BasilicataBlogTacco&Spillo

LA CALATA DI BRACHE DELLA LEGA

Tacco&Spillo

Alla fine lo spauracchio agitato dalla Lega per sgonfiare la spocchia napoletana del governatore ed incassare maggiore considerazione e, soprattutto, più poltrone, s’è trasformato in una ritirata comica alla Don Chisciotte che la dice tutta sullo stato di sudditanza e di minorità politica in cui ormai è precipitata. Ora lasciamo stare l’euforia cialtronesca diffusa dal solito tam tam leghista, ma i segnali della resa c’erano già tutti, perfino prima che i tamburi di guerra iniziassero a rullare per sabotare il PSR che Bardi e Cuoco, duo della gerontocrazia istituzionale che somma 150 anni, ha messo su per tramortire la Basilicata di cose ovvie e datate, alcune delle quali anche perfettamente inutili. Bastava perciò vederlo il pallore da esodati della politica di Aliandro e della Sileo per capire che la Lega avrebbe calato le brache alla minaccia dell’azzeramento di giunta. Eppure la fuga all’indietro colpisce più di tutti chi l’ha voluto questo Aventino farlocco e di figuracce intere. Pepe, innanzitutto, col suo fare rumoroso ed irrealizzato e poi Fanelli con la tentata emancipazione dal suo silenzio assenso verso Bardi. Ha scritto Paulo Coelho: “Ci lamentiamo copiosamente, ma diventiamo calabrache quando si tratta di assumere dei provvedimenti”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti