AttualitàBasilicata

IN PREFETTURA PER L’AREA DI MELFI

Dopo l’incidente e la morte di un’operaia, esaminata la pericolosità dell’area industriale

Un incontro chiarificatore e programmatico per delineare i futuri ed immediati interventi che verranno attuati a livello istituzionale per fronteggiare la pericolosità dell’area industriale di Melfi. Un incontro che era stato programmato qualche giorno dopo il tragico incidente che ha visto morire Rossella Mastromartino, la giovane operaia travolta ed uccisa da un pullman alla fine del turno di lavoro. A quasi un mese si discute delle misure da attuare, mentre nel frattempo un organismo tecnico con indagini e sopralluoghi ha scattato una chiara foto della situazione dell’area industriale di Melfi dove effettivamente sono emerse delle criticità. Dalla relazione tecnica illustrata dal Comandante della polizia stradale, è emersa la necessità di rimettere in piena sicurezza l’area, attraversata da 3 km e 400 metri di cui solo una quota parte con illuminazione funzionante mentre 1 chilometro e 700 risulta priva di illuminazione.
Esaminate le condizioni della strada che in direzione Lavello-Bradanica ha caratteristiche speculari su entrambe le carreggiate, separate da spartitraffico centrale. Sull’arteria risultano dossi non segnalati, segnaletica orizzontale discreta, verticale da rivedere perché non in condizioni ottimali e non perfettamente visibile.

Concretezza e praticità occorrono dunque per risolvere i problemi dell’area. Suggerito qualche accorgimento per migliorare e implementare i dispositivi di sicurezza. A più voci, i sindacati chiedono che si faccia una mappatura totale dell’area industriale di Melfi ma anche di altre aree in condizioni analoghe. Presenti alla riunione col Prefetto Michele Campanaro, inail, ispettorato territoriale del lavoro, forze dell’ordine, APIBas con l’amministratore unico, Asi col commissario liquidatore. In video conferenza collegato il sindaco di Melfi Maglione e i rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici. Per il Prefetto di Potenza, una prima risposta a sindacati e lavoratori viene proprio dalla celerità con cui ci si muoverà nel mettere in campo gli interventi.

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