Le Cronache Lucane
AttualitàBasilicata

“LE FAMIGLIE SPENDONO DI MENO”

Il covid ha influito su spesa sanitaria e istruzione. Interventi della Uil

Il covid ha cambiato le famiglie italiane che hanno abbattuto le spese anche legate all’istruzione. Nel 2021 oltre la metà delle famiglie italiane ha rinunciato a prestazioni sanitarie per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta. A fermarsi sono stati quei nuclei a basso reddito entro i
13mila euro mentre le famiglie a reddito medio entro i 30mila euro l’anno hanno ridotto il ricorso ai servizi di cura ed assistenza familiare. Per Giancarlo Vainieri e Sofia Di Piero del Centro studi sociali e del lavoro di UIL Basilicata, il ridimensionamento è un chiaro segnale delle difficoltà che le famiglie più deboli hanno nel soddisfare i propri bisogni come salute e istruzione. Un esempio concreto è la didattica a distanza che ha reso l’istruzione un privilegio per pochi dato che il Paese non ha omogeneità di connessione internet e che 850mila studenti non posseggono tablet o pc.
Il Rapporto Cerved 2022- dicono dalla Uil- fa emergere che alla contrazione del ricorso ai servizi si contrappone l’aumento della spesa a carico delle famiglie per la salute, l’assistenza agli anziani e l’istruzione. Per uscire da questo stallo si può immaginare di accogliere pazienti e famiglie facendo più attenzione alla gestione della cura, e ad i caregiver informali, con un sistema sociale allargato con passaggi concreti per il cambiamento nell’accesso ai servizi.
Il modello è quello della prossimità territoriale affermato nelle decisioni statuali ed europee.

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