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POI C’È DA SCIOGLIERE IL NOME CAPOGRUPPO E COMMISSIONI DOPO LE DIMISSIONI DI VIZZIELLO. LA REGINA (PD): «DOVE STA LA POLITICA?»


POTENZA. Fratelli d’Italia prova almeno in Regione Basilicata, considerato che al Comune di Potenza la situazione sembra molto più complessa, a ridarsi una nuova struttura. Dopo l’uscita dal partito di Giovanni Vizziello con annesse dimissioni da capogruppo in Regione ai meloniani non resta che nominare il suo “erede”.

A contendersi la nomina sono Piergiorgio Quarto, Vincenzo Baldassarre e Tommaso Coviello. Una nomina necessaria quella del capogruppo non solo per una questione partitica ma soprattutto per una necessità organizzativa delle Commissioni consiliari. Infatti, bisognerà a stretto giro (non appena Vizziello invierà le dimissioni formali anche all’Ufficio del Consiglio regionale) chiudere i conti economici e anche ridisegnare la mappa delle Commissioni. I meloniani avrebbero cominciato la discussione sul successore di Vizziello.

Al momento il nome ufficiale però non sarebbe stato ancora trovato, a giocarsela più di tutti sarebbero Baldassarre e Coviello. Per Quarto, nonostante sia alla pari dei suoi stessi colleghi di partito, la chance sfumerebbe solo per la nomina appena ottenuta da coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Solitamente il partito prova ad evitare l’unione di due cariche così importanti proprio per non concentrare il “potere” in una sola persona. Ma al di là delle scelte di opportunità al momento in pole sarebbero Covielle e Baldassarre.

Questo ultimo pare avere un possibilità in più non avendo ottenuto, nella nuova rimodulazione delle nomine all’interno del partito, alcuna carica di rilievo. Anzi. Nonostante la sua adesione sia avvenuta contestualmente a quella di Quarto, Baldassarre non avrebbe beneficiato di alcuna nomina partitica. La nomina a capogruppo potrebbe quindi essere la sua promozione, considerate anche le sue ottime capacità da mediatore e amministrative (visto l’indiscussa esperienza da sindaco). Dalla corsa però non è esclusa neanche una volata di Coviello.

Nonostante sia stato nominato anche lui recentemente vice coordinatore regionale del partito la possibilità di una nomina a capogruppo non è da escludersi. Dalla sua avrebbe certamente l’esperienza maturata, sempre nello stesso ruolo, nella Lega. Una esperienza non facile e che non sempre gli ha permesso di uscire bene da alcune situazione ma che però certamente gli ha permesso di farsi una corazza per gli innumerevoli scontri in cui ha dovuto fare l’arbitro tra le varie anime del Carroccio.

La situazione ora sarebbe più facile con Quarto e Baldassarre al suo fianco e potrebbe, perchè no, essere anche una occasione di rivincita dopo la brutta esperienza nella Lega. Queste per ora rimangono solo supposizioni, certo è che tra oggi e domani (giorno in cui è previsto il Consiglio regionale) i meloniani dovranno sedersi intorno a un tavolo e ragionare sul loro futuro. La nomina infatti dovrebbe giungere a breve.

A restare una ipotesi però è anche il passaggio dell’ex meloniano Vizziello alla Lega. Al momento quello che si sa e appare certo e la rottura con FdI. L’approdo futuro di Vizziello rimane immerso nell’incertezza, anche se nelle scorse ore un suo avvicinamento alla Lega sarebbe stato confermato da voci insistenti. Le alternative però non sono molte. L’idea di aderire al gruppo misto fino a fine legislatura non sarebbero così incoraggianti per la sua carriera politica, poca possibilità di crescita e di visibilità senza un partito strutturato alle spalle. La scelta della Lega, considerata la composizione geografica del Consiglio regionale, per Vizziello potrebbe essere quella più opportuna. Inoltre, Vizziello rintonerebbe in un partito che già conosce e di cui è stato tempo a dietro anche segretario cittadino della città di Matera. Una sorta di ritorno a casa.

Anche se oltre a comprendere le nuove mosse di FdI ci sarà da capire come questo nuovo innesto nel Carroccio come cambierebbe gli equilibri, già precari, del partito. Sicuramente ci sarà un’area più rafforzata e un altra più indebolita se l’ingresso di Vizziello dovesse concretizzarsi. Non solo. Tale scelta potrebbe anche influenzare, come abbiamo già riportato nei giorni scorsi, anche le scelte del governatore Bardi nell’ambito di un nuovo rimpasto di Giunta. E ci sarà infine da capire se l’uscita di Vizziello da Fratelli d’Italia sia la sola o se dietro di lui ci sarà qualcun altro disposto ad abbandonare il partito della Meloni.


 

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