«ABBIAMO VINTO SFIDE EPOCALI»
Il saluto dell’ex Dg Asp Bochicchio. Ringraziamenti a personale e Istituzioni. Con il solito garbo evita la polemica con il governo regionale
Non una parola sulla questione politica. Solo ringraziamenti ai tanti lucani che in questi anni d mandato lo hanno sostenuto. Lorenzo Bochicchio, ex Dg Asp saluta la comunità lucana. Lo fa in punta di piedi e con il solito modo garbato che in tutto questo tempo lo hanno contraddistinto.
Nonostante ora avrebbe potuto togliersi qualche sassolino dalla scarpa visto l’atteggiamento che i rappresentanti regionali gli hanno riservato in questo ultimo periodo, Bochicchio sceglie di ignorarli. Una lunga lettera dedicata a quei 95 sindaci del Potentino su 100 che dopo neanche un ora dalla fine del suo mandato hanno scritto parole di ringraziamento per un direttore generale che soprattutto durante la pandemia non li ha lasciati soli.
Parole di apprezzamento anche per il sostegno ricevuto da sindacati, parroci e associazioni di categoria. In ultimo non certo per importanza, un infinito ringraziamento ai tanti professionisti e collaboratori dell’Asp che «nonostante le forti criticità, massimamente ascrivibili alla incolpevole e crescente carenza di personale sanitario, hanno continuato ad offrire l’erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, con risultati significativi anche in termini di potenziamento e rilancio di alcuni degli stessi».
Lorenzo Bocchicchio ringrazia tutti, ad eccezione del governo regionale. Nessuna parola per chi in diversi mesi ha provato in tutti i modi di mettergli i bastoni tra le ruoti, accusarlo di colpe non ascrivibili a lui ma soprattutto ha tentato di farlo dimettere prima della scadenza naturale del suo mandato. Se pure l’ex Dg dovesse provare un risentimento, a questo punto legittimato, per un governo regionale che invece di sostenerlo nei mesi più duri della pandemia, in questa lettera non ha fatto trapelare nulla. Ancora una volta Bochicchio mostra di essere un gigante di educazione. Di seguito la nota intergrale.
DI LORENZO BOCHICCHIO*
Leggo ancora oggi di numerosissime manifestazioni di encomio e gratitudine da parte di Istituzioni e Cittadini per il lavoro svolto in questi anni. Non da ultimo, il messaggio di 95 Sindaci della Basilicata, eroi silenti nella gestione dell’emergenza pandemica, che, sospinti da una visione adulta delle Istituzioni, hanno manifestato apprezzamento per la vicinanza alle “Autorità sanitarie locali in questi anni difficili segnati dalla pandemia … e per il lavoro svolto per il bene dei Lucani”.
Ed allora, superando la riservatezza che si conviene a chi ritiene di aver fatto soltanto il proprio dovere, mi lascio vincere dal desiderio di un sentito ringraziamento a tutti coloro i quali hanno portato la propria vicinanza all’Azienda Sanitaria di Potenza e che, con essa, hanno lavorato nel comune intendimento di offrire riposte alle istanze di salute dei nostri Cittadini. Come noto, l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza è assurta ad esemplare modello di riferimento nella gestione della crisi sanitaria correlata alla diffusione del Covid- 19, riuscendo, al contempo, quand’anche astretta da condizioni di contesto di forte criticità (massimamente ascrivibili alla incolpevole e crescente carenza di personale sanitario), ad offrire comunque continuità nell’erogazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, con risultati significativi anche in termini di potenziamento e rilancio di alcuni degli stessi.
In Asp abbiamo lavorato per strutturare un contesto professionale ed umano informato a lealtà e collaborazione, che ha corroborato in ogni sua componente un nobile senso di appartenenza all’Azienda e la contezza di essere tutti parte costitutiva di un meccanismo di governance esclusivamente orientato alla tutela delle situazioni di bisogno, secondo un principio di prossimità delle cure.
Il ricorso sistematico a modelli organizzativi partecipativi, centrati sulla costruzione trasparente e condivisa di scelte e di processi all’interno e all’esterno dell’Azienda medesima, ha consentito di affrontare con successo sfide assai complesse, talune di portata epocale, che sembravano sovraordinate al potenziale di risposta e di interposizione dei nostri sistemi sanitari.
La capacità di relazione e di interlocuzione con gli Enti locali e con i corpi intermedi, pure nella complementarietà dei ruoli, ha fortemente consolidato la percezione di un’Azienda radicata nel territorio e vie più integrata nel contesto sociale ed istituzionale di riferimento (lo testimoniano in maniera credibile le diffuse rappresentazioni di stima e vicinanza pervenute, anche nei mesi passati, da Amministratori locali, Forze Politiche, Sindacati, Ordini professionali dei Medici Chirurghi, Odontoiatri e Farmacisti, Rappresentanze di categoria, Parroci, associazioni del Terzo Settore, cittadini, etc.). L’avvenuto compimento del mio mandato, giunto a scadenza naturale, assume, dunque, anche il senso di un doveroso riconoscimento al lavoro svolto dall’Asp e dai suoi ottimi operatori, nonché da tutti coloro i quali hanno condiviso con noi un intenso periodo di impegno, per lunghi tratti sfinente, in una fase drammatica della storia del nostro tempo.
E’ questo reticolo, discreto ma resistente, di cittadini coscienziosi, di professionisti seri e di bravi Amministratori, spesse volte chiamati a rendere il proprio servizio nelle avversità del nascondimento, che costituisce solido fondamento e motivo di speranza per il futuro delle nostre Comunità. A costoro va il mio più profondo ringraziamento, da (ex) Direttore e da cittadino.
Al personale tutto dell’Asp, alle Aziende Sanitarie lucane, alle Istituzioni, ai Sindaci, agli Amministratori , ai Sindacati, alle Forze dell’Ordine, agli Ordini e alle Rappresentanze di categoria, agli Organi di stampa (preziosi punti di luce), alle Associazioni di volontariato (fondamentale anche il loro contributo) e a tutti quanti, animati da senso di responsabilità collettiva, hanno posto la propria vita ed il proprio lavoro al servizio della nostra Terra e delle persone sofferenti. Al Dott. Stopazzolo, nuovo Direttore Generale dell’ASP, formulo i migliori auguri di buon lavoro. Avrà dalla sua la serietà e la lealtà di grandi uomini e di eccellenti professionisti.
*GIÀ DIRETTORE GENERALE DELL’ASP