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2022, L’ANNO DELLA RINASCITA PER L’EDITORIA

Tra Fondo straordinario e credito d’imposta: gettate le basi per il rilancio del comparto. L’intervento di Moles


di Giuseppe Moles*


Mancano pochi giorni alla fine del 2021, e sebbene oggi possiamo vivere queste festività con un po’ più di serenità rispetto allo scorso anno, abbiamo ancora un lungo cammino da percorrere per tornare ad una vera normalità o, meglio, ad una nuova normalità.Voglio rivolgere innanzitutto un sincero augurio per un buon anno nuovo guardando al futuro con positività e fiducia.Oggi però è giusto e doveroso fare un bilancio di ciò che è stato l’anno trascorso.

Il nostro Paese ha compiuto molti passi avanti rispetto alla situazione dello scorso anno, basti pensare al successo della campagna vaccinale, alle riaperture ed ai dati economici che vedono l’Italia non solo in ripresa ma anche in crescita; proprio per questo però, ed alla luce della nuova ondata pandemica, sarà fondamentale continuare ad agire con lo stesso senso di responsabilità che ha guidato la stragrande maggioranza dei cittadini; se l’Italia è uno dei Paesi che è riuscito meglio di altri a combattere questa crisi pandemica, è anche vero che con solo con la collaborazione e l’impegno constante di tutti potremo finalmente superare questa drammatica crisi.Il 2022 dovrà essere l’anno della ripresa e della ripartenza, ed è questo l’obiettivo al quale sta lavorando tutto il governo.

Per quanto riguarda la mia attività di governo, credo di aver posto in essere moltissime misure per il sostegno ed il rilancio dell’intero comparto dell’editoria: già con il decreto Sostegni Bis avevo messo a disposizione del settore circa 150 milioni (tra crediti diretti ed indiretti), il bonus per le edicole, rimborsi, fino al 90% per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani e periodici da parte delle scuole; poi sono riuscito a fare inserire nel capitolo del Pnrr, dedicato alla digitalizzazione, un richiamo molto importante al fatto che le misure previste potranno essere utilizzate da tutte le imprese della filiera; ho poi portato a termine il recepimento della direttiva sul Copyright attraverso la quale abbiamo finalmente riconosciuto il diritto per editori ed autori a vedersi riconoscere un giusto compenso da parte dei cosiddetti “giganti del web” per il prodotto veicolato online (e questo si tradurrà in nuove risorse per editori ed autori nazionali e locali); infine nella legge di Bilancio appena approvata ho previsto altri 120 milioni di credito di imposta sulla carta, che è uno dei costi vivi più alti per le imprese editoriali, e soprattutto una sorta di tesoretto, un Fondo straordinario di 230 milioni (90 per il 2021 e 140 per il 2023) per qualsiasi esigenza di supporto a tutto settore dell’editoria italiana

.La creazione di questo Fondo Straordinario dimostra la voglia di tutto il governo di investire sul mondo dell’editoria, che è fondamentale per un Paese che voglia dirsi realmente democratico e liberale, e che merita di essere sostenuto, tutelato e difeso.Il nuovo anno deve essere l’anno della svolta, l’anno delle risorse e dei progetti del Pnrr, ed ogni ente o istituzione ad ogni livello deve farsi trovare pronta per sfruttare al massimo queste opportunità, e ciò vale soprattutto per il Mezzogiorno e per la nostra Regione.

Questa è la speranza e questo è l’augurio, affinché ognuno di noi possa tornare a guardare con nuova o rinnovata fiducia al futuro prossimo.


SOTTOSEGRETARIO ALL’EDITORIA E SENATORE DI FORZA ITALIA

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