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CRISI DEL CDX, BARDI VEDE LA MELONI; OGGI DA SALVINI, UN PASSO DAL RIMPASTO

Regione, il presidente dopo l’incontro di ieri con Meloni oggi va da Salvini. Lo schema è pronto: 2 deleghe a FdI, 2 alla Lega e 1 FI


Nuova gita romana per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Due giorni dedicati ai colloqui con i vertici del centrodestra per fare sintesi sul nuovo esecutivo. Il governatore lucano sembra essersi deciso a chiudere il più in fretta possibile la questione del rimpasto di Giunta. A preoccuparlo sarebbe soprattutto l’indagine condotta dal procuratore di Potenza Francesco Curcio e dal sostituto Vincenzo Montemurro in cui ci sarebbero una quindicina i nomi eccellenti della politica locale a spiccare tra gli indagati su presunte collusioni illecite fra pubbliche amministrazioni, professionisti e imprenditori in Basilicata.

Due sono assessori della giunta: i forzisti Franco Cupparo (delega alle Attività produttive) e Rocco Leone (Sanità), entrambi eletti consiglieri regionali nel 2019. E ancora due direttori generali della Sanità regionale (quello dell’azienda ospedaliera San Carlo, Giuseppe Spera e l’ex Dg del dipartimento Salute della Regione, Ernesto Esposito) e alcuni sindaci di comuni lucani. E così dopo aver mandato a casa l’ex Dg regionale alla Sanità Esposito ora vorrebbe rinnovare la Giunta per poter fare la stesso con i forzisti Cupparo e Leone.

Cupparo va ricordato, però, che aveva già annunciato le dimissioni tempo fa anche se di fatto non le ha mai depositate. Ora, però, la situazione personale e professionale del capo delle Attività Produttive si sarebbe fatta più complessa. Motivo che avrebbe spinto il governatore ad accelerare e provare a chiudere un accordo con i partiti di centrodestra entro la fine dell’anno.

FRATELLI D’ITALIA PUNTA AGLI ASSESSORI ESTERNI

Nella giornata di ieri il presidente Bardi ha incontrato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Lo schema dei meloniani sarebbe quello annunciato già da tempo da Cronache Lucane: due assessori esterni. Al momento in Giunta in quota FdI c’è solo Gianni Rosa, primo dei non eletti alle elezioni regionali del 2019. Dopo l’aumento della pattuglia in Consiglio regionale, (con l’ingresso di Baldassarre, Coviello e Quarto aggiuntisi a Vizziello), FdI aveva chiesto a Bardi un posto in più in Giunta. Ma il governatore ha sempre nicchiato a tale richiesta ma ultimamente tra l’inchiesta della Procura in corso e gli evidenti mal di pancia nella maggioranza, ha pensato bene di non rimandare oltre.

All’interno di FdI la quadra sarebbe stata raggiunta con la scelta degli esterni: la riconferma di Gianni Rosa e la new entry Cosimo Latronico. Gianni Rosa non sarebbe mai stato messo in discussione, nè dal suo partito nè dallo stesso Bardi. La Meloni più volte avrebbe infatti fatto comprendere, ribadendolo anche nell’incontro di ieri, che Rosa è intoccabile non solo per le sue doti professionali ma in quanto da sempre uomo di fiducia del partito. Stesso ragionamento fatto anche dal governatore lucano che in Rosa ha sempre visto una figura di riferimento, tanto da fargli fare le sue veci in numerosi incontri importanti.

La scelta di Cosimo Latronico sarebbe in ballo da tempo. Professionista eccellente, già consigliere regionale e soprattutto del materano. L’aria meno rappresentativa di questa giunta. Con due esterni FdI avrebbe anche evitato di rompere l’equilibrio tra i vari consiglieri regionali. L’unica voce, ancora da verificare, che però con insistenza gira nell’ambiente politico è che ad avere la meglio sarebbe Piergiorgio Quarto. Dovrebbe essere lui il prossimo segretario regionale del partito a succedere al commissario Gemmato. Ma su questo ci sarà ancora da attendere.

UNA DONNA PER FORZA ITALIA

Nel Bardi bis Forza Italia, per quanto sia stato il partito che ha appoggiato la candidatura del governatore lucano, avrà una sola postazione. Cupparo e Leone dovrebbero essere i primi a ritornare tra i banchi del Consiglio, rimandando così a casa i consiglieri supplenti Bellettieri e Acito. Il Commissario di FI, il sottosegretario all’Editoria Moles, non avendo preso bene le ultime “manovre” politiche dei suoi tre consiglieri regionali che hanno provato in tutti i modi a fargli “scacco matto” avrebbe questa volta avvallato la volontà di Bardi di mandare i due indagati a casa e puntare tutto su una esterna. Il femminile in questo caso è voluto.

Moles avrebbe infatti scelto di puntare su una assessora esterna. Diversi i nomi in ballo. Il sottosegretario starebbe valutando una serie di professioniste, alcune anche candidate alle scorse regionali proprio in quota FI. La scelta della donna non sarebbe casuale. Moles avrebbe deciso di tendere anche una mano al governatore lucano impantanato proprio sulla quota di genere: con questa scelta prenderebbe due piccioni con una fava.

OGGI BARDI INCONTRA SALVINI

Il dedalo più complicato della questione rimpasto porterebbe la firma della Lega. Le varie correnti createsi all’interno del Carroccio lucano sin dall’inizio della consiliatura non avrebbero reso facile la vita di Bardi oltre che quelle del partito stesso. Oramai da tempo assistiamo ai continui battibecchi in casa Lega, con ripercussioni anche sui lavori del Consiglio regionale.

Per provare a fare sintesi Bardi oggi incontrerà direttamente il leader Salvini. Una chiacchierata diretta per evitare che la comunicazione, come già successo in precedenza, venga modificata prima di giungere all’orecchio di Bardi. Nel nuovo schema di Giunta la riconferma sarebbe solo quella del vice presidente della Giunta e assessore all’Agricoltura, Francesco Fanelli.

Non sembra esserci, invece, la riconferma dell’assessora ai Trasporti e Infrastrutture, Donatella Merra. Il governatore forte del sostegno di FI per la quota rosa, vorrebbe togliere dall’esecutivo la Merra con cui ha avuto numerosi screzi sin dall’inizio. Diverse volte, proprio da queste colonne, abbiamo infatti raccontato di come Bardi mettesse i bastoni tra le ruote nell’attività della Merra.

A succedergli, anche se non nella sua stessa delega, dovrebbe essere Carmine Cicala attuale presidente del Consiglio. In questo modo, entrando Cicala in Giunta, resterebbe libera la casella della presidenza (ormai in fase di rinnovo) che Bardi potrebbe occupare offrendola a qualcuno dell’opposizione e aprendo così il campo della coalizione a più partiti. Una mossa che permetterebbe al governatore di risolvere due problemi con una unica soluzione: trovare un posto a Cicala che nessuno vuole alla riconferma della presidenza ma che non tornerebbe mai a fare il semplice consigliere, e avere una coalizione più ampia con un presidente “terzo” che gli garantirebbe più voti in Consiglio per evitare così di dover rincorrere qualche esponente di maggioranza poco propenso a seguire le linee di partito. Ma su questo bisognerà attendere l’esito di oggi.


 

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