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POTENZA, QUEL MURO FRANANTE

Da anni i residenti segnalano al Comune i segni di cedimento. Nonostante i numerosi sopralluoghi, l’Ente non ha mai provveduto al ripristino


POTENZA. Da anni gli abitanti della palazzina “Largo Pascoli ex Incis” sono alle prese con un muro di contenimento che si “sgretola” sotto i loro occhi.

Alla palazzina si accede da viale Marconi, qui una sbarra elettrica delimita largo Pascoli, un cortile privato a disposizione di due fabbricati costruiti in epoca fascista e che sono conosciuti da tutti i potentini come le “palazzine Incis” (Istituto Nazionale per le Case degli impiegati dello Stato). Due muri di contenimento delimitano a nord la proprietà, di cui uno ha segni di cedimento e questo ha indotto i residenti del civico 38 a rivolgersi al Comune di Potenza e alla Protezione Civile per cercare di risolvere il problema ma finora tante parole e pochi fatti. Ma andiamo in ordine.

I FATTI  Nel 2009 i residenti del condominio “Largo Pascoli” segnalano al Comune che dal muro di contenimento di fronte il civico 38 alcune pietre si erano staccate quindi l’amministratore chiede formalmente all’Ente di intervenire sul muro “al confine del terreno di proprietà del Comune di Potenza”. L’amministratore specifica anche i dati catastali dai quali risulta che il terreno è di proprietà del comune. In seguito l’Unità di direzione Protezione Civile segnala al Dirigente dell’Ud Trasporto e Vi abilità la necessità di urgenti interventi a salvaguardia della pubblica e privata incolumità.

In attesa degli interventi l’area viene transennata e in quell’occasione i tecnici comunali hanno ritenuto pericoloso anche l’altro muro di contenimento. Passa un anno e i lavori non vengono effettuati, l’area è ancora transennata e la situazione continua a peggiorare ma l’Ufficio Verde Urbano – Ambiente – Parchi – Energia invia una lettera all’Amministratore del Condominio confermando che il muro di contenimento che perde massi è effettivamente di proprietà comunale e comunica la programmazione della pulizia dell’area comunale situata a monte del civico 38. Intervento che effettivamente è stato svolto senza però recuperare l’albero che ha causato il distacco delle pietre. Restava soltanto da sistemare la facciata del muro.

Nenache a dirlo, il muro non è mai stato sistemato e passa un altro anno senza che la situazione si risolva. Gli abitanti della palazzina tornano quindi a scrivere al comune chiedendo l’intervento di ripristino del muro di contenimento.

Passano i mesi, gli anni e le pietre continuano a staccarsi senza che nessuno dal Comune faccia qualcosa. Ogni tanto si fa vedere qualche tecnico per il sopralluogo ma niente di più. Nel frattempo la vegetazione continua a crescere sulla scarpata al di sopra dei muri di contenimento, le pietre continuano a staccarsi e la recinzione posizionata anni prima e mai rimossa è stata danneggiata dalle intemperie. Insomma la situazione peggiora, i residenti sono stanchi di “elemosinare” ascolto. In tutti questi anni il comune ha trattato la questione come se non esistesse.

Non sono stati presi provvedimenti, nè tantomeno è stato comunicato alcunchè ai residenti della palazzina “Largo Pascoli” civico 38. La speranza però si riaccende nel 2017 quando il consigliere comunale Antonio Pesarini dopo aver acquisito tutta la documentazione interroga l’allora primo cittadino De Luca «per cercare di capire quali siano stati i motivi che abbiano impedito la rimozione dello stato di pericolo incombente che potrebbe evolvere in maniera nefasta nel caso di distacco dei blocchi di pietra dal muro oggetto della contestazione ».

Dal lontano 2017 più nulla. I cittadini della palazzina “ex Incis” vivono in un limbo.

LE RICHIESTE DEI RESIDENTI

Qualche mese fa è stato fatto l’ennesimo sopralluogo da parte dei tecnici del Comune che hanno constatato lo stato di fatto del muro e la pericolosità dello stesso. Dopodichè non si è saputo più nulla come sempre. Ora i cittadini sono stanchi e vogliono capire chi deve sistemare il muro di contenimento. «Il comune su questo ancora non si è espresso – affermano i residenti del condominio “Largo Pascoli” civico 38 – Noi vogliamo sapere chi è responsabile per questo muro. Se la sistemazione del muro è di nostra competenza, noi ci organizziamo per fare i lavori». Dopo anni e anni di silenzi, i cittadini della palazzina vogliono solo sapere come stanno realmente le cose e risolvere una volta per tutte una situazione pericolosa per l’incolumità pubblica.


 

Rosamaria Mollica

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