AttualitàBasilicata

AQL: È FUGGI FUGGI, GENERALE!

Andretta ha rotto il giocattolo: in tanti con le valigie pronte. E i sindaci preparano il blitz per venerdì


Mancata nomina Dg e danno erariale, interrogazione di Braia: ora Bardi e l’Au non possono più nascondersi


La nave, la più grande società pubblica regionale, Acquedotto lucano, affonda, e se dalla Regione persistono nell’ignorare la martellante sirena dell’allarme di soccorso, suona da mesi invano, dall’Ente, invece, si preperano a salire sulle scialuppe di salvataggio per lasciare l’Amministratore unico Alfonso Andretta solo col proprio destino che, al momento, è fatto solo di nubi. Andretta, in realtà, proprio solo non è: “pesca” freneticamente e su qualunque materia, dall’esterno. Proprio questo, quello delle consulenze a gogo e degli affidamenti incarico, una delle principali problematiche. Non l’unica, però.

Perchè in pochi mesi di mandato, i limiti gestionali di Andretta sono venuti già quasi tutti a galla, dalle tematiche più basilari e di ordinaria amministrazione a quelle più complesse. Per esempio, forti problemi segnalati da una consistente mole di utenza, in relazione alla possibilità di contattare il call center di Aql e al conguaglio delle bollette, un disastro. In più, la già lunga lista delle criticità, continua, col passare del tempo e con l’insistente immobilismo di via Verrastro, ad allungarsi. Non nuova la voce di corridoio riportante del personale tecnico entrato in forte demotivazione sia per la mancanza di fiducia dimostrata dall’Au sia per il suo peculiare modus operandi.

Di nuovo, però, adesso ci sono delle conferme importanti che arrivano man mano: è ufficialmente iniziato il fuggi fuggi. Anche tra i dipendenti storici, incompresa la presenza di consulenti esterni voluti dall’Au per cose che gli uffici hanno sempre fatto in questi anni. Non digerita l’ossessione di Andretta di trovare puntualmente risposte “pescando” dall’esterno e per di più su tematiche che il personale interno è comunque riuscito a garantire fino all’arrivato dell’“emigrato” lucano voluto dal presidente di Regione, Vito Bardi.

Tra i paradossi, anche questa lista, come quella delle criticità, s’allunga, c’è che il Direttore generale non arriva, per volontà dell’Au che se ne infischia pure dell’ipotesi di danno erariale che grava sulla procedura per via dell’affidamento diretto da 25mila euro in favore di privati, e i tecnici vanno via.

A titolo esemplificato due nomi, due ingegneri, su tutti. Elena Artuso al rimanere in Aql con Andretta, ha preferito partecipare agli Avvisi pubblici per la ricerca di professionisti dei quali le Pubbliche amministrazioni si avvarranno per la gestione dei Fondi del Pnrr. Ce l’ha fatta e a giorni lascerà via Grippo. Ma non in pochi sono alla ricerca del biglietto di andata per altre destinazioni, così come altri, oltre all’ingegnere Artuso, se ne andranno. Tra questi, l’ingegnerie Carlo Di Santo: da marzo, approderà all’Anas in Toscana, a Firenze. All’emorragia dei conti, da aggiungere quella del personale.


 


AQL, DESERTA LA PRIMA CONVOCAZIONE
Venerdì la resa dei conti: l’Assemblea dei soci

Assemblea ordinaria dei soci di Acquedotto lucano: deserta la prima convocazione del 30 dicembre scorso, venerdì 14 la seconda sempre al Park Hotel. Spinose, perchè di fondamentale importanza, i due punti all’ordine del giorno: programma annuale e triennale dell’attività di gestione e degli investimenti e l’approvazione degli obiettivi da assegnare all’Amministratore unico per l’anno in corso.

Assemblea più che ordinaria, formalmente, poichè dato il clima e le criticità crescenti che ingolfano Aql, si preannuncia come una sorta di resa dei conti tra buona parte dei soci, tra cui da non dimenticare quello di maggioranza, la Regione, e l’Amministratore unico Alfonso Andretta.


 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti