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LA FILM COMMISSION E LA BULIMIA DELLE POLTRONE

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La lettera d’arrivederci che Roberto Stabile ha scritto ai lucani, con cuore aperto ed intelligenza socratica,  non è soltanto la prova del suo valore umano e professionale, ma è anche la consegna per una operazione di smascheramento sulla bulimia delle poltrone di questo centrodestra sfacciato e ben lontano da ogni tocco d’etica istituzionale. Ora sono bastate due paroline contro l’immobilismo della Regione a trasformare il Consiglio generale, capitanato dall’ex 007 Busciolano, in una scena di guerra dove non s’è visto nemmeno il riformismo democratico del presidente della Provincia di Matera, con buona pace degli strilli interroganti di Roberto Cifarelli. Eppure il campo del fare con cui Stabile ha rimesso in moto la Lucana Film Commission, pur d’offrire alla Basilicata visioni hollywoodiane, andava elogiato piuttosto che liquidato, forse proprio a causa di “pressioni ricevute, in modo più o meno diretto, per fare assunzioni” e di progetti “non del tutto trasparenti”. Non è certo la prima volta che il centrodestra s’intromette nella cosa pubblica, ma Stabile ha il dovere di svelare nomi e richieste ai pm della Procura della Repubblica di Potenza. Ha scritto Alessandro Manzoni: “Escimi di tra’ piedi, villano temerario, poltrone incappucciato”.

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