici e le possibile alleanze, perché da questo potrebbero dipendere le sorti anche del rimpasto di Giunta in Regione Basilicata.

Come grandi elettori l’attenzione però non è focalizzata solo su Bardi, ma anche sul resto delle truppe lucane a Roma. Hanno preso parte alla prima giornata di elezioni anche l’onorevole Vito De Filippo del Pd e i senatori Salvatore Margiotta (Pd) e Arnaldo Lomuti (M5S) che sui social ha raccontato di essere emozionato: «Rappresentare la Basilicata come Grande Elettore per la scelta del futuro Presidente della Repubblica italiana lo ritengo un vero privilegio, oltre che un grande onore». Restano nell’ombra, almeno per ora, gli altri esponenti lucani, come Pittella, De Bonis, Petrocelli, Gallicchio, Pepe, Rospi, Caiata, Cillis e Liuzzi. Ma è sicuro che seguiremo in questi giorni anche le loro “mosse”


 

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