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DIA, ECCO COME SARÀ

A Cronache Tv il Procuratore distrettuale svela l’organizzazione: 18 uomini che conoscano la realtà


 

L’INTERVISTA Curcio soddisfatto: «La sede vicino al Palazzo di Giustizia, sarà operativa dalla prossima primavera»


L’annuncio del Procuratore generale presso la Corte di appello di Potenza, Armando D’Alterio che durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 ha ufficializzato, sabato, l’arrivo della Dia in Basilicata, è un po’ anche la vittoria del Procuratore della Repubblica Francesco Curcio. Con le sue indagini, negli ultimi anni, il Procuratore Curcio ha dimostrato quando sia reale l’infiltrazione di pericolose organizzazioni mafiose in Basilicata. Da tempo infatti Curcio, in più occasioni, aveva sollevato l’esigenza che anche la Basilicata fosse dotata di una sezione propria della Dia.

Dopo tante battaglie giunge l’ufficializzazione, accolta con entusiasmo dal Procuratore Curcio: «È motivo di grande soddisfazione, non solo per me ma per tutta la giustizia – commenta il Procuratore, Francesco Curcio a Cronache Tv – il fatto che anche in Basilicata come alla quasi totalità delle regioni italiane sia stata riconosciuta la necessità di disporre di una polizia giudiziaria specializzata in indagini sulla criminalità organizzata.

Vorrei ricordare che questo è uno dei distretti più attivi nel contrasto alle associazioni mafiose. Qui abbiamo numerosi indagati per 416 bis, svolgiamo da tempo indagini importanti e quindi il supporto di questa Agenzia investigativa, che ricordo è composta da tutte le forze di polizia a partire dalla Guardia di Finanza, la Polizia di Stato ed i Carabinieri era assolutamente decisiva per fare un ulteriore salto di qualità ».

COME VERRÀ STRUTTURATA LA DIA IN REGIONE

Diciotto inquirenti comporranno l’organico della Dia lucana. «Avremo un ufficio che sarà a disposizione della Direzione distrettuale antimafia – anticipa Curcio – e sarà ubicato non distante dal Palazzo di giustizia qui a Potenza. Faremo di tutto perché la squadra sia composta e sicuramente sarà così da personale di alta specializzazione, che conosca il territorio e conosca soprattutto come si fanno le indagini in materia di criminalità organizzata.

Avremo quindi una carta in più, importante e decisiva, nell’azione di contrasto al crimine ». «Il distretto di Potenza – continua Curcio – ha varie realtà criminali dove sono presenti diverse associazioni mafiose.

Ve ne sono nella zona del metapontino, quindi nel circondario di Matera, ma ne abbiamo anche in provincia, sia nel Vulture e sia nella zona metropolitana di Potenza e dintorni. Inoltre, nel lagonegrese, si registrano inquietanti penetrazioni di soggetti legati alla camorra Casalese e la Ndrangheta calabrese. Lo hanno dimostrato delle recenti indagini che, andranno verificate in sede dibattimentale, ma che hanno già fornito i primi importanti riscontri.

Quindi sono vari fronti su cui lavoriamo da tempo. Quello che si chiede ad un’Agenzia investigativa come la Dia, che sarà composta da poco meno di venti agenti, non è fare indagini sul territorio come possono fare le normali forze di polizia, come un comando nucleo operativo dei carabinieri o di una squadra mobile. La Dia, infatti, potrà svolgere indagini mirate soprattutto al profilo patrimoniale e finanziario di queste organizzazioni che reinvestono nei cicli economici anche leciti. In tal modo le associazioni illecite fanno concorrenza sleale a tutti gli imprenditori onesti che invece solo con le loro forze devono svolgere le rispettive attività economiche che gli competono ».

Infine i tempi di realizzazione dell’insediamento della Dia in Basilicata. «Penso che entro la prossima primavera – conclude il Procuratore della Repubblica, Francesco Curcio – la struttura potrà già essere operativa».


 

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