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ASI, PER FIENGO NON SOLO LA CONSULENTE TRIPALDI COL MAXI STIPENDIO: ALTRI SOLDI PUBBLICI ANCHE PER LA “COCCONI & COCCONI”

Consorzio Asi, lo spendi e spandi con «urgenza» del liquidatore Fiengo in favore degli esterni: a questi con sede a Roma e Venezia pagherà pure le trasfer te


Il liquidatore del Consorzio Asi per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza, Giuseppe Fiengo, spende e spande provando, verosimilmente facilitato dal fatto che l’organo di vigilanza, la Regione, più che controllare tenta di farlo, a cucire, sugli affidamenti diretti, la migliore “toppa a colori” possibile. Il caso del mega incarico di «consulenza-service» alla commercialista Domenica Cristina Tripaldi, che costerà ai lucani 84mila euro all’anno, oltre spese forfettarie in misura del 12,5%, cassa ed Iva come per legge, ed oltre, infine, al rimborso delle spese vive anticipate per conto del Consorzio, ha fatto riemergere in superficie un altro e precedente affidamento fatto da Fiengo, molto sospetto.

Con l’incarico, a Fiengo che è stato nominato a maggio scorso, e a parte la conferma formale a settembre, all’Asi è operativo da giugno, è stato consegnato il cosiddetto “Disciplinare sui tempi e modalità della procedura liquidatoria” dell’Asi. Come riportato nel documento, a Fiengo è stato ricordato che «l’attività liquidatoria prevederà tutti gli adempimenti volti all’accertamento del patrimonio attivo e passivo» del Consorzio. Del resto, in maniera semplicistica, la liquidazione è proprio questo: a fronte di tot debiti, accertare la reale quantità di denaro e risorse per farvi fronte e in che misura. Fiengo, però, ha come copiato l’oggetto del suo mandato per incollarlo nell’incarico diretto affidato a esterni. Gli esterni in questione, sono quelli dello «Studio Professionale Cocconi & Cocconi».

Il compito affidato: «Individuazione delle attività e passività patrimoniali del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza in liquidazione». La “toppa a colori” cucita da Fiengo sull’affidamento, «rapporto di due-diligence ». Cosa la “Cocconi & Cocconi”, deve realmente fare non è chiaro. Come per Tripaldi, anche in questo caso, da Fiengo, che come da mandato ha a disposizione «36 mesi», ed è anche prevista la proroga, invocata l’«urgenza ». Come abbia scelto “Cocconi & Cocconi” non è, però, noto.

Vari i dettagli che non tornano nell’atto del liquidatore Fiengo, già Commissario del Consorzio Venezia nuova che tra le consorziate ha 2 imprese che hanno affidato commesse alla C&P Srl che è l’impresa dei Cupparo che lavora con Inc Spa, che, a sua volta, è il tramite di Amazon per l’investimento lucano, attraverso il Consorzio Sis che alla stessa C&P Srl ha subappaltato opere per la Superstrada Pedemontana Veneta. Sarà un caso, ma, la “Cocconi & Cocconi” è una associazione professionale tra avvocati e commercialisti, con sede in Roma e Venezia.

Tra l’altro sono rimasti all’Asi, ad aiutare Fiengo nella liquidazione, «due dirigenti tecnico ed amministrativo », rispettivamente Guido Bonifacio, che da anni segue le vicende dell’Asi, e Angelo Marzano. A trarre prime conclusioni sull’operato di Fiengo, verrebbe facile concludere che il liquidatore stia delegando i suoi compiti a terzi. Per esempio, per gli aspetti contabili, 84mila euro netti più Iva e altro, alla commercialista Tripaldi, per altre incombenze ha l’ufficio di liquidazione con i 2 dirigenti citati, e per la ricognizione delle attività e passività patrimoniali del Consorzio, pagherà, con soldi pubblici, “Cocconi & Cocconi” con sede, manco a farlo a posta, a «Roma e Venezia».

A questo punto, inoltre, la domanda che verrebbe naturale porsi, potrebbe essere la seguente: Fiengo è pagato per liquidare l’Asi o per spendere i soldi del Consorzio? Giò con i soli due incarichi diretti, dettati da sbandierata «urgenza», sfondata di molto quota 100mila euro.

Nella casse della “Cocconi & Cocconi”, per l’affidamento di Fiengo, saranno girati 40mila euro oltre le spese forfettarie in misura del 12,5% e il rimborso delle spese di trasferta fino a un massimo di 5mila euro, «fatto salvo eventuale rimborso sull’eccedenza previa preventiva autorizzazione del liquidatore».


 

Ferdinando Moliterni

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