AttualitàBasilicata

TOLTI I FONDI AI LUCANI NEL MONDO

Che Bardi voglia dare anche questi soldi ai suoi corregionali campani?

 


Cicala asseconda il Gen: dopo la colonizzazione della Basilicata ora le purghe per i nostri conterranei fuori porta


POTENZA. Il Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha inclinato i rapporti non solo con i lucani che ancora oggi risiedono in regione ma anche con quelli che vivono all’estero. Di fatti l’operazione di colonizzazione, soprattutto Campana, messa in atto da inizio legislatura ha reso poco importante anche il dover mantenere equilibri e rapporti con quei tanti lucani che hanno portato le nostre culture fuori dai confini nazionali. A dar man forte al “modello” Bardi ci ha pensato l’immobilismo del presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala.

Da tempo i lucani nel mondo denunciano l’assenza di interesse dei confronti di Associazioni e Federazioni sparse per il mondo da parte della Commissione regionale lucani nel mondo il cui presidente è proprio Cicala. Da queste colonne più volte abbiamo sollevato il tema, cercando di spingere ad un interesse maggiore i rappresentanti politici. Ma ad oggi la situazione sembra essere peggiorata, cadendo nel silenzio di tanti. Non solo la Crlm non si riunirebbe da tempo immemore, relegando il suo ruolo a semplici auguri per le Feste, ma avrebbe messo a rischio i fondi destinati alle Associazioni e Fondazioni. A renderlo noto 13 rappresentanti di 13 Paesi differenti. Una lunga lettera inviata al presidente della Crlm Carmine Cicala per chiedergli che fine avessero fatto i fondi a loro destinati.

IL CASO

Dopo le diatribe sull’elezioni e poi sull’insediamento questa volta la questione si sposta sulla mancata erogazione dei fondi. Nel 2020 dopo aver varato il Programma per la Commissione dei Lucani nel Mondo la Regione non procede a varare i fondi di quell’annualità. Non va meglio nel 2021, dove i fondi sono stati addirittura persi. Spieghiamo meglio. Nel 2020 la riunione che si è svolta in modalità streaming, anche a causa del Covid, ha scatenato una serie di reazioni. Numerose le contestazioni (che anche da queste colonne abbiamo riportato) sulle modalità di esecuzione e anche di elezioni, che hanno portato ad una serie di ricorsi che di fatto hanno bloccato il prosieguo dei lavori.

Ma cosa più importante il verbale di quella riunione, sarebbe stato redatto in modo non idoneo, portando a non poter erogare i fondi. Il presidente Cicala alla fine del 2020 prova a rimediare all’errore con una nota personale in cui indica di utilizzare tali fondi con una ripartizione equa a tutte le Associazioni in regola.

Si trattava di circa 1.800 euro per ogni singola Associazione. Per permettere però l’erogazione di questi fondi, non essendoci traccia alcuna nel verbale precedente di tale ripartizione decisa da Cicala in seguito, gli uffici regionali competenti hanno chiesto un chiarimento di tale scelta da integrare nel verbale precedente. Questa lettera però il Consiglio regionale, almeno fino ad oggi, non l’avrebbe mai inviata agli Uffici competenti che non hanno potuto erogare i fondi per tutte quelle Associazioni. Il retroscena più inquietante è che oltre al 2020 le Associazioni hanno perso anche i fondi del 2021.

Nonostante la voce sia stata inserita nel bilancio la delibera di impegno spesa che dovrebbe essere approvata in Giunta, e che stanzia circa 300mila euro, ad oggi non sarebbe neanche mai stata scritta. Nè tantomeno portata all’attenzione della Giunta.

Tutto per una serie di rimpallo di responsabilità. E così mentre le Associazioni, almeno sulla carta, hanno diritto ad un contributo del 2020 e ai fondi del 2021 le casse per i Lucani all’estero sono più che vuote.

L’IRA DELLE ASSOCIAZIONI

Le Associazioni dei lucani nel mondo da tempo chiedono lumi su questa vicenda. Provando in tutti i modi ad interpellare il presidente Carmine Cicala, ma la risposta resta sempre vaga.

Per questo motivo i rappresentanti da Panama, Uruguay, Germania, Gran Bretagna, Perù, Cile, Argentina, Brasile, Svizzera, Canada, Colombia e Ecuador, oltre il rappresentante del Sud America hanno inviato una lettera ufficiale ai rappresentanti istituzionali della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo per chiedere risposte. «Sono trascorsi oramai sette mesi dalla riunione plenaria della Commissione Regionale Lucani nel mondo, dove è stata deliberato dai presenti all’unanimità la liquidazione della posta finanziaria 2020, di 200 mila euro, da ripartire equamente fra le Associazioni e le Federazioni.

Dalla stessa approvazione é emersa l’indicazione di individuare l’oggetto dell’intervento e sono state indicate tre tipologie possibili per l’erogazione del contributo. Pertanto alla base di questa decisione, si sarebbero dovute individuare le tre tipologie già da tempo, in una delle quali le Associazioni e le Federazioni dovevano identificarsi per l’ottenimento del contributo stesso.

Ad oggi da nostre informazioni fondate, la descrizione delle tipologie non è ancora avvenuto da parte della Presidenza della CRLM, pertanto l’ufficio Internazionalizzazione Sistemi Culturali e Turistici di Cooperazione Internazionale non ha ancora potuto inviare nessuna comunicazione alle Associazioni e alle Federazioni dei Lucani all’Estero » spiegano nella lettera.

«Com’è noto a tutti il presente contributo per diverse Associazioni e Federazioni é di vitale importanza per la propria sopravvivenza, anche perché in questi due anni, causa pandemia, nessuno di noi ha potuto usufruire di altre entrate.

Se è vero, com’è vero che, le Presidenze passate della CRLM hanno sempre sostenuto nelle tante iniziative e incontri vissuti, che siamo i legittimi Ambasciatori a costo zero della nostra Regione all’Estero, è di vitale importanza sostenere il nostro impegno.

Ma rischiamo di essere Ambasciatori senza un nulla di fatto» aggiungo. «Pertanto con la presente, sollecitiamo la Presidenza della Commissione Regionale Lucani nel mondo di definire e informare l’ufficio internazionalizzazione sulle tre tipologie d’intervento, affinché quest’ultimo possa inviare la missiva alle Associazioni e Federazioni all’Estero per capire in quali termini possiamo impostare la richiesta ai fini di ottenere il tanto sospirato contributo 2020, che giace fermo dal 22 maggio 2021 giorno dell’approvazione nella riunione plenaria della Commissione Regionale Lucani nel mondo ».


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