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VIZZIELLO INVIA IL PRIMO COMUNICATO STAMPA DA CONSIGLIERE “AUTONOMO”

L’ex capogruppo meloniano sferra il suo primo attacco all’ex collega di partito Quarto. Messa in atto la sua rivincita?


Giovanni Vizziello dopo l’uscita da Fratelli d’Italia con annesse dimissioni da capogruppo in Regione Basilicata firma il suo primo comunicato stampa da “autonomo”. Non un accenno ad un possibile passaggio nella Lega nè un addio al suo vecchio partito, nessun termine politico ma solo critiche amministrative senza sigle di partito. Vizziello che semplicemente si firma come consigliere regionale nel primo atto della sua ritrovata “libertà” amministrativa colpisce in modo duro il Consorzio di Bonifica. Un attacco che tra le righe viene rivolto soprattutto al suo ex collega di partito, Piergiorgio Quarto.

Lo stesso Quarto divenuto coordinatore regionale di FdI e che ha fatto infuriare Vizziello portandolo alle dimissioni. Non è un segreto che tra le cause dell’abbandono da FdI ci sia proprio la nomina di Quarto, un ex uomo del Pd definito cosi da diversi esponenti meloniani nell’ultima riunione svoltasi prima delle dimissioni di Vizziello, a cui è stato dato mandato di coordinare il partito in regione. Una sorta di affronto a cui molti, Vizziello in primis, avevano ripromesso di dare battaglia.

La prima occasione utile per il consigliere regionale materano è quella di colpire duro sul Consorzio di Bonifica, definito da moli il bubbone della Coldiretti (la casa che per anni è stata quella di Quarto neanche a farlo a posta). Vizziello senza mezzi termini denuncia una gestione che non fornisce «risposte concrete agli agricoltori, costretti, quando non sono colpiti dalla siccità, a fare i conti quotidianamente con i disservizi provocati dal Consorzio Unico di Bonifica regionale».

«È fuori di dubbio che gli auspici della legge di riforma del sistema consortile emanata nel 2017 siano stati disattesi -spiega Vizziello – dal momento che alla necessità di una vitale attività di manutenzione del territorio e alla opportunità di una organica politica di bonifica e irrigazione ha fatto riscontro una gestione poco trasparente ».

«Muovendo dalla riconosciuta funzione indispensabile dei consorzi di bonifica che, giova ricordare, sono previsti dalla Costituzione e che quindi non possono essere eliminati -conclude Vizziello – occorre aprire una pagina nuova per l’agricoltura e il territorio della Basilicata, ponendo fine alle gestioni che non rispettano il principio dell’efficienza e che aggravano la situazione di crisi delle aziende agricole, soprattutto della provincia di Matera dove ricade gran parte del comprensorio irriguo e della rete dei canali di scolo, le quali non riescono a sostenere i gravosi costi dell’indispensabile servizio irriguo».


 

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