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«PSR IN RITARDO DI QUASI 3 ANNI»

Piano strategico, il Pd demolisce l’enfasi del centrodestra: «Anarchia del non pensiero»


POTENZA. Lo definiscono «fallace e soprattutto non in sintonia con i tempi». Si tratta del Piano Strategico Regionale che doveva essere presentato nei primi sei mesi di mandato del governo che amministra la Basilicata ma che ad oggi non ha ancora una approvazione. A definirlo deficitario sono gli esponenti del Partito Democratico che hanno visto sedere attorno allo stesso tavolo il segretario regionale Raffaele La Regina, i consiglieri regionali Roberto Cifarelli e Marcello Pittella, la commissaria della Conferenza Donne Democratiche Lucia Sileo, i segretari provinciali Locantore e Scarnato, il vicesegretario Mollica ed i Giovani Democratici.

Denuncia che arriva poche ora prima del Consiglio regionale convocato proprio sulla discussione del Psr. Il partito di centrosinistra rivolge accuse al governo di centrodestra in merito ai tempi e ai modi, ritenendo il Psr scarno nei contenuti. Mancherebbero le tematiche fondamentali attorno a cui dovrebbe ruotare tutta la fase economica, produttiva e sociale del Piano: nelle pagine che lo compongono «non sarebbero state inserite voci importanti- dicono i Dem- come l’automotive, la decarbonizzazione, l’agricoltura, la sanità, l’occupazione femminile, l’innovazione. Nessuna traccia- aggiungono dal Pdnemmeno di piani industriali e cultura.

E non si citerebbero neppure la Zes, i fondi per il terzo settore o quelli del progetto G.O.L. ». Mancherebbero anche i Gal, il Bando Borghi, che lasciati fuori dal Piano «andrebbero a comprometterelo sviluppodella società e delle comunità». Col“j’accuse” i dems ostengono quindi che «non ci sarebbero prospettive in relazione all’Agenda 2030 che doveva essere ritenuta il punto di approdo». Per il segretario regionale del Partito Democratico La Regina, «al momento non è dato sapere come il governo lucano voglia affrontare il discorso sul PSR, che riguarda i cittadini di Basilicata, ma che si sarebbe inabissato sulle posizioni strategiche sulle quali starebbe discutendo la Giunta».

Tornando alle tempistiche, ha sottolineato ancora il segretario regionale del partito, «a marzo saranno passati tre anni dall’insediamento del Governo Bardi e il PSR, non è ancora stato discusso né con la politica, né con le parti sociali e datoriali, né tantomeno con gli enti locali». Stando al partito Democratico, le strategie della Regione sul Piano Strategico sarebbero state demolite in toto soprattutto nella parte che riguarda l’integrazione tra fondi del PSR e fondi del PNRR ma anche relativamente alla programmazione europea 2021-2027 ed ai residui della 14- 20.Un’altra defaillance starebbe nel mancato riscontro- all’interno del Piano- dell’accordo Amazon-Stellantis e di come guidare un processo di transizione che tuteli i lavoratori. In conferenza il segretario regionale La Regina ha ribadito che il Pd continua nella sua azione di rilancio per stare anche sui temi e sulle questioni che riguardano la Basilicata ed il suo futuro.

Se la prende ancora con il governo regionale, accusato «di essere impelagato in questioni che riguardano ricambi politici, posizioni apicali e rimpasti che poco hanno a che fare con gli interessi del cittadino. Il Psr, così come è presentato, è la somma delle carte messe insieme dal passatocon indicatori che non danno il senso di quale voglia essere l’azione risolutiva del governo». Guardando al futuro, dice ancora La Regina «bisogna invertire la rotta e immaginare una vera transizione ecologica che non sia più legata anacronisticamente al petrolio ma che si rapporti con l’Agenda 2030, con la digitalizzazione, con le infrastrutture e i trasporti».

Quanto alle tempistiche, per il Segretario Dem il Psr «ha lacune anche nel metodo poiché sarebbe stato violato lo Statuto e le regole della comunità lucana. Presentarlo dopo tre anni, e quindi al giro di boa, è uno smacco all’intera Basilicata perché ad oggi si sarebbero invece dovuti contare i risultati raggiunti e quelli da indirizzare ancora». Non si discosta molto dalle dichiarazioni del segretario regionale Pd nemmeno il consigliere regionale Roberto Cifarelli che si chiede «come verranno incastrati tali fondi con quelli del Pnrr, con le altre programmazioni europee e nazionali ». La minoranza in consiglio regionale cerca di vederci chiaro e di capire cosa realmente stia accadendo sul versante maggioranza, tanto che lo stesso Cifarelli parla di «problema enorme che non ha portato all’approvazione del Psr nemmeno in Commissione.

Questo elemento che dovrebbe essere importante per la Basilicata viene utilizzato strumentalmente per risolvere o acuire problemi all’interno della maggioranza». Per il già Presidente della Regione, Marcello Pittella, «mancata approvazione dopo tutto questo tempo del piano strategico regionale sarebbe sintomatico di un problema interno alla maggioranza in cui mancherebbe il pensiero politico e programmatico ma si vivrebbe anarchicamente dimenticando l’importanza che ha la società lucana». «L’opposizione in tutto questo marasma- aggiunge Pittella- prova a collaborare non mettendo veti, ma offrendo spunti di contenuto e riflessione provando a riprogrammare la politica regionale».

Fa riferimento anche agli indici di sviluppo Marcello Pittella che racconterebbero di una società lucana in grande sofferenza: «c’è riduzione della crescita e della partecipazione imprenditoriale e sociale che consegna uno spaccato preoccupante per il futuro lucano».


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